Metaverso, Intelligenza Artificiale e un nuovo modo di abitare Roma

Intervista al Prof Marco Carli dell’Universita Roma Tre
Patrizia Artemisio - 4 Febbraio 2023

“Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno ad esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c’è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione”. Chi non vorrebbe ora chiedere a Douglas Adams se, considerata la quasi fantascientifica accelerazione digitale di questo nostro modo di stare al mondo, la sua Guida galattica possa ancora parlare di noi. Questo non possiamo farlo, ovvio. Possiamo però intervistare chi può guidarci nell’interpretare il presente e ipotizzare il futuro del nostro abitare la città eterna del suddetto trascurabilissimo pianeta.

Pertanto, al Prof. Marco Carli, docente del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica dell’Università Roma Tre, abbiamo chiesto cos’è il Metaverso, di cui si parla ormai in modo sempre più concreto.

Internet ha cambiato in maniera travolgente il nostro modo di interagire, lavorare, giocare, e gestire le informazioni rendendole disponibili a tutti. Questa rivoluzione – spiega il professore – non si è fermata. Siamo partiti da una fruizione passiva delle informazioni (come ad esempio i siti web statici) con un’interazione prevalentemente testuale, e siamo arrivati a sistemi di video conferenza che permettono di lavorare insieme, di mantenere i contatti anche in periodi particolari come quello della pandemia. L’innovazione tecnologica sia hardware che software ha reso possibile il mondo che conosciamo. La rivoluzione continua e si evolve.  Il Metaverso, o la next big thing come l’ha definita Zuckerberg nel 2021, potrebbe essere il prossimo tassello dell’evoluzione. In sintesi, è un modo diverso di interagire con ambienti fisici e virtuali basati su internet. Secondo il suo ideatore (Neal Stephenson in Snow Crash nel 1992) è uno spazio tridimensionale in cui le persone possono muoversi e interagire attraverso avatar personalizzati. Affinché ciò diventi realtà sono necessari molti elementi. Tassello fondamentale è il sistema di telecomunicazione che diventa sempre più veloce (5G, larga banda) ed è caratterizzato da una penetrazione sul territorio sempre maggiore. A ciò si uniscono sistemi innovativi per la sicurezza delle informazioni. Autenticazione, privacy, confidenzialità, integrità dei dati, sono ormai fattori fondamentali per lo sviluppo delle tecnologie. Blockchain rappresenta sicuramente un elemento chiave. Inoltregrafica virtuale avanzata, computer vision, e data analytics sono sicuramente necessariElemento fondamentale è l’interazione della persona con questo sistema. Strumenti di realtà virtuale, in cui l’utente è immerso in un mondo computer-generated, o realtà aumentata (in cui oggetti generati al computer vengono sovrapposti al mondo reale) sono i mezzi con cui entrare nel Metaverso. Lo scopo è quello di fornire all’utente un’esperienza tale da dare la sensazione di “essere lì”. È importante sottolineare che questa sensazione si ha solo attraverso un insieme di fattori che restituiscono all’utente una eccellente qualità dell’esperienza. Vorrei sottolineare che la qualità dell’esperienza è un concetto molto complesso. Può essere definito come ‘il grado di gradimento o di fastidio dell’utente nei confronti di un’applicazione o di un servizio. Risulta dalla soddisfazione delle aspettative dell’utente rispetto all’utilità e/o al piacere dell’applicazione o del servizio alla luce della sua personalità e del suo stato attuale.’ Di conseguenza, gli elementi in gioco sono molteplici (hardware software, ambientali, personali) e non di tutti abbiamo il controllo. Per questo, anche il come valutare la qualità dell’esperienza, è ancora oggetto di studio.

Può spiegare la differenza tra Metaverso e Realtà Aumentata (AR)?

