Dibattito pubblico sulla proposta di intervento relativa allo “Stadio A.S. Roma” – Primo incontro di apertura
Il ciclo di incontri si concluderà il 30 ottobre. Il prossimo sarà lunedì 18 settembre presso l’ex Mattatoio a TestaccioSi è svolto giovedì 7 settembre 2023 presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio il primo di una serie di incontri per l’analisi dell’idea progettuale in merito alla realizzazione del nuovo stadio della AS Roma, secondo la modalità del “Dibattito Pubblico”.
La serie di incontri, nei quali verranno affrontate diverse tematiche (tra le quali i risvolti economici e sociali sui territori, opere accessorie ed infrastrutture, strategie sulla mobilità, relazione dell’opera col quadrante di Pietralata) avrà termine con l’incontro previsto il 30 ottobre a piazza Manfredo Fanti presso l’Acquario Romano.
L’incontro iniziale, coordinato dal Senior Advisor di Nomisma Marco Leone, è stato incentrato principalmente sulla descrizione della tipologia di confronto prevista dalla modalità del Dibattito Pubblico.
Leone, nel suo intervento ne ha illustrato le caratteristiche, ricordando che tale figura, che nasce in Francia negli anni 90 e che viene inglobata nel nostro ordinamento con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 76 del 10 maggio 2018, si posiziona in un punto intermedio dell’iter di approvazione del progetto.
“Oggi andiamo ad analizzare un’approvazione preliminare con prescrizioni” ha detto Leone “E’ una fase in cui c’è la possibilità di incidere, cosa che non sarebbe possibile in caso di presentazione di un progetto già finito in tutti i suoi dettagli.
Il lato negativo è che alcuni aspetti non sono ancora completamente definite nel dibattito”.
Durante i vari incontri dell’iter saranno presenti tutti i principali attori del procedimento, ossia tutti i portatori di interesse, il Comune di Roma Capitale, la AS Roma, un team di professionisti guidato da Nomisma Spa.
Leone ha concluso ricordando, prima dell’inizio dell’iter, quali sono gli obiettivi previsti da tale sistema di confronto: informare adeguatamente i cittadini sul processo del Dibattito, informare i cittadini adeguatamente sul progetto dello stadio, fornire informazioni sulla dichiarazione di pubblico interesse e sulle prescrizioni segnalate dagli enti competenti, attivare un confronto su effetti ed impatti (ambientale, paesaggistico, sociale, ecc.), raccogliere contributi migliorativi – che potranno via via essere forniti anche tramite web durante tutto il periodo dell’iter – restituire ai cittadini un quadro chiaro sulle valutazioni del comune di Roma sui temi emersi durante il processo partecipativo.
L’inquadramento politico dell’intervento
Apertura del dibattito affidata all’Assessore capitolino all’urbanistica Maurizio Veloccia, che ha fatto un inquadramento politico istituzionale dell’intervento infrastrutturale.
“Il dibattito pubblico è un percorso che ci permetterà di approfondire con incontri tematici il progetto del nuovo stadio della Roma.
È una procedura innovativa, perché pur essendo stata introdotta in tanti paesi europei, in Italia non ha avuto un grande utilizzo. Noi abbiamo deciso di servirci di questo processo perché pensiamo che la cosa più importante sia quella di aver dato massima trasparenza a tutto il percorso tecnico-amministrativo”.
Veloccia ha ricordato che non è la prima volta che si parla dello stadio della Roma, con diversi progetti avanzati nel passato, tutti però arenati per diverse ragioni.
La nuova proposta per Veloccia va inquadrata mettendo in rilievo quattro aspetti che la distinguono dalle precedenti proposte.
In primo luogo, si scommette su uno stadio che si realizza all’interno della città e non nelle sue parti più periferiche, e che viene previsto su aree prevalentemente pubbliche, con un impianto che possa servire non soltanto per le manifestazioni sportive ma che possa invece essere usato da tutta la cittadinanza.
In secondo luogo siamo in un’ipotesi progettuale che riguarda la realizzazione di un impianto sportivo, che tende quindi a limitare il consumo di suolo, mentre in passato i vari progetti prevedevano un bilanciamento edificatorio (es. Tor di Valle).
Il terzo punto illustrato da Veloccia è il fatto di non andare ad incidere sul dimensionamento complessivo del Piano regolatore di Roma. “Questo stadio andrà infatti ad assorbire delle previsioni edificatorie già previste nel PRG, per cui si andranno solo a riconvertire delle cubature già previste dallo SDO di Pietralata e mai finalizzate”.
Sul quarto ed ultimo punto, infine, l’Assessore ha detto che “andiamo ad agire in un pezzo della città particolare, perché forse è l’unico pezzo della città di Roma che ha seguito lo slogan “prima le infrastrutture e poi le edificazioni”, perché lo SDO di Pietralata prevede fin dagli anni 60 un ingente impegno pubblico per la realizzazione delle infrastrutture, a partire dalla metro Quintiliani, mentre poi è mancata una fase attuativa di allocazione dei servizi all’interno dello SDO”. Questa progettualità, secondo Veloccia, potrà completare l’attuazione della centralità di Pietralata, costituendo un volano per il completamento della stessa, poiché ad oggi siamo in presenza di alcune strade che non servono a nessuno e di una fermata metro (Quintiliani) che serve circa 60 utenti al giorno. In questo quadro si innesta il completamento dello studentato della Sapienza e la realizzazione del Rome Technopole, nonché l’avvio dell’iter da parte dell’ISTAT per la realizzazione della nuova sede.
