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Mamme e papà, vivete lo sport come strumento educativo

È accaduto in provincia di Monza e Brianza, ma potrebbe accadere in ogni città o paese

Torneo di calcio estivo tra piccoli bambini all’oratorio Sant’Ambrogio di Seregno, Provincia di Monza e della Brianza. 

Una  partita di calcetto di bambini, che non hanno compiuto 9 anni, in una domenica di metà giugno, all’oratorio Sant’Ambrogio.

Potremmo essere anche Roma, a Palermo, a Cesena, a Caserta, a Torino, perché, come dice il proverbio: ogni mondo è paese (di solito viene usato con amarezza per rilevare la presenza in ogni angolo del globo di problemi e mali comuni).

Come più volte scritto, anche le società parrocchiali sono coinvolte nei battibecchi tra genitori, in modo particolare dalle mamme, tifose sfegatate del proprio figlio.. 

Non c’e’ bisogno che il campo di calcio abbia delle tribune, le discussioni possono avvenire anche dietro una rete metallica o plastificata.

All’oratorio Sant’Ambrogio di Seregno nasce un primo battibecco tra genitori, forse dopo qualche frase irriguardosa nei confronti dell’arbitro.(che di solito è un educatore di calcio).

Pronti,via!. Parte la gara.

Gli animi dei genitori si accendono , come i motori, in formula 1 

Parte la  rissa tra genitori, iniziata come lite verbale  ma degenerata  in un  vero e proprio scontro fisico. 

Un solerte educatore di calcio tenta l’impossibile e si sposta dal campetto, dove stanno giocando i bambini, per salire sui gradoni della piccola tribuna, cercando di calmare gli animi. 

Ma un genitore di mezza età, papà di uno dei piccoli calciatori, decide di  sferrare  un calcio ad un fianco dell’educatore, ben caricato da una mamma agitata ed aggressiva.

Ora l’educatore si ritrova con un rene spappolato e una lesione grave alla milza

Belle e concrete le parole di Don Samuele Marelli, responsabile della pastorale giovanile e referente ecclesiastico delle società sportive della comunità religiosa di Sant’Ambrogio: Come educatori in oratorio dovremmo rivolgerci ai più piccoli, e invece siamo costretti a pensare ai genitori. Dobbiamo pensare a coinvolgere le  mamme e i papà, ed accompagnarli in un percorso che permetta loro di vivere lo sport come strumento educativo.

Nel frattempo, Don Samuele Marelli, ha disposto che entrambi le squadre vengano ritirate dagli impegni estivi nell’oratorio, anche di sport. 

Il debole, incolpevole, paga purtroppo sempre.


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