Nigel, il paravento “made in England” – Dopo i cetrioli le vongole – Quando un magistrato sbaglia anche a tradire – Cocomeri muti

Fatti e misfatti di giugno 2016
Mario Relandini - 28 Giugno 2016

Nigel, il paravento “made in England”

“Che cosa ci fa lei qui? – ha chiesto il presidente della Commissione europea, Jean Claude Junker, all’europarlamentare britannico Nigel Farange – Lei non era per la “Brexit”?”

Domanda, quella del Presidente Junker, più che logica. Perché Nigel Farange, infatti, si è sempre tenacemente battuto per la Gran Bretagna fuori dall’Unione europea e, coerentemente, avrebbe dovuto andarsene dopo l’esito del referendum. Invece no. Lui ancora e sempre lì. Finché non saranno state perfezionate le pratiche burocratiche per l’uscita politico-tecnico-amministrativa della Gran Bretagna dall’Istituzione. Fino all’ultimo minuto, all’ultimo secondo. Come mai? Ma perché lui, Nigel Farange, è un perfetto paravento “made in England”. E’ stato sempre così. Mentre si è sempre tenacemente battuto per la Gran Bretagna fuori dall’Unione, intanto si è fatto eleggere ben quattro volte, come deputato, in quell’Istituzione che tanto non riconosceva, non amava e non rispettava. E ogni mese, dal 1999, ha tranquillamente messo in tasca un cospicuo assegno, anche se in schifosissimi euro anziché in nobili sterline. Perché non sfruttare tutto questo, dunque, finché ancora possibile? Il Presidente Junker, evidentemente, pensa che tutti i sudditi di Sua Maestà Britannica siano dei “milord”.

Dopo i cetrioli le vongole

“Primo sì dell’Unione europea – in questi giorni – per la riduzione, da 25 a 22 millimetri, per la taglia minima delle vongole pescabili”.

Dopo i limiti stabiliti per la curvatura dei cetrioli, dunque, ecco la taglia minima delle vongole pescabili. E poi c’è chi sostiene che l’Unione europea non è capace di risolvere i suoi più gravi problemi.

Quando un magistrato sbaglia anche a tradire

“Ha mandato una “WhatsApp” – per errore – alla moglie anziché all’amante. E, quando la moglie ha chiesto spiegazioni, lui ha giurato che quel “WhatsApp” non era suo perché gli avevano rubato il cellulare. “Ecco – le aveva detto per rendersi più credibile – vado a denunciare il furto alla polizia”. E così aveva fatto”.

Uno dei tanti episodi di infedeltà coniugale, con annessa bugia, finito senza conseguenze? Non proprio. Intanto perché la polizia, sbugiardando ufficialmente il fedifrago, ha dimostrato che il suo cellulare non era stato affatto rubato, ma era rimasto sempre nelle sue mani. E, quindi, denuncia per simulazione di reato. Ma, poi, perché il fedifrago bugiardo e simulatore è risultato essere un autorevole membro del Consiglio superiore della magistratura. Il quale Consiglio, però, fino ad oggi non ha ritenuto doversi occupare del caso e, anzi, ha lasciato quel suo membro, benché anche con una denuncia, nel suo delicato, ma disonorato ruolo. Sotto la solita scritta, magari, “La legge è uguale per tutti”.

1889-bambino-tenta-mangiare-grossa-fetta-cocomeroCocomeri muti

“Gli italiani – da sempre – hanno l’abitudine di battere sulle angurie per accertarsi che siano mature”.

In un supermercato di Pisticci, però, hanno avuto una simpatica pensata. Hanno esposto, sul bancone delle angurie, questo cartello: “Si prega la gentile clintela di non bussare sui cocomeri tanto non vi risponderà nessuno”. Da “Crozza delle meraviglie”.

Timbrificio Centocelle

Dicci cosa ne pensi per primo.

Commenti