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Il nuovo “op là” di Matteo – Il settembre di “Forza Italia” – Il becero finanziato dal Governo – Mustafa e il bravo giudice – “Dura lex” a Polignano a mare

Fatti e misfatti di agosto 2016

Il nuovo “op là” di Matteo

“Comunque vada il referendum costituzionale – ha confermato , alla “Versiliana”, il “premier” Renzi – si voterà, per le politiche, nel 2018″.

Anche, perciò, se non dovesse vincere il “sì”. E se Renzi abbia a lungo fatto sapere che, in quel caso,  si sarebbe addirittura dimesso dalla politica. Non è la prima capriola, op là, dell’acrobata Matteo. E, forse, neppure l’ultima. Solo che Palazzo Chigi non dovrebbe diventare un Circo equestre.

Il settembre di “Forza Italia”

“Stefano Parisi – il “mandato dal signore di Arcore” per studiare un piano di rinnovamento e di potenziamento di “Forza Italia” – ha già finito il suo compito e – come si dice – al “signore di Arcore” lo presenterà fra una decina di giorni. Completo, anche, di nomi e cognomi. Nuovi e vecchi. Da inserire e da ridimensionare”.

Stefano Parisi
Stefano Parisi

I colonnelli di “Forza Italia”, ma anche i sottotenenti e i caporali, sono entrati in uno stato di grande ansia. Che sarà di noi? – vanno sussurrando inquieti – Che sarà delle nostre idee? Ma anche Stefano Parisi, pur “uomo di ferro”, non è a sua volta tranquillo. Che sarà di me? – è preso dal dubbio – Che sarà del mio progetto, se il “signore di Arcore” non dovesse approvarlo oppure se non avesse più i muscoli per imporlo alla vecchia “Forza Italia”? Sarà il prossimo settembre a dare una risposta a tutti. Settembre delle prime castagne. Castagne da togliere dal fuoco.

Il becero finanziato dal Governo

“Ad Acquaformosa – cittadina in provincia di Cosenza – “Giornata anti-Salvini” con un concorso, anche, per il migliore insulto al segretario della “Lega nord””.

Mettersi sullo stesso piano dell’insultatore seriale Matteo Salvini non è già né bello né intelligente in sé. L’evento diventa ancora meno bello ed intelligente, se si considera che, tra i finanziatori della “Giornata”, ci sono lo Sprar (Sistema di protezione per i richiedenti asilo) e l’ Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) l’uno facente capo al Ministero dell’Interno, l’altro alla Presidenza del Consiglio, ma tutti e due con delega al Ministro Maria Elena Boschi. Alla quale, se è così pronta a finanziare eventi beceri pur contro un becero, devono avanzare i soldi, evidentemente, nell’accoglienza dei richiedenti asilo e nella lotta alle discriminazioni razziali. Da non credere.

Mustafa e il bravo giudice

“L’egiziano Mustafa Hussein – che aveva picchiato selvaggiamente, a Sant’Angelo Lodigiano, un anziano pensionato che quel giorno non aveva il solito euro da dargli, era stato arrestato dai carabinieri, ma era stato subito rimesso in libertà dal giudice – ha approfittato di quella decisione per andare a cercare il giovane che era accorso in aiuto dell’anziano, lo ha trovato e l’ha accoltellato perforandogli anche un polmone”.

Un bravo, dunque, al giudice che lo aveva rimesso in libertà. Magari, chissà, prima o poi farà anche carriera. Auguri. Ma non a lui. Al coraggioso giovane, vittima non solo dell’egiziano Mustafa Hussein.

“Dura lex” a Polignano a mare

“A Polignano a mare – nel Barese – una donna si siede, per prendere il fresco, su una sedia davanti alla sua casa in una stradina senza uscita. Un automobilista, nel fare marcia indietro, la investe (senza procurarle, per fortuna, gravi lesioni) e i vigili urbani, accorsi, elevano due contravvenzioni”.

Come due? E sì. Una all’automobilista per la sua manovra pericolosa, l’altra alla donna che, con la sua sedia, aveva occupato la sede carrabile di quella stradina senza uscita. “Dura lex”, signora, “sed lex”. Un’altra volta, per prendere il fresco, si affacci alla finestra.


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