Nomadi, Santori: chiusura dei campi abusivi avverrà comunque entro giugno

Una nota del Presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Roma sull'incontro dell'8 gennaio 2009

“L’incontro dell’8 gennaio 2009 rappresenta un primo e importante passo avanti verso una soluzione già individuata, vale a dire la delocalizzazione fuori dai centri abitati degli insediamenti presenti nella Capitale. L’obiettivo, in linea con quanto previsto dal Ministero dell’Interno, è infatti quello di procedere entro giugno 2009 alla chiusura dei campi nomadi abusivi”.

Lo dichiara il Consigliere capitolino del Pdl, Fabrizio Santori, Presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Roma, in merito all’incontro odierno in Prefettura per l’individuazione delle aree dove dislocare gli insediamenti.

“Per la prima volta rispetto al passato la questione nomadi si sta affrontando nel modo migliore, vale a dire con la giusta attenzione sia nei confronti della comunità Rom sia nei confronti del cittadino che vuole vivere in sicurezza. E’ evidente che le nuove aree attrezzate per l’accoglienza dei nomadi debbano essere poste fuori dai centri abitati. Per questo motivo ritengo siano legittime le richieste dei Sindaci dell’hinterland e dei Presidenti dei Municipi di aumentare i requisiti di sicurezza sui territori che nei prossimi incontri eventualmente dovessero essere indicati quali siti idonei. Apprezziamo la volontà del Prefetto di procedere attraverso un confronto costruttivo prima di arrivare alla decisione finale, che comunque spetta a lui anche in veste di Commissario Straordinario per l’emergenza Rom”.

“Confermiamo l’intenzione di proseguire nell’opera di bonifica del territorio – conclude il Presidente della Commissione Sicurezza – e al tempo stesso di consentire a coloro che vivono nella legalità e rispettano le regole di poterlo fare in condizioni dignitose. I numerosi interventi portati a termine dalla questura di Roma, secondo la quale nel 2008 sono state controllate 2200 persone e bonificati 350 insediamenti abusivi, nell’ambito dell’attività di contrasto dell’immigrazione clandestina, della tutela delle aree verdi e delle aree a ridosso dei fiumi Tevere e Aniene, svolta in collaborazione con l’Esercito Italiano, con il Corpo Forestale dello Stato, la Regione Lazio, l’Ente Roma Natura, dimostrano la volontà di andare avanti fino in fondo sulla strada del ripristino delle regole e del decoro urbano”.


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