

Da domenica 19 agosto 2018 è scattato il divieto di balneazione nel tratto di costa che va dal Fosso di Campo Ascolano al fosso di Rio Torto (comune di Pomezia), fino a tutto il litorale del comune di Ardea.
Il provvedimento dei sindaci Zuccalà e Savarese è scattato con grave ritardo secondo Piergiorgio Benvenuti, Presidente
Nazionale del Movimento Ecologista, EcoItaliaSolidale: “Erano già due giorni che cittadini e bagnanti stavano segnalando che
il colore del mare fra Ardea e Pomezia era cambiato in peggio e solamente dopo due intere giornate i Sindaci delle località
interessate hanno stabilito il divieto di balneazione. Eppure ad esempio a Torvanianica già da giorni si erano verificate morie di pesci, cattivo odore nei pressi del Fosso di Pratica di Mare e addirittura si era rinvenuto pollame morto sulla battigia a dimostrazione che dai canali presenti qualcuno stava sversando materiale inquinante direttamente in mare”.
“Sino a questo momento – prosegue Benvenuti – non vi è alcuna comunicazione in merito al grado e le cause di inquinamento. Un ulteriore ritardo che crea altro disagio fra i residenti e chi intende trascorrere le vacanze nei due lidi di Roma. Gli utenti debbono poter sapere quali sono le cause di inquinamento, di quale intensità si tratta, se tale provvedimento durerà nel tempo o sarà momentaneo e nel caso l’acqua sia tornata nella normalità sospendere il provvedimento.
Il tutto a garanzia della salute dei cittadini e dell’economia delle zone a vocazione turistica”.
“I depuratori non hanno manifestato malfunzionamenti, pertanto la Capitaneria di Porto e l’Arpa sono sul posto per verificare quanto accaduto e lo stato dei luoghi” si legge nel comunicato del sindaco di Pomezia.
“L’atto è scaturito a seguito di una richiesta della Capitaneria di Porto che ha segnalato un presunto scarico di liquami-fanghi dai fossi dell’Incastro e di Rio Torto. Si tratta di un divieto temporaneo in attesa di nuovi accertamenti di Arpa Lazio sulla qualità delle acque” è quanto dichiara il sindaco di Ardea.
“Proseguiamo a sostenere – conclude Benvenuti – che i Comuni e le istituzioni presenti a garanzia del controllo della qualità dell’ambiente e del mare non debbono attendere giornate intere prima di intervenire ed altrettante prima di dare comunicazioni puntuali e trasparenti, bensì dovrebbero dare certezze per scongiurare dubbi e più gravi danni al territorio e all’immagine delle zone interessate. Chiaramente accertando e sollecitando la individuazioni di responsabilità su sversamenti abusivi in mare se ve ne sono”.
Questa mattina 20 agosto 2018 almeno la colorazione dell’acqua sembra essere tornata normale, a giudicare dalla foto scattata da La Barraca – Playa Café di Torvaianica.
Speriamo che arrivi presto un resoconto positivo da parte di Arpa Lazio.
L’Arpa ha poi accertato che l’anomala colorazione del mare era dovuta alla massiccia fioritura di un’alga: la Raphydophicea (Fibrocapsa japonica), non tossica e innocua per l’uomo. Il fenomeno è stato favorito dalle elevate temperature e dal mare calmo.
“Unitamente alle indagini relative al fitoplancton è stato effettuato il monitoraggio dei parametri microbiologici indicati nel D.Lgs 116/08 al fine di valutare la qualità delle acque di balneazione a fronte del fenomeno in essere. Le analisi chimiche eseguite sui medesimi campioni, non mostrano evidenza di fenomeni di contaminazione in atto“.
Il Sindaco di Pomezia ha dichiarato: “Sono felice che quanto accaduto si sia risolto nel migliore dei modi e di comunicare che l’acqua di Torvaianica è sicura e pulita.”
La revoca del divieto di balneazione, a seguito dell’accertamento della qualità dell’acqua effettuato, ha effetto immediato.
“Questa fioritura algale è ormai tipica in queste zone, ed è riscontrabile generalmente nei periodi estivi. E’ caratterizzata da una manifestazione intermittente in relazione a condizioni meteo climatiche favorevoli (come le alte temperature e lo scarso movimento delle acque marine). Il fenomeno, inoffensivo per i bagnanti, tende a scomparire al mutare delle condizioni.
Tengo – ha dichiarato il Sindaco di Ardea – a rassicurare i cittadini e i villeggianti che nulla di innaturale è successo sulle nostre coste”.
Il Sindaco di Ardea revoca il divieto di balneazione su tutta la costa del Comune ma ricorda che rimangono dei tratti di spiaggia inibiti, come da ordinanza del 1 giugno 2018.
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