Prosegue indisturbato il pericoloso saccheggio quotidiano dei chiusini

A Ponte Mammolo, via Attilio Benigni, a Settecamini e in viale del Tecnopolo potreste incappare in piccoli insidiosi e profondi trabocchetti perché lì ne sono stati rubati numerosi

È di nuovo emergenza chiusini nel diuturno saccheggio dei metalli in tutta la città. Saccheggio che ha riguardato da sempre il rame Nell’ultimo decennio però, forse per la sua relativamente facile e non pericolosa accessibilità (per il rame degli elettrodotti più di qualche ladro maldestro ci ha rimesso la vita), è divenuta appetibile anche la ghisa di cui sono fatti appunto i chiusini stradali. Pur se incessanti, solo di tanto in tanto i due fenomeni, i furti del rame e quello della ghisa, fanno notizia per il riacutizzarsi, per i quintali di rame sequestrati. Come ora per la ghisa e per le intere lunghe strade private dei preziosi coperchi metallici che proteggono sia utili servizi della comunità, che la vita degli utenti delle strade.

Nel febbraio del 2012, una inchiesta dei vigili urbani valuta in 1000 (mille) i chiusini rubati nella città, ma il numero è senza dubbio molto più alto se solo tra Colli Aniene e via Tiburtina nell’allora V municipio (più piccolo dell’attuale IV municipio) in un solo anno, il 2011, ne sono stati rubati più di quattrocento, facendo del municipio stesso il più colpito dalla razzia.

chiusini rubatiPer sostituire quei mille chiusini dell’inchiesta, tra materiale e manodopera, nel febbraio 2012  alla stesura cioè dell’articolo, risultavano già  spesi dal Comune qualcosa come 200mila (diconsi duecentomila) euro.

Ora, di cercare di estirpare il problema e di praticare adeguate misure di sorveglianza non se ne parla e, se se ne parla, è solo chiacchiericcio. L’unica soluzione al momento presa in considerazione, ed anche in taluni casi applicata è di sostituire i chiusini di ghisa con altri in cemento o di leghe dal più basso valore o addirittura non commerciabili.

Eppure si sa di dove partono le razzie. Queste, è accertato, sono più intense e frequenti in prossimità di campi rom. Quindi fermare il traffico non dovrebbe essere impossibile. Al contrario di quanto il buonsenso suggerirebbe, ci si attarda in indagini, si perde tempo per “ ricostruire la filiera del mercato illegale per scoprire la destinazione finale dei chiusini dopo il furto”. Intanto il pesante costo della razzia dei chiusini, che si aggiunge a quella del rame e di tutte le altre che non fanno notizia, vanno ad aggiungersi al lungo conto del pubblico denaro che sfuma e che aumenta sempre di più, giorno dopo giorno, anzi … chiusino dopo chiusino.

Senza contare i danni che può fare un tombino spalancato, senza la sua protezione, magari su una strada di veloce scorrimento, su marciapiedi, scarsamente illuminati. Asportare un chiusino è infatti aprire sulla strada un inghiottitoio, una voragine improvvisa, nei quali pedoni ed automobilisti possono precipitare.

chiusino rubatoPerciò, cari lettori, oltre a meditare e rimpiangere i soldi perduti, fate molta attenzione e guardate bene dove posate i piedi ed anche gli pneumatici: alla stesura dell’articolo, a Ponte Mammolo, via Attilio Benigni, a Settecamini e in viale del Tecnopolo potreste incappare in piccoli insidiosi e profondi trabocchetti perché lì sono stati rubati numerosi chiusini.

Comune di Roma Capitale, sic stantibus rebus, ti conviene provvedere rapidamente altrimenti, oltre al conto per la sostituzione chiusini, dovrai allungare anche quello del risarcimento danni personali ai cittadini appiedati, motorizzati ed anche … biciclettati.


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