Municipi:

Quante auto veramente disponibili ha la polizia a Roma?

La denuncia della Confederazione sindacale autonoma di Polizia e del segretario generale del Silp

Riportiamo qui di seguito e nell’ordine, un articolo apparso sul sito del Consap (Confederazione sindacale autonoma di Polizia) del 18 settembre 2009 ed uno su La Repubblica

ARIA NUOVA ALL’UFFICIO PREVENZIONE? (Dal sito del Consap)

Su La Repubblica dl 16 settembre scorso il Silp per la Cgiil ha denunciato le carenze nel settore Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Roma con un articolo dal titolo eloquente; "Polizia, niente fondi, la Volante rimane in garage". Con dovizia di particolari l’articolista snocciola dati e circostanze che da tempo la Consap aveva denunciato pubblicamente: "….auto che si rompono, volanti che non ci sono, autopattuglie che non riescono a garantire il controllo del territorio " e chi più ne ha più ne metta. L’anomalia è che la denuncia proviene dal sindacato di appartenenza del Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Ancor più anomalo è il fatto che il prefato dirigente, con un intervista esclusiva rilasciata alla stessa giornalista che firma la denuncia, sconfessa le dichiarazioni del suo sindacato affermando che: il controllo del territorio è assicurato ed escono 50 macchine per turno. UNA VERA E PROPRIA BUFALA. Tutti sanno che a Roma il controllo del territorio non esiste, escono poche macchine e molte di queste sono impropriamente impegnate nel contrasto della prostituzione, vagabondaggio e controllo agli ambulanti. Tutte attività di competenza dei vigili urbani. Per questi motivi da tempo la Consap chiede con forza un cambio al vertice dell’Ufficio di Prevenzione. Un cambio salutare per il buon funzionamento del settore strategico della prevenzione ma soprattutto opportuno visto che il Tribunale di Roma- 1^ Sezione Lavoro con sentenza del 24.11.2008 iscritta sotto il numero 307676 R.G. ha condannato il dirigente pro-tempore dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, Clemente Raffaele per condotta antisindacale nei confronti della Consap e il Ministero dell’Interno al pagamento delle spese processuali.Polizia, niente fondi: la volante rimane in garage
 

Da La Repubblica:

Il Silp: "Per i tagli del governo trecento auto in meno e 700 da rottamare". "La quasi totalità dei poliziotti per tirare avanti è stata costretta a chiedere prestiti"
di Rory Cappelli

«Volante Uno, qui centrale, volante Uno, rispondi». «Qui volante Uno». «Volante Uno, richiesto intervento in via della Marranella». «Centrale, ok. Sempre che ci basti la benzina».

Storia di ordinaria mancanza di fondi. Di uomini (e donne). Di macchine. E di entusiasmo. Che vanno al di là dell´impegno quotidiano profuso dal questore Giuseppe Caruso, impegnato con grande successo in una operazione di contrasto e di lotta alla criminalità piccola e grande che sia. Questa storia la raccontano (anche a Presa diretta su Rai3 il 18 settembre) i poliziotti che ogni giorno si dibattono tra auto che si rompono, volanti che non ci sono, autopattuglie che non riescono a garantire il servizio, stipendi che non bastano mai. Una situazione aggravata dai tagli del governo alle forze di polizia che, come spiega Corrado Silvetti, tra i responsabili dell´ufficio investigativo della squadra mobile di Roma, segretario provinciale del Silp (Sindacato italiano lavoratori di polizia), «incide pesantemente anche sul personale che si occupa dell´attività investigativa».

Fabio Fioretti, tra i responsabili della sezione motorizzazione della Questura di Roma e dirigente provinciale del Silp, racconta del suo reparto: «Le auto destinate al controllo del territorio dovrebbero essere almeno 1200 e invece sono 950: 450 sono le cosiddette "auto civetta", senza identificativo: 400 di queste sono da rottamare. 500 sono le auto con scritto sopra "Polizia": di queste 300 sono obsolete e hanno fatto troppi chilometri, e 200 sono le Alfa Romeo 159, le cosiddette "volanti". La Fiat per la manutenzione ha stipulato un contratto, passandolo al Drive Service: e il risultato è che le macchine restano bloccate mesi perché su ogni riparazione Fiat e Drive Service aprono un contenzioso, nonostante la questura applichi ogni volta delle penali per i ritardi nella riconsegna» conclude Fioretti.

I sindacati della polizia parlano di una situazione difficile anche sul fronte pattuglie: «Le volanti che escono dalla caserma di via Reni sono 12-13 macchine a servizio» racconta Gianni Ciotti, segretario generale provinciale del Silp. «I 47 commissariati di Roma non riescono a coprire i turni perché siamo sott´organico di almeno il 30 per cento. La Questura di Roma, nel 2005, calcolava che fossero necessari 5.083 agenti per coprire i 49 commissariati. A oggi ci sono in organico 3.636 persone». E si domanda: «Ma non si doveva investire sulla sicurezza?». Questione a parte sono le pattuglie di polizia di prossimità, i cosiddetti poliziotti di quartiere. «Sono previste 162 pattuglie di polizia di prossimità: ne escono 8-9 al giorno». Quello delle assunzioni è, secondo il Silp, un altro punto dolente: l´età media di un poliziotto è di 40-45 anni, anche perché» lamenta Ciotti, «l´ultimo concorso risale al 2001».

E c´è anche la questione degli stipendi, un tasto dolente che accomuna tutti i dipendenti statali. «Un agente ai suoi inizi guadagna 1.200 euro al mese. Dopo 20 anni di servizio arriva a 1.500» racconta. «Con una famiglia di 4 persone» continua Ciotti «il poliziotto non ce la fa: e così la quasi totalità è costretta, per vivere, a chiedere prestiti alle finanziarie».

«Sono in polizia da quasi 30 anni: e una situazione come questa non l´avevo mai vista» dice poi Fioretti. «I colleghi sono depressi, non ci sono incentivi, si lavora troppo e male. C´è una sensazione diffusa di mancanza di obiettivi, di ideali. Il nostro lavoro si basa sulla passione. Che nonostante tutto non manca: ogni giorno continuiamo a rischiare la pelle».
(16 settembre 2009)


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