Quarto incontro pubblico sul progetto stadio – Gli effetti del progetto sulla città di Roma e sulle strategie della mobilità

A Garbatella quarto incontro per parlare di mobilità e trasporto pubblico

Lunedì 2 ottobre 2023, presso la Biblioteca Hub Culturale – Moby Dick in via Edgardo Ferrati (Garbatella) si è svolto il quarto incontro in calendario nel percorso di dibattito pubblico in merito al progetto di Stadio della AS Roma. Nella giornata odierna l’argomento centrale oggetto di studio è stato quello della mobilità nel suo complesso, con specifici focus tecnici sul tema della mobilità legata al servizio di trasporto pubblico.

Gli interventi dei tecnici

Ad aprire l’incontro – oltre all’ormai coordinatore fisso Marco Leone – l’Ing. Caterina Randone, consulente Roma per la società Systematica, che ha esposto un’indagine fatta in merito all’accessibilità all’area tramite Trasporto Pubblico secondo la quale in 60 minuti sarebbe possibile raggiungere una popolazione totale (residenti + addetti) maggiore di 3,6 mln, mentre con il mezzo privato, sempre in 60 minuti, è possibile raggiungere una popolazione totale (residenti + addetti) di 5,8 mln. Ciò a sottolineare quindi che l’utilizzo del trasporto pubblico potrebbe costituire una valida alternativa per un gran numero di utenti dello stadio. Inoltre, soffermandosi sulle zone della città più vicine all’impianto, in 30 minuti di percorso a piedi è possibile raggiungere una popolazione totale maggiore di 77,5 mila; se negli stessi 30 minuti il percorso viene fatto in bici, è possibile raggiungere una popolazione totale maggiore di 1,5 mln. “La ripartizione modale stimata è una ripartizione obiettivo che mira a ridurre la quota su modo privato a favore del trasporto pubblico e della mobilità attiva” ha detto la Randone “La ripartizione modale dei tifosi si divide in tifosi locali e tifosi ospiti, in quanto utenze con caratteristiche differenti. L’obiettivo minimo che il progetto si prefigge di raggiungere è quello del 35% dei tifosi che arrivano in metro, il 32% con auto privata, il 18% in moto, il 10% in treno, ed il 4% a piedi o in bici”.

L’ing. Randone ha quindi spiegato che durante la fase di PFTE (Progetto fattibilità tecnico economica) si sono presi in considerazione gli aspetti più critici della realizzazione dello stadio, utilizzando uno strumento di simulazione e sviluppando uno scenario di domanda che corrisponde a quello ritenuto essere più critico, ossia quello dell’impatto veicolare che si riscontra nelle ore di punta di un giorno feriale (analisi effettuata nel 2022).  Posto l’accento anche sulle indicazioni pervenute dal Comune, che prevedono di effettuare nuovi rilievi di traffico utili alla calibrazione del modello, una definizione puntuale della ripartizione modale delle alternative di movimento dei tifosi, ed una definizione delle strategie di reperimento della sosta ed utilizzo di un modello di traffico a scala urbana (tramite uno strumento di simulazione messo a disposizione da Roma Servizi per la mobilità).

L’ Architetto De Paulis, responsabile del procedimento, ha quindi fatto un aggiornamento sullo stato di avanzamento del tavolo della mobilità con il coinvolgimento di tutti i soggetti che hanno a che fare con il tema mobilità a Roma e nell’area specifica. Il tavolo è stato costituito e ha iniziato i propri lavori nel mese di settembre, ed è costituito da Dipartimento Pianificazione, Dipartimento SIMU, Dipartimento mobilità, le società partecipate Atac e Servizi per la mobilità, RFI, Cotral, il Ministero Trasporti con la direzione che si occupa di trasporto ferroviario, il Dipartimento Mobilità della Regione Lazio, e la direzione tecnica dei Municipi II e IV. Nella prima seduta il tavolo si è occupato dell’analisi dello stato di attuazione del sistema infrastrutturale che sta realizzando Roma Capitale, che ha avuto negli anni diversi rallentamenti ma che è fondamentale perché il progetto stadio nasce dal fatto che tali infrastrutture vengano preliminarmente tutte realizzate. Analizzati (anche se ancora in fase embrionale) i progetti di passerelle e collegamenti pedonali. Il secondo tavolo (che si è svolto il 20 settembre) si è occupato di trasporto pubblico, partendo dall’analisi della capacità di trasporto attuale. Il terzo tavolo si è concentrato sulla mobilità (modalità di arrivo e ripartizione modale), necessaria per affrontare il discorso del dimensionamento della sosta. Il prossimo tavolo sarà quindi incentrato sulla Stazione Tiburtina, ivi inclusi tutti i progetti che a vario titolo ricadono sulla stazione.

