Il 20 agosto il Prenestino compie un secolo
Mauro Caliste, candidato alla presidenza del Municipio V, ricorda come è cresciuto e vive questo immenso e pulsante quartiere romanoCompie 100 anni il 20 agosto il Prenestino. Mauro Caliste, candidato del centrosinistra alla presidenza del Municipio V, qui è nato e vive, per questo vuole ricordare il valore di questo luogo nei suoi ricordi e nella storia stessa di Roma.
Inizialmente, nel 1921, il Prenestino-Labicano era una piccolissima area fra i 15 quartieri di Roma dell’epoca (ora sono 35). Nella parte del Prenestino-Centocelle vivevano 21 famiglie con un ettaro e mezzo di terra ciascuno.
Gli sviluppi del Prenestino sono strettamente legati ai collegamenti come la tramvia che partiva da Termini fino a Fiuggi.
Qui sono confluite dal dopoguerra agli anni sessanta le grandi forze della rinascita italiana, moltissimi emigrati abruzzesi, umbri, marchigiani, campani. Tutti i terreni attorno a largo Preneste dove erano le cosiddette “casette” sono stati edificati durante con il boom edilizio.
“Erano quartieri familiari dove ci si conosceva tutti e dove ancora oggi, anche se siamo tantissimi, il clima rimane lo stesso anche per le nuove generazioni” afferma Caliste.
La grande spinta è stata data dalla metro C che ha trasformato Pigneto e Centocelle in zone vive dove si è sviluppata l’arte, la cultura enogastronomia, l’innovazione. “Una vera fucina di idee, piena di start up e di spazi co-working, dove c’è un gran fermento culturale e molta creatività” afferma Caliste.
I romani stessi non sanno che il Municipio V è secondo solo al Centro storico per ricchezza archeologica, e nel Prenestino si conservano molte di queste ricchezze. Bisognerebbe visitare almeno il Mausoleo del Torrione Prenestino al Pigneto, il parco Archeologico di Villa Gordiani, le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro.
“Sono nato al Prenestino, giocavo a pallone a ‘Tavoletti’ un terreno che avevamo battezzato così dal nome della famiglia facoltosa cui apparteneva – racconta Mauro Caliste – ogni anno pulivamo l’area e ci lasciavano giocare tutta l’estate, per questo potete capire come i miei auguri di oggi al Prenestino siano veramente sentiti”.