AR è uno dei possibili sistemi per il Metaverso. Al momento ne esistono diversi. Da quelli più o meno ludici, Horizon Worlds, a quelli per il lavoro, come Horizon Workrooms o Decentraland e The Sandbox. L’interesse è enorme e le maggiori aziende – Meta, Sony, KIRKBI, Nvidia tanto per fare qualche nome – stanno investendo grandi cifre nel settore. A queste si aggiungono grandi marchi che vedono nel Metaverso un mercato emergente in cui vendere i loro prodotti. E qui si aprirà un capitolo nuovo per quanto riguarda tasse, leggi, ecc.

Di cosa parliamo quando parliamo di WEB 3?

I sistemi WEB 3 sono piattaforme basate su Internet che usano meccanismi di consenso come la blockchain e le criptovalute per incentivare la collaborazione tra gli utenti della piattaforma. Sono sistemi distribuiti in cui gli utenti partecipano attivamente tramite condivisione e/o competizione. I dati in WEB3 non sono contenuti in un insieme di server centralizzati, ma sono sparsi su tutta la rete. L’unione di Metaverso e WEB3 sembra essere un volano per l’evoluzione di Internet anche dal punto di vista economico come dimostrato da studi recenti che evidenziano come le aziende abbiano investito in questi sistemi 430 milioni di dollari solo nel 2021 e il trend è in aumento. Quindi ricapitolando mi aspetto un’integrazione tra i due mondi.

Roma sta perdendo molte delle sue botteghe storiche, si perde così un ‘saper fare’ che è all’origine del successo del Made in Italy nel mondo, in che modo le nuove tecnologie potrebbero venire in aiuto di queste specifiche realtà? Ci sono nuove opportunità che non sappiamo cogliere?

Adotta Abitare A

Sicuramente la tecnologia può aiutare. Realtà virtuale ed aumentata possono essere utilizzate per trasferire la conoscenza dell’artigiano o per mostrare le tecniche utilizzate in maniera immersiva. È possibile che nei prossimi anni anche i sistemi tattili verranno utilizzati. Le nuove opportunità prevedono anche un sistema di educazione all’uso delle nuove tecnologie o comunque di supporto alle persone che le utilizzano. Ovviamente ciò richiede degli investimenti sia di tecnologia che di competenza. Serve un aggiornamento del sistema Italia nel suo complesso.

In che modo l’uso dell’Intelligenza Artificiale potrà cambiare il nostro modo di vivere una città come Roma?

L’Italia ha adottato il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale 2022-2024 per l’attivazione di programmi e investimenti concreti per rendere il Paese competitivo. L’intelligenza artificiale è già una componente importante del nostro mondo con un impatto evidente, ad esempio nel settore della salute con i sistemi di supporto alla diagnosi.

Abbiamo già delle app che aiutano a pianificare il percorso da un punto all’altro della città. L’uso di queste applicazioni, integrato ad un sistema di monitoraggio del traffico, potrebbe garantire un miglior utilizzo del sistema viario, attraverso l’analisi dei dati sul traffico, per esempio, prevenendo gli ingorghi stradali, permettendo di ridurre i tempi di percorrenza e quindi ridurre il tempo di permanenza in macchina. Il che per una città come Roma non è poco. Sono e saranno tutti sistemi di supporto, che non altereranno il modo di vivere ma miglioreranno la qualità dell’esperienza. Un altro esempio è la gestione delle risorse: l’IA potrà essere utilizzata per ottimizzare l’utilizzo delle risorse essenziali, come l’energia e l’acqua, e per prevedere eventuali problemi di approvvigionamento. Allo stesso modo – conclude il Professor Carli – l’ Intelligenza Artificiale potrà essere utilizzata per fornire servizi ai cittadini, come la prenotazione di appuntamenti presso uffici pubblici o la risoluzione di problemi legati alla città.

 

“Come abbandonare il pianeta:

(…) fermate un disco volante di passaggio e spiegate che per voi è cruciale partire prima che vi arrivi la bolletta del telefono” (Douglas Adams)

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Blockchain

https://it.wikipedia.org/wiki/Big_data_analytics

https://www.ibm.com/it-it/topics/computer-vision


Dicci cosa ne pensi per primo.

Commenti