Luigi Contestabile, Responsabile Strategie di Sviluppo Stazioni  di RFI, ha esposto un quadro attuale della stazione Tiburtina, che vede 11 milioni di passeggeri l’anno – ossia circa 30.000 al giorno –  con un passaggio giornaliero 467 treni. Contestabile ha evidenziato che, per le zone dove è previsto un collegamento ferroviario diretto nell’ambito dei 30 minuti, la vicinanza in termini di tempo è notevolmente inferiore rispetto al raggiungimento in auto, soprattutto per quanto riguarda la zona delle stazioni ferroviarie sud-ovest (Trastevere, Muratella, San Pietro) e nord (Fidene, Settebagni, Nuovo Salario). Il rapporto favorevole rimane anche si allarga il bacino a 60 minuti di percorrenza ferroviaria, costituendo quindi un elemento di grande attrattività nell’utilizzo del mezzo pubblico anziché del mezzo privato.

Gli interventi già in corso d’opera

Antonello Fatello – Direttore Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti (MST) Comune Roma Capitale ha fatto una panoramica degli interventi in corso, che attualmente non si vedono ma che sono effettivamente già in corso d’opera, alcuni perché già finanziati alcuni perché invece già in fase di affidamento. Poiché, nell’ambito delle problematiche sul trasporto pubblico, spesso è stata evidenziata la carenza infrastrutturale delle linee metropolitane, Fatello ha accennato alla fornitura dei nuovi treni metro A/B/B1 effettuata con uno stanziamento di 353 milioni, con i quali è stato previsto l’acquisto di 36 treni, divisi tra 23 per la linea A e 13 per la B;  affrontato anche il tema della manutenzione delle linee A/B/B1 con 203 milioni, stanziamento che comprende l’ammodernamento del sistema di controllo del traffico treni centralizzato, dell’alimentazione elettrica, delle banchine di galleria e delle vie cavi, dell’impianto idrico antincendio e delle vasche di accumulo, nonché della manutenzione straordinarie rotabili). Sempre in ambito di investimenti in corso nell’ambito della mobilità, ha ricordato i 324 milioni stanziati per nuovi tram e tramvie ed i 321 milioni per il rinnovo della flotta autobus (utilizzando sia fondi PNRR che giubilari) per l’acquisto di bus ibridi, a metano ed elettrici. “Nel complesso si tratta di un alto livello di investimento, che costituisce una serie di operazioni di contorno che possono essere molto funzionali all’operazione portata avanti dall’AS Roma” ha detto Fatello “Come dipartimento sottolineiamo la necessità di studiare ed affrontare le varie criticità presenti, non eliminabili ma attuabili grazie alla realizzazione di tutto ciò che stiamo iniziando a fare.  Di tempo per fare tutto ne servirà, ma lo sforzo e l’impegno sono stati messi in campo. Sono investimenti che non sono legati allo stadio, ma che ovviamente essendo calati sul territorio possono essere di supporto all’impianto”.

Domande e preoccupazioni da parte dei cittadini

L’incontro è stato caratterizzato, come negli altri appuntamenti, dalla presenza di domande che hanno posto l’accento su temi che ricorrono costantemente nelle preoccupazioni dei cittadini della zona: una poca chiarezza su “zone di protezione” per evitare parcheggi selvaggi, come avviene effettivamente oggi nelle zone degli stadi Olimpico e Flaminio; grande incertezza sull’effettivo potenziamento della line MB, sottolineando che non ci sarà solo l’aumento di persone dovute allo stadio, ma anche a tutte le altre attività previste nell’area (es. Technopole, Sapienza, ecc); preoccupazioni in merito alla viabilità di emergenza dell’ospedale Pertini, dal momento che – anche in presenza di un aviabilità dedicata – i blocchi di traffico si potranno verificare a monte, ossia già diversi chilometri prima della viabilità dedicata di accesso all’ospedale. Da sottolineare la proposta interessante emersa in tema di incentivo all’uso del mezzo pubblico: la possibilità di una tessera mobility free del tifoso, magari a carico condiviso da parte del Comune e della Società AS Roma, che consenta ai tifosi di recarsi gratuitamente (o quasi) allo stadio con un utilizzo incentivato dei mezzi pubblici.

Il prossimo appuntamento previsto in calendario è per lunedì 9 ottobre 2023 presso la Casa delle Tecnologie Emergenti, all’interno della Stazione Tiburtina (dove si era già tenuto anche l’incontro del 25 settembre) dove il tema di discussione sarà “Le relazioni tra lo stadio e il quadrante di Pietralata”.

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