Luigi Andreozzi, un personaggio del Prenestino

Semplice e modesto, ha un passato di vita straordinario. Impegnato nello sport, geniale nei lavori artigianali, stimato da tanti, fino alle più alte cariche dello Stato
Aldo Zaino  - 17 Ottobre 2016

Luigi Andreozzi è un giovane 82enne, con il fisico ancora d’atleta, dai modi gentili e garbati, attento e disponibile ad ascoltare i problemi di tutti, e a mettersi a disposizione con la sua creatività di falegname.

Questo personaggio, lo incontriamo spesso nel territorio del V municipio di Roma, in modo particolare nelle strade dei quartieri Torpignattara, Prenestino e Pigneto, ai quali Luigi si sente maggiormente legato e, fattore importantissimo dove è nato.

fotograndeIntervistarlo è stato semplicissimo. E’ bastato fissare un appuntamento in un bar di zona, ordinare due caffè ed è cosi iniziato il viaggio nella memoria partendo dai ricordi di un tempo lontano e arrivando ai giorni nostri.

Prima di iniziare l’intervista, mi colpiscono alcune foto portate da Luigi, tratte da giornali degli anni 90, che lo ritraggono insieme con le alte cariche dello Stato, all’interno di una sala riunione finemente in stile classico … E qui mi sbaglio, Luigi mi riferisce che la foto non mostra una sala di un albergo bensì l’interno della carrozza ferroviaria storicamente più importante di sempre, quella più rappresentativa di un treno di 12 vagoni inaugurato nel 1930, in occasione delle nozze di Umberto di Savoia con Maria Josè del Belgio, utilizzata dal Re d’Italia e poi da tanti Presidenti del Consiglio succeduti negli anni fino ai giorni nostri.

Ebbene con un pizzico d’orgoglio il nostro personaggio riferisce, “su quel treno, ho viaggiato tantissime volte, prima come operaio specializzato e poi come primo tecnico. Incuriosito anche dalle tante lettere di ringraziamento da parte di tante personalità che il nostro intervistato porta con sé in questo incontro, mi viene spontaneo chiedere a Luigi di parlarmi della sua vita partendo dalla sua infanzia.

Con naturalezza Luigi Andreozzi inizia a raccontarmi di essere nato nel 1934 proprio al “Pigneto” quartiere del V municipio dove vive tuttora insieme a sua moglie Giuliana. Mi riferisce di aver vissuto la strada accumulando esperienza di vita (i suoi capelli sono bianchi), di aver imparato lo stupendo mestiere di falegname, di aver giocato a calcio anche a buoni livelli, (quando non era occupato con tavole di abete e di faggio) e di essere diventato, una volta appesi gli scarpini al chiodo, Vice Presidente della squadra di calcio “Renault Raganelli” molta attiva negli anni 70 nel quartiere Prenestino.

E di aver pure intrapreso subito dopo la carriera di arbitro federale perché, aggiunge scherzosamente, “correre su un campo di calcio è troppo bello, anche se non più da calciatore ed ho arbitrato partite fra squadre di nazionalità diverse e ricordo in particolare l’incontro RomaSud–Zurigo.

ferroviereLuigi, per soddisfare la mia curiosità, mi racconta più dettagliatamente gli anni delle grandi soddisfazioni e delle altrettante responsabilità: “è il 1962, il lavoro di falegname non basta a dimostrare tutto il mio valore, quindi dopo la consueta domanda vengo assunto dalle Ferrovie dello Stato dove i dirigenti non fanno fatica a scoprire le mie diverse qualità, comprese quelle tecniche”.

“Grazie a queste virtù – prosegue Luigi – dopo poco tempo, sono stato promosso a tecnico factotum sui treni politici importanti, dove dal 1985 al 1996 ho svolto anche le mansioni di cuoco, con enorme responsabilità ma con giusti riconoscimenti. Ho viaggiato continua Luigi in lungo e in largo tutta l’Europa con persone importanti. Degno di nota – aggiunge il nostro interlocutore – il viaggio a Postdam, la Versailles prussiana, in occasione della mostra delle carrozze ferroviarie degli ex treni reali. In quel viaggio ho viaggiato in qualità di Primo Tecnico e Cavaliere dello Stato (onorificenza ricevuta da G.A. a Palazzo Valentini per i servizi impeccabili resi durante più di un viaggio dell’allora treno presidente del Consiglio in carica)”.

nozzeIl nostro Luigi oltre alla lunga vita lavorativa ha avuto anche una vita privata bellissima. Sposato nel 1966 con la signora Giuliana Perelli, ha avuto da lei la gioia di diventare padre di due meravigliosi figli, Agnese e Massimo entrambi laureati. Luigi e Giuliana, felicissimi nonni di Arianna, il 2 ottobre 2016 davanti a Don Romano Parroco di San Luca Evangelista  hanno  confermato il loro reciproco legame con il Sacramento del Matrimonio, celebrando le loro Nozze d’Oro.

A loro vanno anche gli auguri della redazione di AbitareAroma.

Timbrificio Centocelle

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