Le domande ridicole o somare al concorso dei Beni culturali – Antiterrorismo al Senato: 20 presenti e 295 assenti – Aperture – “Io a spese mie”. “E io a spese di Nancy Pelosi” – Da fatina a pellerossa?

Fatti e misfatti di luglio 2016
Mario Relandini - 30 Luglio 2016

Le domande ridicole o somare al concorso dei Beni culturali

“Molte delle domande rivolte ai 19.479 partecipanti al concorso pubblico bandito dal Ministero dei Beni e delle attività culturali – per la selezione di 500 nuovi funzionari – contenevano una scelta fra tre risposte ridicole o, addirittura, sbagliate”.

Tra quelle più ridicole: “I bronzi di Riace sono in marmo, in legno o in bronzo?” “Cosa fa Lucio Dalla nella scultura di Carmine Susinni esposta anche all’ “Expo” di Milano? E’ fermo in piedi col clarinetto, parla con un gatto o sta seduto su una panchina?” Tra quelle un po’ meno ridicole, ma sempre molto ridicole: “Come è denominato il complesso delle più grandi Terme della Roma antica costruito tra il 298 e il 300 dopo Cristo? Terme di Dioclaziano, Terme di Stigliano o Terme di Saturnia?” Tra quelle più clamorosamente sbagliate: “I banchi lignei della Biblioteca michelangiolesca a Firenze furono realizzati da Giorgio Vasari, Baccio Bandinello o Giovanni Battista Tasso e Antonio di Marco di Giano detto “il carota”?” quando, invece, proprio Giorgio Vasari ha scritto che furono realizzati dagli intagliatori Ciapino e Giovan Battista del Cinque.”Dopo nove anni – ha orgogliosamente rivendicato, a proposito di questo concorso, il Ministro dei Beni e delle attività culturali, Dario Franceschini – si è tornati finalmente ad assumere”. Bene. Sarebbe stato però opportuno assumere, prima di bandire il concorso per i 500 funzionari, almeno un paio di persone di vera cultura in grado di proporre, ai concorrenti, domande giuste, serie e strettamente attinenti. Evidentemente, per il Ministro Franceschini, non si può avere tutto.

Antiterrorismo al Senato: 20 presenti e 295 assenti

“Quando il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, è intervenuto per illustrare le misure predisposte per prevenire eventuali attacchi terroristici, c’erano ad ascoltarlo – a Palazzo Madama – non più di venti senatori”.

E gli altri 295? Verosimilmente al mare, ai monti, a fare “shopping” a Via Condotti, in palestra, al bar. Oppure impegnati in qualche “riunione carbonara” di destra, di centro, di sinistra. E va bene che ascoltare l’Angelino è come una pena dell’inferno, ma l’argomento trattato avrebbe dovuto comunque interessare, per la sua importanza, almeno mezzo, se non tutto, Senato. I senatori, certo, dovranno presto tornarsene a casa. Ma, intanto, stanno ancora lì e intascano ancora, lì, le loro varie e ricche prebende. Non è perlomeno carino le intaschino a sbafo.

Aperture

“Apritevi – ha esortato i giovani, a Cracovia, Papa Francesco – apritevi alle altre culture”.

Giusta esortazione. Ma occorrerà molta fede. La fede che le altre culture si aprano, a loro volta, alla nostra.

“Io a spese mie”. “E io a spese di Nancy Pelosi”

“La Presidente della Camera, Laura Boldrini, e il Ministro Maria Elena Boschi – dopo le varie critiche incassate per la loro partecipazione alla “Convention democratica” che ha ufficializzato Hillary Clinton candidata alla Casa Bianca – hanno risposto ad uno degli interrogativi che le hanno accompagnate a Filadelfia: quello di chi ha pagato, tra l’altro, le spese”.

Il Ministro Maria Elena Boschi, che in effetti è ricca, ha precisato di essere andata a proprie spese. E, poi, vuoi mettere poter incorniciare, al ritorno, una sorridente foto accanto al Bill “sciupafemmine”? La Presidente Boldrini, invece, ha chiarito di essere stata invitata dalla democratica ex “speaker” Usa, Nancy Pelosi. La quale dev’essere ricca anche lei, se può permettersi di invitare una come l’inutile Laura.

Timbrificio Centocelle

Maria-Elena-BoschiDa fatina a pellerossa?

“Che cosa penso della Boschi? – ha risposto, alla domanda di un giornalista, l’ex segretario pd, Pierluigi Bersani – Che le manca un po’ di umiltà… Bisogna sapere che, prima di insegnare, si deve imparare… Bisogna mettere l’orecchio a terra per imparare”.

“Orecchio a terra per imparare” nuova originale metafora dell’inesauribile Pierluigi. Ma chi ce la vede la fatina Maria Elena Boschi con due treccione, una penna d’aquila fra i capelli, una tunica ornata di perline colorate, un paio di gambali di cuoio, china in terra a percepire, con l’orecchio, gli insegnamenti di madre terra?


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