

Nell'ambito dei festeggiamenti per la "Piccola Unione" della Romania
Il 23 gennaio 2018, presso il Pontificium Institutum Orientalium Studiorum di Roma, più noto come Pontificio Istituto Orientale, in piazza Santa Maria Maggiore, abbiamo assistito alla cerimonia dell’inaugurazione della Cattedra e del primo dei corsi di lingua, storia e cultura romena.
L’evento è avvenuto con particolare solennità e con partecipazione di autorità perché nell’ambito delle celebrazioni per “la Piccola Unione”, tra le province romene della Valacchia e Moldavia, avvenuta il 24 gennaio 1859, evento precursore all’unificazione di tutto il popolo romeno nella “Grande Romania” (1° dicembre 1918).
Sono intervenuti l’Ambasciatore della Romania presso la Santa Sede e il Sovrano Ordine di Malta S. E. il prof. Liviu-Petru Zapirtan, Adina Lovin vice capo missione dell’Ambasciata di Romania presso la Santa Sede (che ha fatto da presentatrice), il rettore del Pontificio Istituto Orientale padre David Nazar, la professoressa di romeno e titolare della cattedra Eugenia Bojoga dell’Università Babes-Bolyai di Cluj, il Prof. Eduardo Farrugia, già decano della Facoltà di Scienze ecclesiastiche del P.I.O.
Presenti l’Ambasciatore di Romania in Italia S.E. George Bologan, gli ambasciatori presso la Santa Sede di Georgia, Albania, Moldova, Canada, Francia, Italia.
Abbiamo pure incontrato il rev. Isidor Iacovici parroco della comunità cattolica romena di Roma e membro del Consiglio dei Presbiteri della Diocesi di Roma, Mons. Atanasie vicario episcopale ortodosso romeno, p. Gabiel Buboi rettore del Pontificio Collegio Pio Romeno, p. Serafim Vescan Iulian, la dott.ssa Tatiana Ciobanu.
Gli oratori si sono avvicendati negli interventi e l’Ambasciatore della Romania presso la Santa Sede S. E. Zapirtan, dopo aver ripercorso la situazione geopolitica e i fatti attuati il 24 gennaio 1859, ha rappresentato che il Corso di lingua, cultura e civiltà romena presso il P.I.O. inaugurato a partire da quest’anno accademico, frutto di un protocollo tra il PIO e l’Istituto della Lingua romena di Bucarest ha, docente permanente nella prof . Eugenia Bojoga dell’Università Babes-Bolyai di Cluj per il suo eccezionale curricolo.
Il prof. Farrugia, che 10 anni fa ha introdotto il romeno al P.I.O. come lingua opzionale, ha tra l’altro presentato in romeno un suo testo letterario sulla sua visita a Cluj.
La dott.ssa Eugenia Bojoga, ringraziato il rettore del P.I.O. per l’ammissione della cattedra di romeno, ha evidenziato come l’introduzione del romeno tra le lingue insegnate al P.I.O. abbia perfezionata la partecipazione di questa lingua al dialogo tra quelle del cristianesimo orientale. Poi, attraverso l’analisi critica e comparativa, ha trattato dei rapporti linguistici-filologici tra l’Italia e la Romania e del ruolo di umanisti italiani quali Poggio Bracciolini, Enea Silvio Piccolomini (futuro papa Pio II), nella scoperta e affermazione della latinità del romeno, sostenuta, infine, dal linguista Giuliano Bonfante per il quale l’ taliano e il romeno sono lingue sorelle gemelle.
A rendere viepiù straordinario l’evento, l’Ambasciatore della Romania presso la Santa Sede S. E. il prof. Zapirtan ha donato al P.I.O. un congruo numero di pregevoli volumi in lingua romena.
Nelle foto:
2. La professoressa Eugenia Bojoga titolare della Cattedra di romeno al P.I.O.
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