

Le fiamme si sono spente da mesi, ma il liceo Gullace continua a bruciare nell’incertezza. Due incendi, un danno da 1,7 milioni di euro e una scuola che, a oggi, rimane inagibile.
Il tempo scorre, le lezioni proseguono tra aule improvvisate e didattica a distanza, ma la domanda che tutti si pongono è una sola: che ne sarà del Gullace il prossimo anno?
Se per questo 2024 una soluzione tampone è stata trovata – cantiere fermo nella sede centrale e spazi messi a disposizione da altri istituti – il futuro resta un enorme punto interrogativo.
Gli studenti e le loro famiglie sono stanchi di aspettare, ed è per questo che nella giornata di, mercoledì 5 marzo, hanno deciso di portare la loro voce direttamente sotto le finestre del Ministero dell’Istruzione.
Non è la prima volta che la comunità scolastica del Gullace scende in piazza. Già a gennaio, una fiaccolata aveva illuminato le strade di Cinecittà, nel tentativo di far arrivare un messaggio chiaro a chi di dovere: servono fondi immediati per la ricostruzione della scuola. Ma da allora, niente è cambiato.
Così, nel tardo pomeriggio di mercoledì 5 marzo, studenti, docenti, genitori e attivisti del comitato di quartiere Cinecittà Bene Comune hanno deciso di alzare il tiro: si sono radunati sotto il Ministero con uno striscione che non lasciava spazio a fraintendimenti: “Valditara chi l’ha visto? Salviamo il liceo”.
Un gesto simbolico ma potente, accompagnato da una nuova richiesta di incontro con il ministro Giuseppe Valditara, per chiedergli di assumersi un impegno concreto. “Abbiamo consegnato ancora una volta una lettera, chiedendo risposte.
Ma dopo mesi, “Valditara continua a ignorarci. Il diritto allo studio di 1400 studenti non può restare bloccato tra le scartoffie di un ministero” spiegano i manifestanti.
Ad oggi, l’unico intervento concreto è arrivato dalla Città metropolitana, che ha stanziato 200.000 euro per affidare ai tecnici il compito di valutare i danni e capire quali materiali possano essere recuperati. Una goccia nel mare, considerando che la ricostruzione della scuola ne richiederebbe almeno 1,7 milioni.
Nel frattempo, il Comune di Roma ha chiesto aiuto al Ministero dell’Istruzione, ma la risposta si fa attendere. E intanto il rischio è concreto: senza certezze, molti studenti potrebbero scegliere di trasferirsi altrove, facendo crollare il numero di iscritti e mettendo a rischio il futuro stesso della scuola.
Alla manifestazione hanno partecipato anche i consiglieri capitolini Alessandro Luparelli e Michela Cicculli (Sinistra Civica Ecologista), che hanno ribadito: “Gli studenti hanno diritto a un’istruzione senza ostacoli. Se non si interviene subito, si rischia di perdere una scuola e di aumentare il numero di ragazzi costretti a lasciare gli studi”.
E mentre il tempo passa e le risposte non arrivano, il Gullace continua a lottare. Perché un incendio può distruggere un edificio, ma non spegnere la volontà di chi lo abita.
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