Guerriglia urbana a Tor Sapienza
Cresce la tensione contro gli immigrati di viale Morandi. Bombe carta, cariche della polizia, feriti, auto e cassonetti in fiammeLa violenza genera violenza. Questo quello che sta accadendo a Tor Sapienza dove, dopo la protesta di lunedì 10 novembre, martedi sera si è replicato alzando anche il tiro e la situazione sta davvero degenerando.
Teatro della rivolta è viale Giorgio Morandi a pochi passi dal centro d’accoglienza, che ospita circa 60 persone di origine nigeriana.
Scene mai viste prima nel quartiere. Un folto gruppo di residenti (circa duecento di tutte le fasce di età, madri, figlie e nonne oltre a padri, figli e nonni) ha dato vita ad un fitto lancio di oggetti contro gli immigrati che hanno risposto allo stesso modo. Molti i mezzi della polizia che si sono recati in zona per cercare di contenere i tumulti (una ventina di auto) e che sono stati poi bersaglio dei manifestanti più violenti e poi a causa delle esplosioni in strada e dei cassonetti bruciati sono dovuti convergere in zona anche mezzi dei pompieri. Alcuni poliziotti sono risultati feriti, il più grave ha riportato la frattura di un braccio, ed è stato trasportato in ambulanza al policlinico Casilino.
È davvero difficile rimanere impassibili davanti a questi episodi, perché fa impressione vedere un cordone di polizia in una strada dove di solito si incontrano signore fare la spesa o andate nella vicina chiesa.
Nei prossimi giorni si spera che gli amministratori locali a tutti i livelli comprendano che la sicurezza dei territori era ed è una priorità che non può più essere tralasciata o minimizzata.
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