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Il Giubileo del V Municipio e il ricordo di Don Luigi Di Liegro

Una iniziativa giubilare romana particolare e un sacerdote straordinario che è stato vice parroco a San Leone al Prenestino dalla fine degli anni cinquanta

È passato poco più di un mese dall’apertura del Giubileo 2025, chiamato comunemente Anno Santo, iniziato con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro a Roma. La città si è preparata a questo grande, importante ed eccezionale evento, che secondo antica tradizione il Papa indice ogni quarto di secolo; in questo ambito si rinnova e si consacra la Città Eterna al ruolo di “Caput Mundi”, confermando ed esaltando la sua vocazione di accoglienza e di solidarietà.

Il periodo che ha preceduto questo Giubileo ordinario è stato un tempo molto complesso e impegnativo per Roma, da un lato l’esigenza di migliorare la vivibilità e l’ospitalità della Capitale e dall’altro il moltiplicarsi dei disagi, anche per i tanti cantieri grandi e piccoli aperti nel territorio, e i molti ancora in essere, che saranno completati anche dopo la chiusura dell’Anno Santo.

Sono testimoni di queste situazioni i cittadini, i pellegrini, i turisti e tutti coloro che sono stati e sono presenti nella città. Molte luci nel miglioramento urbano di Roma, ma non mancano le ombre, queste ultime purtroppo sono diverse e in molti settori, che incidono sulla vita quotidiana, come ad esempio la carenza di una reale politica dell’abitare, ove da anni l’edilizia residenziale pubblica non ha più avuto un ruolo di sviluppo.

Il messaggio principale del Giubileo

Come si può interpretare il messaggio centrale di questo Giubileo? La “Bolla di indizione” dell’Anno Santo, firmata da Papa Francesco porta il titolo “Spes non confundit”, ovvero la speranza non delude, e tra l’altro il Santo Padre scrive che:

«Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con se. L’imprevedibilità del futuro tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro la felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza».

Questa può essere, interpretata con spirito laico, la chiave di lettura della lettera papale che spiega il valore del Giubileo.

Siamo in tempo di pellegrinaggi organizzati, con migliaia e migliaia di persone che hanno attraversato le Porte Sante, e molti quelli di aggregazioni ecclesiali, di Movimenti, di Associazioni di Diocesi e di Giornate dedicate a categorie, solo per citare le diverse realtà che hanno promosso il cammino giubilare con entusiasmo e fede. Una iniziativa giubilare romana particolare è stata quella che ha promosso il Municipio V di Roma Capitale (una realtà della periferia fra la Prenestina e la Casilina) con la presenza di circa cinquecento persone.

Una esperienza straordinaria è stata definita da moltissimi partecipanti all’evento, occasione di emozione  e di gioia; l’incontro è iniziato nell’Aula Paolo VI con l’udienza giubilare con Papa Francesco, al quale è stata donata una pubblicazione curata dall’Amministrazione Municipale. Il libro raccoglie in 150 pagine, foto e descrizione di 87 Madonnelle e 18 Immagini Sacre presenti nel territorio del Municipio Roma V, testimonianti le tradizioni tramandate degli abitanti sulla religiosità popolare nel territorio.

Al termine dell’udienza i partecipanti del Gruppo del Municipio Roma V si sono trasferiti per il “passaggio” della Porta Santa nella Basilica Vaticana per partecipare alla Santa Messa, celebrata dal Vescovo Paolo Ricciardi Ausiliare di Roma per il Settore Est. La cerimonia religiosa è stata accompagnata da quattro gruppi corali residenti nel territorio: Accordi e Note, Naima, Centonote e Hurla Hoop Choir. Il Presidente del Municipio Mauro Caliste, che insieme a mons. Valerio Di Palma e la Consigliera per il Giubileo Olga Di Cagno hanno ideato l’evento, ha ringraziato tutti i partecipanti, dai cittadini del Municipio agli Assessori e Consiglieri, dai Responsabili Amministrativi ai componenti dei Cori.

«Abbiamo vissuto un momento indimenticabile che ha visto la nostra comunità unita  per una messa speciale dedicata ai fratelli e alle sorelle del territorio – ha sottolineato in conclusione Caliste – Siamo orgogliosi di essere il primo Municipio ad aver organizzato una Giornata del Giubileo, e confido che presto altri Municipi seguiranno il nostro esempio, portando lo stesso spirito di comunità e rinascita nei loro territori. Questo è l’Anno Santo della speranza, un simbolo di impegno per il futuro del nostro Municipio”.

 

Il ricordo di Don Luigi Di Liegro

Un aspetto particolare della Giornata Giubilare va ricordata ed è quella che in diverse conversazioni avvenute fra molte persone non più giovani, che non si incontravano da tempo ma si conoscevano, si è ricordato un sacerdote che era stato vice parroco a San Leone al Prenestino dalla fine degli anni cinquanta, era Don Luigi Di Liegro.

Un sacerdote diventato, per come testimoniava il Vangelo, un punto di riferimento per tante persone a Roma, e proprio nell’ex VI Municipio, la Sala del Consiglio Municipale a Torpignattara, accanto all’Ospedale Vannini, è stata dedicata al “Prete degli ultimi” così in tanti chiamavano Di Liegro. L’argomento delle conversazioni nel ricordare questo sacerdote, grande servitore della Chiesa, è stato quello di domandare: quando si avvierà un processo di canonizzazione per Don Luigi Di Liegro? Sono domande alle quali si può rispondere, perché su questa situazione in Vicariato a Roma si stanno facendo gli approfondimenti necessari.

Oggi siamo ancora in condizioni di raccogliere testimonianze dirette su Don Luigi Di Liegro, soprattutto da chi l’ha conosciuto. E’ stato conosciuto, da persone semplici, da persone che sono state in Organi Istituzionali a tutti i livelli e altri ancora sono presenti in questi Organismi, e da tante persone comuni alle quali Don Luigi non ha fatto mai mancare il suo aiuto e incoraggiamento. Ecco perché è ancora ricordato!


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Un commento su “Il Giubileo del V Municipio e il ricordo di Don Luigi Di Liegro

  1. Grazie Luciano per questa tua testimonianza assieme al ricordo fi don Luigi di liegro. Abbiamo bisogno di esempi positivi che tu spesso ci proponi anche ricordando testimoni del bene per il prossimo, a partire dagli ultimi come faceva don di liegro, che ora i capi di Stato di questo occidente opulento vogliono deportare.

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