Libertà e arte, arte è libertà
Importante mostra di pittura, scultura ed incisione al Palazzo Chigi di Formello. 15 artiste iraniane e italiane in un colloquio visivo ed artisticoCon il titolo “LIBERTÀ/AZADI” – Perché non sia solo un sogno!- il Centro Internazionale per l’Incisione e la Grafica d’Arte del Comune di Formello, diretto da Vinicio Prizia ed il Comune di Formello, hanno il piacere di invitare il pubblico ad un evento artistico in onore delle donne che si impegnano giornalmente nella lotta per la libertà.
Inaugurazione sabato 4 febbraio 2023, alle ore 18,00 presso la sala Orsini di Palazzo Chigi a Formello, piazza San Lorenzo n.1. Presentazione di Valeria Contarino.
Orario mostra: mattina ore 10,30 / 13,30 – pomeriggio 15,30 / 18,00 Mercoledì chiusura facoltativa – Info tel.: 06/90194236 – 06/90184270
La mostra sarà prolungata fino al 18 febbraio 2023, ma si mette in evidenza che il 18 febbraio, in occasione del finissage, ci sarà un interessante spettacolo artistico. Alle ore 17,00 infatti l’attore Antonio Sanna declamerà alcuni versi del poeta Iraniano Ali Asadollahi ed alcune delle opere esposte nella sala, saranno proiettate via video sulla facciata dello storico Palazzo Chigi.
Questa esposizione di 15 artiste, (10 iraniane e 5 italiane) tutte selezionate per il loro alto livello professionale in vari ambiti artistici, scultura, pittura ed incisione, rappresentano un’occasione attiva di confronto e scambio culturale tra artiste internazionali di diversa formazione e cultura, ma che operano da anni anche nel nostro Paese. Le artiste in elenco esporranno un massimo di 6 opere ciascuna, realizzate con tecniche preferenziali:
Floriana Celani, Sandra Di Coste, Mitra Divshali, Marjan Fahimi, Houra Farzaneh, Venera Finocchiaro, Bahar Hamzehpour, Fariba Karimi, Marina Muzzini, Rasta Safari, Shaghayegh Sharafi, Azadeh Shirmast, Soodeh Shf, Marilena Sutera, Raha Vismeh.
La parola Azadi significa libertà in “lingua farsi” (persiano) e questa mostra d’arte ha per oggetto proprio questa mancanza, questa indebita sottrazione culturale e umana perpetrata contro molte donne, trattate ancora in molti paesi del mondo come individui di minor valore e per questo private dei diritti fondamentali della persona.
Il titolo scelto per questa mostra, la Libertà, intende perciò portare all’attenzione del pubblico ciò che sta succedendo in alcuni contesti socio-politici attuali che vede la limitazione di svariati diritti alle donne. Per esempio la repressione della libertà personale e la conseguente condanna a punizioni corporali, prigione e tortura fino alla morte, da parte di regimi dittatoriali che, con imposizioni culturalmente arretrate, condizionano la vita di tutte le persone ed in particolar modo delle donne. Siamo anche testimoni di un grande fermento che vede come protagoniste donne coraggiose che al grido della Libertà portano avanti un movimento per il cambiamento democratico. E proprio a queste donne e al loro grido di speranza è dedicata questa mostra.
Una dedica va inoltre alle donne che subiscono violenza anche in contesti di regimi democratici, ai tanti, troppi femminicidi che ancora insanguinano le nostre città europee e a volte rimangono impuniti. A causa di tutto questo è stata istituita la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza ed invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di tale manifestazione. La data della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne segna anche l’inizio dei “16 giorni di attivismo sulla violenza di genere” che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno, promossi nel 1991 dal Center for Women’s Global Leadership (CWGL) e sostenuti dalle Nazioni Unite.
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Preambolo:
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo; Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione; Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni; Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà; Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali; Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni; L’ASSEMBLEA GENERALE proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione. https://www.ohchr.org/en/human-rights/universal-declaration/translations/italian#:~:text=Tutti%20gli%20esseri%20umani%20nascono,altri%20in%20spirito%20di%20fratellanza.
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