Categorie: Cronaca Politica
Municipi:

Marino nei guai per 8 multe non pagate

Il silenzio intorno al multa-gate è imbarazzante. Augello chiede le dimissioni del Sindaco

Ignazio Marino non deve avere un buon rapporto con il codice della strada che, questa volta, potrebbe metterlo seriamente nei guai. Dopo la vicenda della sua Panda rossa, parcheggiata con un permesso scaduto davanti al Senato, ora lo scandalo delle otto multe non pagate.

Ignazio Marino
Ignazio Marino

Si tratterebbe di sei accessi ai varchi elettronici della Ztl effettuati dalla stessa auto con un permesso non valido. Il periodo temporale va dal 23 giugno al 21 agosto 2014, quello che passa tra la scadenza del vecchio contrassegno e l’inizio di validità del nuovo. L’ammontare delle sanzioni arriverebbe a più di 600 euro.

Il “multa – gate” ha avuto inizio con un’interrogazione parlamentare da parte del senatore Augello al ministro Alfano sulle multe prese dalla Panda di Ignazio Marino. Marino si difende, subito, e parla di hackeraggio nel sistema informatico del Campidoglio ma, da questo momento in poi, scoppia il caos.

Mentre la procura apre un fascicolo per far luce sulla vicenda, intorno a lui si stringe un silenzio imbarazzante. A romperlo è il senatore Augello che, in una conferenza stampa, convocata ieri 12 novembre a piazza di Pietra, illustra le (presunte) prove di come Marino si sarebbe hackerato da solo.

“Marino è l’hacker di se stesso – ha spiegato Augello – non c’è nessuna manipolazione, basta digitare il codice giusto e ricompare il permesso del sindaco. Sembra un film di Toto’ o di Alberto Sordi. Creare un grande rumore per non far vedere la mano con cui si fa il trucco. E allora: siamo di fronte a un piccolo truffatore o a Mr. Bean? In entrambi i casi non si è all’altezza di guidare questa città”.

Mentre Augello chiede le dimissioni del Sindaco, ieri alle 19, in Campidoglio la maggioranza si è riunita in un vertice urgente sulla strategia da adottare. Secondo le indiscrezioni nel mirino ci sarebbe il capo gabinetto del sindaco Luigi Fucito, che stando alle ricostruzioni sarebbe colui che avrebbe suggerito al sindaco la scelta di rivolgersi alle autorità di polizia per denunciare la supposta intrusione informatica.

Apparentemente la maggioranza si compatta intorno a Marino. “È del tutto evidente – fanno sapere -che il sindaco di Roma è bersaglio di un attacco politico a fronte di una mera dimenticanza amministrativa degli uffici competenti, nel processo di rinnovo del permesso di accesso allo ztl. I capigruppo e il coordinatore di maggioranza, respingono con forza e decisione il tentativo della destra di sminuire il nuovo corso impresso dal sindaco Marino all’insegna della trasparenza e della difesa degli interessi di Roma e dei romani”.

Quello che è certo è che non basterà un vertice a placare i mal di pancia all’interno della maggioranza.  La posizione di Marino appare sempre più traballante e se si va ad aggiungere al risultato dei sondaggi di gradimento diventa una vera e propria catastrofe politica.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento