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Marconi: tra roghi tossici e prostituzione. L’Appello del municipio VIII a Gualtieri: “cittadini esasperati”

Nel quadrante Marconi si torna a segnalare una recrudescenza della prostituzione e non solo

Rifiuti, preservativi usati, resti di roghi. Questo è lo spettacolo che i residenti di viale Marconi e delle vie traverse si trovano davanti ogni mattina, ormai da qualche decennio.

Quella dello sfruttamento sessuale è una situazione calda, e non solo in senso letterale. Ai roghi che punteggiano i bordi delle carreggiate si aggiungono rumori, risse e la paura di alcuni residenti che di sera non mettono piede fuori casa.

A fronte di questo scenario, il Municipio VIII ha lanciato un disperato appello al sindaco Roberto Gualtieri, chiedendo l’emanazione di un’ordinanza “contingibile e urgente” della durata di sei mesi per arginare un fenomeno che sta rendendo invivibile il quartiere.

La richiesta di intervento, formalizzata attraverso una proposta di risoluzione, è stata presentata congiuntamente dai gruppi consiliari di Lista Civica Calenda, Lista Civica Gualtieri, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Sinistra Civica Ecologista, e approvata all’unanimità, con il sostegno di Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Le aree maggiormente colpite includono largo Enea Bortolotti, via Efeso, via Macedonio Melloni, via Volterra, via Angelo Battelli, via Pincherle, largo Veratti, parco Veratti, via dei Caduti senza Croce, nonché la zona circostante la stazione della metro B di Marconi, l’Istituto Sant’Anna e le strade limitrofe.

Sebbene il problema della prostituzione in questa parte di Roma non sia una novità, come sottolineato nella risoluzione, la situazione ha raggiunto livelli “esplosivi” negli ultimi tempi, spingendo i residenti a scendere in strada per manifestare il loro malcontento e tentare, disperatamente, di contrastare questa piaga sociale.

Stiamo vivendo un incubo che dura da più di 20 anni, ma negli ultimi mesi la situazione è diventata insostenibile”, ha dichiarato Simonetta Novi, consigliera municipale e tra i promotori della proposta. “I cittadini sono esasperati e hanno persino avviato una raccolta firme per richiamare l’attenzione su questo fenomeno dilagante”.

Nonostante l’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine, frutto dei numerosi tavoli dell’Osservatorio per l’ordine pubblico e la sicurezza, nulla sembra essere cambiato. Da qui la richiesta urgente di un intervento diretto del sindaco Gualtieri.

La proposta prevede l’emanazione di un’ordinanza della durata di sei mesi, fino a marzo 2025, volta a contrastare i “gravi pericoli derivanti dai comportamenti legati allo sfruttamento della prostituzione su suolo pubblico”.

Tuttavia, l’azione non si ferma qui: il Municipio VIII esorta anche il Campidoglio a collaborare con i responsabili del progetto “Roxanne e Oltre”, un’iniziativa volta a combattere il traffico di esseri umani e lo sfruttamento sessuale, con l’obiettivo di assistere le vittime del racket della prostituzione.

“Non possiamo più permetterci di ignorare questa emergenza”, ha proseguito Novi. “Oltre all’ordinanza, è necessario implementare altre misure per riqualificare il territorio: installare nuovi arredi urbani, potenziare l’illuminazione pubblica, procedere alla potatura degli alberi e rafforzare la sorveglianza attraverso sistemi di videosorveglianza. Inoltre, bisogna recintare stabilmente le aree che vengono utilizzate per attività illecite”.

Secondo Novi, l’intervento del sindaco è fondamentale e può avvenire solo attraverso una deroga alla normativa primaria, con provvedimenti straordinari e temporanei, che garantiscano la sicurezza pubblica. “Chiediamo che l’ordinanza venga emessa quanto prima, nell’interesse della comunità e dell’incolumità dei cittadini”, ha concluso.

I residenti di viale Marconi sperano in un cambio di rotta deciso, per mettere fine a una situazione di degrado che non solo minaccia la sicurezza del quartiere, ma compromette anche la qualità della vita di chi vi abita.


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