Le colombe di Pasqua – Il coraggio e la paura – Per fortuna che c’è “Whatsapp” – Angelucci e Santanché “pizza e fichi” – Contro le mine
Fatti e misfatti di marzo 2016Le colombe di Pasqua
“Oggi – 27 marzo – la Pasqua cristiana”.
Si sono sacrificati – è stato calcolato – meno agnelli. Bello e giusto. Ma sarebbe stato bello e giusto, se i calcoli avessero testimoniato, anche, meno sacrifici di esseri umani. Che, invece, hanno continuato ad insanguinare i vari spettrali teatri di guerra e di terrorismo. E, quello che più turba, nell’indifferenza generale. Non sono mancate le colombe, certo. Ma non erano, purtroppo, le colombe della pace. Erano quelle di pasticceria. Con le mandorle sopra.
Il coraggio e la paura
“Un giorno la paura bussò alla porta – una delle frasi più celebri di Martin Luther King – Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno”.
Anche a Bruxelles, oggi, la paura ha bussato ancora alla porta. E anche a BruxelleS, oggi, il coraggio è andato ad aprire e non ha trovato nessuno. La “marcia contro la paura”, che era stata programmata per oggi, è stata infatti revocata per paura. Tutti a casa. Anche, perciò, il coraggio. Che ha richiuso la sua porta, non avendo trovato nessuno fuori, ed è andato a dormire. Infischiandosi, qualche ora dopo, di alcuni gruppi di “hooligans” di estrema destra scesi in piazza solo per fare il solito, violento, inutile bordello.
Per fortuna che c’è “Whatsapp”
“Il giorno dei terribili attentati a Bruxelles – si è avuta poi notizia – forze di polizia e forze di soccorso sono state costrette a comunicare “via Whatsapp” perché la rete interna di emergenza era andata in panne”.
Forse sarebbe il caso che l’organizzazione belga antiterrorismo, dopo questo ennesimo incredibile “flop”, tornasse velocemente a scuola. Ricominciando dalle elementari.
Angelucci e Santanché “pizza e fichi”
“Il deputato di “Forza Italia” Antonio Angelucci – come risulta dalle carte di Montecitorio – è stato assente alle votazioni, in tre anni, nel 99,47% dei casi. Su 16.365 votazioni, cioé, è stato presente solo 86 volte”.
Comprensibile. Antonio Angelucci, infatti, è il “re delle cliniche romane” e figurarsi se, con quel che ha da fare ogni giorno in tante altre istituzioni, può stare lì, alla Camera, a perdere tempo. Meno comprensibile, invece, la percentuale di assenze dell’onorevole “pitonessa” Daniela Santanché: il 73,88%. O, forse, lei è la “regina del gossip politico” e la sua istituzione non è tanto la Camera quanto il salotto televisivo e non? Considerando questi loro più importanti impegni quotidiani, però, sarebbe stato più responsabile ed onesto non candidarsi per farsi eleggere. Anche in questa Italia da “pizza e fichi”.
Contro le mine
“Il “premier”-segretario del Pd, Matteo Renzi – rinviando la Direzione del partito – l’ ha spostata al 4 aprile”.
Il 4 aprile – anche se quasi nessuno sembra saperlo – è, designata dall’Onu, la “Giornata mondiale contro le mine”. Forse, però, il Matteo è uno dei pochi a saperlo. E ha scelto il 4 aprile proprio con la speranza di scampare alle mine delle sue agguerrite minoranze.
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