Il Caffè Greco e la società Dante Alighieri uniti nella tutela della lingua e della cultura italiane
Personalità come Charles Baudelaire, Hans Christian Andersen, Georges Bizet, Giuseppe Cellini, Gabriele D’Annunzio, James Joyce, Friedrich Nietzsche, avrebbero potuto essere presenti in via Condotti 86, ieri 13 gennaio 2023, per la firma dell’accordo tra il nostro più antico caffè letterario e la società Dante Alighieri, fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci, con lo scopo di “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo”.
Nella Sala Rossa, Carlo Pellegrini, Presidente dell’Antico Caffè Greco ed Alessandro Masi, Segretario Generale della Dante Alighieri hanno così dato il via al progetto culturale “la Dante al Caffè Greco”. Durante l’incontro, sottolineando l’importanza del Caffè quale eccellenza non solo italiana, ma mondiale, Alessandro Masi ha dichiarato di volerne sostenere la vocazione internazionale, facendone un luogo di incontro in cui scrittori stranieri possano trovare accoglienza con incontri periodici ed illustrazioni delle loro opere. “Bisogna uscire dal provincialismo, – ha detto – e ridare a Roma quel tono internazionale che merita”. È intervenuto poi, a ribadire il concetto della natura cosmopolita di Roma, Carlo Pellegrini che, ricordando i tempi del grand tour, ha evidenziato l’importanza, non solo dei monumenti e delle opere d’arte della nostra città, ma anche dei beni culturali immateriali. Il Caffè Greco è, al tempo stesso, bene culturale materiale ed immateriale grazie alla sua vocazione conviviale, in quanto cenacolo culturale nel quale si sono incontrati intellettuali, artisti, re, regine, uomini politici provenienti da tutto il mondo. “Questa vocazione – ha affermato – deve proseguire. Le persone vengono qui, non tanto per ammirare i quadri o altro ma per vivere un’atmosfera. Sapendo che lì si è seduto Gogol’, o de Chirico, o Maria Zambrano, …si respira una consuetudine”.
A patrocinare l’evento c’era il Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, da sempre sostenitore della tutela del Caffè Greco. “Penso che questo accordo sia assolutamente utile ed intelligente. – ha detto – Interverremo affinché questa tutela possa essere rafforzata anche con iniziative istituzionali. Sarà mia iniziativa promuovere il riconoscimento di istituzioni come la Dante Alighieri, l’Accademia della Crusca, la Treccani, come istituti che tutelano la lingua italiana. In questo modo potremo avere il Caffè Greco come ambasciata della lingua italiana nel confronto con altre rappresentanze europee”.
La firma dell’accordo e la stretta di mano tra il Presidente dell’Antico Caffè Greco ed il Segretario Generale della Dante Alighieri, hanno concluso l’evento.
Va detto però che, uscendo dalla sala, si resta come aggrappati ai piccoli tavolini senza tempo, ad un filo sottile e resistente che ci lega ad un passato che sembra irripetibile. Mentre te ne vai, ti viene da pensare a Hemingway seduto magari in quell’angolo lì e, neanche fossi Woody Allen, ti immagini di chiedergli un’opinione su questo articolo che stai scrivendo,
- La mia opinione è che lo odio – dice lui
- Ma non l’ha nemmeno letto – gli rispondi
- Se è brutto lo odio perché odio la brutta prosa, se è buono sono invidioso e lo odio ancora di più. Non chiedere mai il parere di un altro scrittore. (Midnight in Paris)
Adesso, con il massimo rispetto per il regista newyorkese, alzi la mano chi non crede che quella mezzanotte avrebbe dovuto essere ambientata a Roma, precisamente, nell’Antico Caffè Greco.
Matilde
16 Gennaio 2023 alle 00:14
Il caffè greco ha rappresentato il luogo di incontro degli intellettuali antifascisti quali Flaiano, Sandro Penna, Mario Soldati e tanti altri che lì si davano convegno per non far morire la cultura italiana.