Il laboratorio di Fabrizio Fraboni ha chiuso i battenti
Un altro pensionamento forzato di una storica bottega a CentocelleNel giro quotidiano con il cane, a volte mi trovo in via Cesati, per un saluto all’amico Fraboni di “Specchi, cornici e vetri”. Lo faccio anche oggi, e con stupore mi accorgo della saracinesca abbassata, con su il cartello “affittasi negozio”. Il trascorrere del tempo inevitabilmente ci porta a chiudere periodi della vita e nel caso di lavoratori o artigiani a chiudere bottega. Ma è solo il tempo, l’artefice?
La sorpresa cede al dispiacere e mi ricordo che l’artigiano aveva accennato del suo disagio, dovuto alla contrazione della richiesta, ai costi di gestione, agli impegni fiscali.
Già nel 2021, in una mia intervista, mi aveva rappresentato la sproporzione tra suo lavoro – sostenuto da una professionalità e serietà alimentata dalla lunga esperienza – e i ricavi: tra l’altro, l’attenzione alla qualità del prodotto offerto – cornici, restauri, stampe – non gli permetteva di ridurre ulteriormente i prezzi per poter essere competitivo.
E come raccontava sempre in quell’intervista, rilevava, a fronte di una riduzione dei vecchi clienti, la mancanza di nuovi, soprattutto della fascia più giovane, sia per motivi economici che per un gusto “minimalista”.
Così, Fabrizio Fraboni ha dovuto abbassare definitivamente la saracinesca, come tanti altri a Centocelle e non solo; la “nuova economia” fatta di supermercati, centri commerciali, produzioni in serie e in quantità industriali, ha fidelizzato i consumatori: il risparmio e un gusto personale che va facendosi sempre più essenziale, li allontanano dalle botteghe e dagli artigiani.
Anche il nostro sistema fiscale, nonostante tutte le promesse di razionalizzazione e semplificazione fatte da destra e da sinistra, resta purtroppo una palla di piombo trascinata faticosamente dai contribuenti autonomi onesti e dai dipendenti e pensionati, il ceto medio, non scomparso come dicono, ma vivo e fonte di gran parte del gettito fiscale, o almeno di quello sicuro.
Dovremo rassegnarci a questa morte lenta, al vedere negozi e attività storiche sostituite da cineserie, frutterie e fast food e birrerie, queste ultime frequentate da giovani che magari non hanno mai messo piede in laboratori come quello dell’amico Fabrizio Fraboni? Lungi da ogni forma di giudizio, ma è un fatto che anche a Centocelle, ormai, la vita sociale si svolga nei locali di ristorazione, in gran parte affollati anche durante la settimana.
Come è un fatto che le attività di servizi, frutterie, empori orientali, aprono i battenti e resistono.
A me, anziano e romantico, quella bicicletta fuori del laboratorio mancherà, come “insegna accessoria” dell’attività ed espressione di un tempo lento nel lavoro originale e attento ai particolari; mancherà il suo significato di “artigianato del trasporto personale”. E mi abituerò – ma forse no – a sfreccianti e rischiosi monopattini elettrici, a gimcane di moto nel traffico, a catene di montaggio e a cornici e stampe in serie, prodotte in quantità industriali.
Il commento, il saluto e il contatto di Fabrizio Fraboni
Grazie mille all’amico cliente Maurizio, che ha avuto tempo da dedicarmi.
Ho deciso di chiudere la mia pluri quarantennale, non solo per via della variazione dei tempi e variazione dei gusti per l’arredamento o meno di casa in un certo tipo o per stile minimalista.
Il nuovo anno agli inizi, sarà per me anche l’anno che maturerò la tanto agoniata pensione!
Certo avrei potuto proseguire, ma pagando la pigione del locale, dovendo rinnovare una seria di contratti che non voglio approfondire per non annoiare e tutto ciò che orbita intorno una piccola azienda artigiana, dicasi per semplificare, burocrazia, termine anche abusato ma nello specifico centrale, ho deciso di fare la scelta chiudendo, anche se non a cuor leggero.
Molti dei miei clienti hanno il mio recapito, sappiano che sarò sempre disponibile, anche se da remoto, a rispondere ad eventuali consigli in merito ad eventuali lavori volessero intraprendere o commissionare.
Inoltre ringrazio oltre l’amico Maurizio, il grande (per me) direttore Vincenzo Luciani, prima, poi la sua famiglia, per il grande lavoro svolto in passato, come ora, e la grande attenzione al territorio raccontando di esso attraverso la cronaca giornaliera.
Grazie mille Luciani, approfitto per coloro che ci leggono, allego mio indirizzo mail, fabrizio.fraboni@tiscali.it per tutti i clienti amici che desiderassero contattarmi.
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Grazie mille all’amico cliente Maurizio, che ha avuto tempo da dedicarmi.
Ho deciso di chiudere la mia pluri quarantennale, non solo per via della variazione dei tempi e variazione dei gusti per l’arredamento o meno di casa in un certo tipo o per stile minimalista.
Il nuovo anno agli inizi, sarà per me anche l’anno che maturerò la tanto agoniata pensione!
Certo avrei potuto proseguire, ma pagando la pigione del locale, dovendo rinnovare una seria di contratti che non voglio approfondire per non annoiare e tutto ciò che orbita intorno una piccola azienda artigiana, dicasi per semplificare, burocrazia, termine anche abusato ma nello specifico centrale, ho deciso di fare la scelta chiudendo, anche se non a cuor leggero.
Molti dei miei clienti hanno il mio recapito, sappiano che sarò sempre disponibile, anche se da remoto, a rispondere ad eventuali consigli in merito ad eventuali lavori volessero intraprendere o commissionare.
Inoltre ringrazio oltre l’amico Maurizio, il grande (per me) direttore Vincenzo Luciani, prima poi la sua famiglia, per il grande lavoro svolto in passato, come ora, la grande attenzione del territorio e raccontando di esso attraverso la cronaca giornaliera.
Grazie mille Luciani, approfitto per coloro che ci leggono, allego mio indirizzo mail, fabrizio.fraboni@tiscali.it per tutti i clienti amici che desiderassero contattarmi.
Auguri a tutti.
Il primo pensiero è stato: “ora da chi vado? Chi mi consiglierà?” ….sono veramente dispiaciuta, la mia casa è piena delle tue cornici, ho anche una porta con la vetrata artistica. Il tempo passa e tutto cambia questa è la prima cosa che dobbiamo accettare, poi ci sono le giuste riflessioni di Maurizio e la tua decisione personale; intanto ti auguro una buona vita da pensionato a spasso con la bici e con il tuo cagnolino. Spero di rivederti magari per un caffè insieme a Maurizio. Affettuosamente, Cristina