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La Uil, Renzi e le tasse – I passi avanti e indietro dell’amministratore delegato di Telecom – Il senatore Razzi verso il Campidoglio con i suoi “cavoli” – Silvio del che fare

Fatti e misfatti di marzo 2016

La Uil, Renzi e le tasse

“Tra Imu, Tasi, Tari e addizionali Irpef – secondo uno studio della Uil – i cittadini italiani hanno pagato, negli ultimi due anni, sette miliardi in più. Mediamente 300 euro ciascuno, ma con punte spaventose in alcune grandi città: 2.726 euro in più a Roma, 2.576 a Napoli, 2.458 a Torino, 2.422 a Milano”.

Il “premier” Renzi, però, continua a dichiarare che, con lui, le tasse sono diminuite. La domanda, allora, è: il “premier” Renzi non conosce i dati reali (ma non andrebbe bene) oppure prende i cittadini per i fondelli (ma non andrebbe bene neppure questo)? A meno che, invece, non abbia ragione lui e quelli della Uil siano dei gufi.

I passi avanti e indietro dell’amministratore delegato di Telecom

“L’amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano – assecondando il disegno di discontinuità chiesto dal Consiglio di amministrazione dopo l’ingresso dei francesi di “Vivendi” – ha deciso di fare un passo indietro. Cioè, di dimettersi”.

Prima di fare il passo indietro, però, l’amministratore delegato Marco Patuano ne farà uno avanti. Verso gli uffici che gli verseranno, come “buonuscita”, qualcosina come sette milioni di euro. Chissà quanti sarebbero pronti ad un passo indietro con una “buonuscita” così.

Il senatore Razzi verso il Campidoglio con i suoi “cavoli”

Antonio Razzi

“Non mi rimane che scendere in campo in prima persona anche come sindaco di Roma – così l’eclettico senatore di “Forza Italia” Antonio Razzi – e stavolta, amico caro, te lo dico da amico: so’ veramente cavoli vostri (anche se lui, come al solito, non ha detto proprio cavoli) perché bisognerà fare i conti pure con i 450 mila abruzzesi residenti e con i miei conterranei non si scherza”.

Ma perché quella decisione del senatore Razzi? Perché – ha detto – questo del centrodestra è un teatrino squallido. Per come sono andate e stanno andando le cose, indubbiamente, il senatore Razzi ha magari ragione. Con la sua discesa in campo, comunque, il teatrino del centrodestra, a Roma, diventerà invece vivacissimo. Soprattutto da ridere.

Silvio del che fare

“Silvio Berlusconi – dopo avere lasciato la “convention” di “Forza Italia” al “Politeama” di Palermo – si è recato al suo bar preferito e, tra lo stupore di tutti, si è messo a servire alcuni clienti”.

Ma perché tanto stupore? Silvio Berlusconi è persona di grande realismo e di enormi risorse. Evidentemente ha cominciato a sperimentare a che cosa potrebbe dedicarsi, se i prossimi mesi dovessero decretare la sua fine politica, ma volesse continuare ad essere un “uomo del fare”.


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