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Il Gazometro compie 81 anni, ma è immerso nel degrado

una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale

“Oggi  il Gazometro di Roma compie 81 anni, pilastro dell’archeologia industriale capitolina,  incastonato tra Ostiense e Marconi e dove allora c’erano solo capannoni delle fabbriche ha rappresentato – in un certo senso nell’immaginario collettivo dei romani – lo skyline di Roma”. Novantadue metri di acciaio nel  quartiere dei capannoni delle fabbriche dei primi del Novecento, della Mira Lanza, che alla fine degli anni Novanta è diventata il Teatro India, della Centrale Elettrica Montemartini, che ospita anche i tesori di marmo delle sculture romane, del Ponte di ferro, attivo dal 1862, con le sue
strutture metalliche.  

È quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.

E proprio laddove sorse il grande impianto del gas, emerge oggi una desolata landa di degrado, con il Tevere lasciato all’incuria più totale, l’ex stabilimento Mira Lanza abbandonato e frequentemente occupato e la presenza sulla golena del Tevere di sacche d’illegalità, tra rifugi di fortuna ed un enorme accampamento abusivo da dove sovente la sera si possono vedere il fumo dei rifiuti incendiati, come  confermato dalle numerose denunce di Ecoitaliasolidale.

Nel ricordare l’emozione della Notte Bianca del 2006 quando  per otto notti, il Gazometro fu illuminato con 11 chilometri di tubi luminosi, una esperienza mai ripetuta ma  straordinaria che ci prosegue a far chiedere la riqualificazione dell’impianto,  attraverso la realizzazione ad esempio del Museo della Tecnologia. Una rigenerazione di una struttura straordinaria che potrebbe diventare polo culturale soprattutto per le giovani generazioni. Magari con la medesima velocità con la quale fu realizzato proprio il gazometro, basti ricordare che dopo l’approvazione e la realizzazione del progetto in tempi record, la ditta costruttrice, l’Ansaldo di Genova, già nel 1935 effettuò il collaudo delle lamiere e dei profilati, che alla fine, il 13 luglio del 1937, sono diventate  3000 tonnellate con  la struttura terminata.

Tanti auguri al Gazometro di Roma che oggi sarà ancora una volta festeggiato, ma ci chiediamo conclude Benvenuti- -quando la sindaca Raggi si occuperà di mettere in sicurezza e restituire decoro all’area Ostiense-Marconi, al di là della spiaggia e ombrelloni che doveva sorgere a Ponte Marconi prima dell’estate?”.


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