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Helena Paraskeva al Villaggio Pentatonic

Domenica 20 marzo 2016, alle ore 17 in viale Oscar Sinigaglia, 18/20 a Roma Laurentina

Domenica 20 marzo 2016, alle ore 17 presso l’Associazione Culturale “Villaggio Cultura – Pentatonic” in viale Oscar Sinigaglia, 18/20 a Roma Laurentina*

lodor-del-gelsomino-egeo-237530Incontro con l’autore: Helena Paraskeva e con il suo libro L’odor del gelsomino egeo (La Vita Felice, 2014)

Introducono Plinio Perilli e Anna Maria Curci

Letture di Nina Maroccolo

HELENE PARASKEVAHelene Paraskeva, nata ad Atene,  vive a Roma da anni. Il suo percorso di immigrata ed extracomunitaria “ante litteram” la spinge a confrontarsi con la precarietà quotidiana pur trovandosi adesso a far parte dei cittadini dell’Unione Europea. Oltre all’insegnamento curriculare nel Liceo Linguistico, ha portato avanti progetti interculturali collaborando con ONG, Enti Locali e Università. Autrice di poesie, ha scritto anche teatro e prosa (numerosi racconti e un romanzo). Una certa “teatralità mediterranea”, dicono, non la abbandona mai. Ultimamente è tornata a scrivere e pubblicare poesie anche in greco. Fa parte della Compagnia delle Poete.

La sua poesia ha tempra e brio, garbo e costanza, poesia sempre libera e laboriosamente in viaggio tra luoghi e lingue, Storia e cronaca, popoli e ideali, eventi ed avventi. Poesia lucida e temprata, decrittata e alchemica ma per fortuna anche duttile, a tratti autoironica, insomma, al contempo, deliziosa e severa, caustica e divertita, intensa e scanzonata, combattente per il bene e il bello che non hanno frontiere, e si immaiuscolano solo dopo il giusto merito, le accertate virtù. Helene ci insegna a perfezione, passo dopo passo, pellegrinando lungo la via e il destino della saggezza, che ogni lingua confina e sconfina nell’altra. Soldatessa d’ossimori, Helene imbriglia ombre, dipinge storie e romanza quadri, incornicia destini col dono smagato del disincanto. (dalla prefazione di Plinio Perilli)

* ingresso con tessera ARCI 2016; è possibile tesserarsi in sede. Allo scopo di mantenere lo spazio culturale creato e far fronte alle spese di gestione vi chiediamo una partecipazione economica minima. Per questo sarebbe gradita una consumazione.


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