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Inaugurato il mosaico della legalità a Settecamini

Pomeriggio di festa a Piazza Santa Maria dell’Olivo per la presentazione del progetto artistico

30 anni. 30 anni dal 23 maggio 1992. E’ stata scelta come data altamente simbolica per l’evento organizzato dal comitato di quartiere di Settecamini per l’evento di inaugurazione del “Mosaico della Legalità”, in Piazza Santa Maria dell’Olivo.

Accompagnata ed introdotta dalla musica del Complesso Bandistico “Arturo Toscanini”, la Presidente del Comitato di Quartiere di Settecamini Khaty Crimeni ha esordito con un messaggio diretto che è il cardine del lavoro presentato: “In questo quartiere bisogna credere e lavorare insieme per la sua riqualificazione”. La Presidente ha quindi presentato l’evoluzione dell’idea, nata inizialmente come progetto per adornare i cilindri presenti al centro della piazza ed i muri della scuola, ma che poi ha visto un’evoluzione per incrementare l’appartenenza al territorio, evoluzione concretizzata in una progettazione comune con la Scuola Montale (l’Istituto comprensivo di Casal Bianco) che ha visto la partecipazione in prima persona della ex Preside Luciana Santoro (ora in pensione).

Con tale collaborazione, il Comitato di Quartiere è riuscito a portare avanti un percorso per gli studenti che potesse creare un coinvolgimento dei ragazzi su tre livelli: coinvolgerli in un progetto di sostenibilità ecologica, coinvolgerli nella storia di Settecamini e coinvolgerli nella realizzazione materiale delle opere. Nel descrivere la soddisfazione per come tale progettualità ha preso vita, la Presidente Crimeni ha dichiarato che “i ragazzi hanno messo i tasselli del mosaico, così come in futuro metteranno i tasselli del cambiamento”. Nello specifico si è poi soffermata su quella che è stata l’opera centrale del progetto, ossia il “Mosaico della Legalità”, sottolineando come il nome –nella critica situazione dei nostri giorni- potrebbe essere cambiato in “Mosaico della pace e della legalità”, poiché tali parole sono strettamente legate l’una all’altra, e “non ci può essere legalità se non c’è pace”. Tale mosaico rappresenta le persone che hanno combattuto per la legalità, a costo della propria vita, non a caso è stato inaugurato in una data così simbolica. I soggetti raffigurati nel mosaico sono infatti Peppino Impastato, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, che hanno portato avanti le loro idee di lotta in favore della legalità, pagando con la loro vita il coraggio dimostrato. Accanto a loro, nel mosaico, anche Rino Gaetano che, come ricordato sempre dalla Crimeni, coi suoi testi combatteva costantemente contro un sistema corrotto.

Subito dopo sul palco è salito l’architetto Mario Pentassuglio, esperto della storia di Settecamini il quale ha fatto una panoramica della storia del quartiere, sottolinenado come, con la sua fondazione avvenuta il 20 novembre del 1916, Settecamini risulti essere la prima borgata della periferia romana, e raccontando diversi aneddoti legati alla storia passata e recente  del territorio.

Di grande rilievo anche l’intervento di Rosemary Gonzalez, l’artista venezuelana che ha supervisionato ed eseguito i lavori nella piazza, che ha raccontato come si è arrivati alla predisposizione del progetto, nato all’interno dell’istituto comprensivo di Casal Bianco grazie alla sottolineata disponibilità dell’allora Preside Santoro.

Nell’attuazione del progetto, il 2019 ha visto la realizzazione del mosaico paesaggistico, mentre successivamente si è data esecuzione al mosaico della legalità; l’artista, ha evidenziato anche il fatto che il tema del riciclo sia stato al centro del progetto di quest’ultimo, poiché è stato realizzato con oltre 24.000 tappi di plastica (il primo di questo tipo realizzato in Italia) che hanno richiesto quasi un anno e mezzo di raccolta.

“Ogni bambino può essere una tessera del mosaico” ha concluso l’artista “ma insieme possiamo essere un’opera d’arte”.

Nel suo intervento di saluto, il Presidente del Municipio Umberti, oltre ad aver ringraziato il Comitato per la giornata e per il progetto realizzato, ha sottolineato l’importanza e la solennità della giornata per il Paese. “Inaugurare questo murales così simbolico, ed in questa giornata, è importante per far sì che i giovani conoscano la storia di questo paese. La mafia la distruggiamo solo tramandando ai nostri giovani la consapevolezza di quali siano i veri valori”. Umberti ha quindi terminato il suo intervento rispondendo ad alcune sollecitazioni arrivate dalla piazza in merito allo stato dei vari lavori attuati o in cantiere per la zona di Settecamini, sottolineando tra tutti due aspetti centrali rispetto alle richieste dei cittadini: la comunicazione dello sblocco del tratto T4 della Tiburtina da parte della sovrintendenza, e la decisione di mettere 3 milioni del PNRR sul Centro Sportivo “Valentina Caruso”.

A conclusione di tutti gli interventi, la Presidente del Comitato, nel proporre un minuto di silenzio (silenzio eseguito da una trombettista della banda) a ricordo di tutte le vittime di violenza, ha ricordato una frase di Peppino Impastato: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre.
È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore

La serata è stata quindi conclusa con la musica suonata da Alessandro Gaetano, nipote del famoso cantautore Rino, del quale ha eseguito diversi brani con cui ha salutato i presenti in piazza.

 

 


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