“Picchì”? – Merkel-Hollande e Renzi – Patologie Usa – Onorevoli maleducazioni – La terra che c’azzecca

Fatti e misfatti di settembre 2016
Mario Relandini - 24 Settembre 2016

“Picchì”?

“La Regione Sicilia e 293 Comuni isolani su 390 – ha rivelato il quotidiano “La Verità” – hanno il record di elusione dei versamenti contributivi dei propri dipendenti all’Inps”.

Ma c’è di più: dei 293 Comuni siciliani evasori, ben 51 hanno superato la soglia dei diecimila euro oltre la quale sarebbe dovuta scattare la denuncia penale. Denuncia, però, che non è scattata. L’Inps, dunque, non solo non si è rivolta, come sarebbe stato suo obbligo, alla Magistratura, ma non ha nemmeno mai fatto cenno ad una simile gravissima situazione. Non vedo, non sento, non parlo. Aum aum. Alla faccia della legge uguale per tutti. E del “rosso” sempre più profondo dell’Istituto di previdenza. In italiano “perché?”. In siciliano “Picchì?”.

Merkel-Hollande e Renzi

“Se la Cancelliera Merkel e il Presidente Hollande pensano di intimorirmi – ha reagito Matteo Renzi al mancato invito alla riunione di mercoledi prossimo, a Berlino, con la “leadership” degli industriali europei – si sbagliano di grosso”.

E’ vero che Matteo Renzi è tipo da non farsi intimorire da niente e da nessuno. Solo che, alla Cancelliera Merkel e al Presidente Hollande, se lui non s’intimorisce non interessa nemmeno un po’. Anche perché hanno altro a cui pensare: ai loro interessi.

Patologie Usa

“Il repubblicano Ted Cruz – prima che Donald Trump fosse designato candidato del suo stesso partito alla Casa Bianca – lo aveva definito un “bugiardo patologico””.

Dar Ciriola

Lo stesso Ted Cruz, ora, ha invece dichiarato che voterà sicuramente per il suo “bugiardo patologico” Donald Trump. Ma lui, forse, è allora un incoerente patologico. Oppure…

Onorevoli maleducazioni

“Alla collega del Pd Alessia Morani – che l’aveva accusata, in un dibattito su “La 7”, di fare solo demagogia – l’onorevole “azzurra” Nunzia De Gerolamo ha così replicato: “Mi sembri scema. Non fare la gallina da studio””.

Un nuovo deprimente capitolo del sempre più corposo saggio della sempre più becera maleducazione di certi cosiddetti onorevoli nei dibattiti nelle aule parlamentari e negli studi televisivi.

La terra che c’azzecca

“Da un po’ di tempo – ha confidato Antonio Di Pietro al settimanale “Io donna” – mi sono rimesso a coltivare la terra”.

Antonio Di Pietro, di tanto in tanto, si ricorda del motivo principale per il quale è nato.


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