Categorie: Cronaca
Municipi: | Quartiere:

Omicidio Torpignattara: fermato il padre del ragazzo che ha ucciso in strada un pakistano

Il 40enne avrebbe istigato il minorenne a colpire l'immigrato

Istigazione all’omicidio questa l’accusa rivolta al padre del giovane che, lo scorso 19 settembre, ha picchiato ed ucciso in strada a Torpignattara un cittadino pakistano di 28 anni perché quest’ultimo ubriaco stava insultando e sputando contro i passanti. In un primo momento il 17enne, in carcere per omicidio preterintenzionale, aveva confessato ai carabinieri che si era trattato di una reazione non controllata all’aggressione del pakistano sfociata in un pugno fatale.

topignattara omicidio
Foto Repubblica.it

Anche se non sembra essere andata proprio così. Da quanto si apprende dalle testimonianze di alcuni residenti presenti durante la colluttazione, sarebbe stato il padre del ragazzo ad incitarlo dalla finestra a colpire lo straniero gridando “Ammazzalo, Picchialo” e non solo avrebbe addirittura lanciato una bottiglia contro il pakistano. Inoltre, l’uomo una volta constatata la morte del 28enne avrebbe anche minacciato i testimoni dell’omicidio.

Il 40enne è stato fermato dalle forze dell’ordine ed iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento di omicidio volontario, con l’aggravante di aver istigato a commettere il reato il proprio figlio minore.


Sostieni Abitarearoma è importante! ↙

Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.

Un commento su “Omicidio Torpignattara: fermato il padre del ragazzo che ha ucciso in strada un pakistano

  1. Ha sbagliato a ucciderlo, ci mancherebbe, ma dire “solo perché sputava e infastidiva i passanti?
    Se ti vedo ti sputo, tanto ti ho solo sputato…..
    Razzismo all i contrario, vergogna.
    Siete contro gli italiani, vostri fratelli…..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento