Quattrocento euro, questa la cifra per la quale un commerciante bengalese ha rischiato di perdere la vita davanti agli occhi della figlioletta di tre anni. L'uomo, che gestisce da tempo un minimarket…
La “bomba” Guidi – Bertone, i 400 mila euro e i 30 cardinali – Senza un altro Silvio – Se i professori devono essere anche geometri
Fatti e misfatti di marzo 2016La “bomba” Guidi
“Il Ministro Federica Guidi – venuto alla luce che lei aveva fornito utili informaziuoni a assicurazioni al suo compagno Gianluca Giannelli indagato, dalla Procura di Potenza, per certi affaracci legati alle estrazioni petrolifere e all’illegale smaltimento dei rifiuti della lavorazione – si è subito dimessa, ieri sera, dal Governo”.
I particolari sui motivi che hanno portato Gianluca Giannelli ad essere indagato e, soprattutto, sulle telefonate a lui dell’ancora Ministro Guidi sono ampiamente su tutti i giornali. Non su tutti i giornali, invece, c’è la notizia che il Ministro Guidi, la quale si sarebbe forse dimessa meno velocemente, è “stata invece dimessa” in quattro e quattr’otto. Prima, per la precisione, proprio del telegiornale delle otto di sera. Ordine del “premier” Renzi dagli Stati Uniti. E si capisce il perché: per cercare di circoscrivere e alleggerire il più possibile, immediatamente, l’impatto della vicenda. Non solo per una questione di immagine. Ma per cercare di salvare la sua posizione sul referendum del 17 prossimo proprio su una questione petrolifera che gli preme non venga toccata. E, anche, per cercare di tenere fuori quella sua prediletta Maria Elena Boschi la quale sarebbe stata più che “sfiorata” nelle telefonate intercettate tra l’ancora Ministro Guidi e il suo compagno Gianluca Giannelli. Ma saranno sufficienti, a superare il nuovo ostacolo sul cammino del “premier” Renzi e del suo Governo, le dimissioni del Ministro Guidi? Si starà a vedere. Si starà a vedere, soprattutto, quali saranno eventuali prossimi passi della Procura di Potenza.
Bertone, i 400 mila euro e i 30 cardinali
“Il cardinale Tarcisio Bertone – dopo che il Vaticano ha deciso di avviare un’indagine giudiziaria sui denari serviti per ristrutturare il suo superattico – si è limitato a due dichiarazioni ufficiali”.
La prima: i 400 mila euro per la ristrutturazione del suo superattico non sono stati sottratti all’ospedale “Bambino Gesù”, ma sono stati il frutto dei suoi risparmi. E, allora, viene però da chiedersi: ma come fa un cardinale di Santa Romana Chiesa a mettere in cassaforte, senza svolgere un lavoro in senso stretto, una cifra così notevole? La seconda: si parla tanto del suo superattico, ma ci sono trenta cardinali che hanno residenze più belle della sua. E, allora, viene però da considerare: ma, ove fosse davvero così, scandalo nello scandalo. Oltre che un cardinale Tarcisio Bertone invidioso e spione.
Senza un altro Silvio
“Il centrodestra – ha esternato il suo rammarico Silvio Berlusconi – non è riuscito a trovare un “leader” come me”.
E’ vero. Ma come sarebbe stato possibile trovare un altro “leader” come lui? Di persone come Silvio è molto probabile non siano mai nate e non ne nascano più. Per alcuni purtroppo. Per altri meno male.
Se i professori devono essere anche geometri
“La Corte di Cassazione – nel chiudere la questione del crollo che causò un morto e sedici feriti nell’istituto “Darwin” di Rivoli – ha sentenziato, con valore “erga omnes”, che spetta sempre ai professori fare ricognizioni preventive sullo stato di salute degli edifici scolastici e, se questi vengono giudicati pericolanti, farli chiudere”.
I professori, cioé, anche geometri o ingegneri strutturali? Proprio così. La Corte di Cassazione non ha avuto alcun dubbio. Tanto da arrivare ad indicare, ai professori, tre strade diverse. La prima: se non si ha un bagaglio tecnico sufficiente, darsi da fare per acquisirlo. La seconda: utilizzare le conoscenze di qualcuno che le abbia. La terza: segnalare al preside la propria incapacità di affrontare il problema. Strade, tutte e tre, una più assurda dell’altra. E vengono i brividi nel constatare che siano state indicate dalla Corte di Cassazione.