“Possiamo realmente creare un grande quadrante con delle funzioni direzionali, modificando l’idea iniziale creando due grandi polarità: quella sportiva e di intrattenimento e quella culturale e di ricerca scientifica”.
Veloccia, a sostegno della proposta, ha inoltre aggiunto che quello scelto è oltretutto il quadrante più infrastrutturato della città, poiché nessun altro quadrante può vantare una stazione dell’Alta Velocità, tre linee Ferrovie regionali (FL 1 2 e 3), e tre stazioni della Metropolitana contigue al perimetro del progetto.
L’assessore ha inoltre detto che l’amministrazione ha rispettato fin d’ora tutti i tempi che si era data, a partire dalla conferenza di servizi iniziale in fase di idea progettuale, con un giusto approfondimento dell’assemblea capitolina che si è espressa per migliorare la delibera di pubblico interesse e che si dovrà esprimere alla fine del processo per verificare che tutti i rilievi posti siano stati accolti.
“In questo quadro” ha concluso Veloccia “il dibattito pubblico rappresenta un ulteriore passo a garanzia di tutti i cittadini. La conferenza di servizi preliminare ha coinvolto 29 Enti che hanno espresso i loro pareri, pareri che sono poi confluiti nella delibera di interesse pubblico in materia di parcheggi, accessibilità, trasporto pubblico su ferro, impatto acustico, garanzia sul verde, ed altri aspetti considerati rilevanti”.
Gianni Gianfrancesco, Direttore dipartimento programmazione e attuazione urbanistica, ha voluto precisare che, a seguito dell’ulteriore passaggio in assemblea capitolina per verificare il rispetto delle prescrizioni, verrà adottata una deliberazione capitolina con la nomina di un rappresentante comunale per la conferenza di servizi decisoria, in una fase in cui avrà ruolo decisore l’amministrazione regionale, che avvierà sia una valutazione di impatto ambientale sia la procedura per la legge sugli stadi (Legge 21/06/2017, n.96, art. 62), dopodiché si potrà definire il progetto esecutivo, a seguito del quale ci sarà un’evidenza pubblica per la realizzazione del progetto.
La descrizione del progetto da parte dei tecnici del Comune
Si è passati quindi a due interventi tecnici che sono entrati nello specifico di alcune questioni legate al progetto.
L’Architetto Silvia Capurro, Direttore della pianificazione generale e della dirigenza ufficio espropri e l’Architetto Enrica De Paulis, Dirigente rigenerazione e progetti speciali – dipartimento programmazione e attuazione urbanistica, intervenendo in qualità di tecnici del Comune hanno dato un quadro iniziale degli aspetti concreti che caratterizzano la prima ipotesi progettuale.
Nello specifico la presentazione del Masterplan dello stadio presenta un complesso di interventi che completa il sistema e lo arricchisce di interconnessioni.
Il Parco dello Stadio, un’area di 5 ettari che sarà il parco centrale con campi sportivi e aree verdi, alcune aree per parcheggi, i cui principali sono all’interno dello stadio più un parcheggio multipiano in via Sequenza ed uno interrato a Quintiliani. L’area dell’intervento nel complesso occupa 17 ettari e tra le varie cose prevede un collegamento ciclopedonale tra Pietralata e via Livorno.
Per quanto riguarda i numeri dello stadio: 55.000 posti estendibili a 62.000 (con 7.000 per specifici eventi), 9.000 mq previsti per eventi, 17.000 mq per spazi retail (aree ricettive e benessere), 11.000 mq per spazi multifunzionali (es. Museo della Roma e fan store), 5.800mq per ristorazione e centro fitness, secondo un’impostazione che prevede uno stadio di nuova generazione, multifunzionale, che fornisce servizi durante tutto il mese e non solo durante le partite.
Infine, durante l’esposizione del masterplan, sottolineata la presenza intorno allo stadio di una fascia di 30 metri come area di massima sicurezza, che rimarrà chiusa durante le partite ma aperta negli altri giorni.
Le domande dei cittadini
Si è infine passati alla fase di partecipazione, con le domande dei cittadini presenti e con la lettura di quelle arrivate on line.
Le domande poste sono state di diversa natura: da quelle in ambito procedurale – con partecipanti che hanno avanzato dubbi sul metodo del Dibattito Pubblico in relazione al progetto – a quelle più tecniche che sono entrate nello specifico di temi che, in molti casi esprimevano preoccupazione e dubbi su singoli aspetti specifici. Molti hanno voluto esprimere la loro preoccupazione sul tema della mobilità in generale e, nello specifico, sulla necessità di una viabilità di emergenza alternativa per l’accesso all’Ospedale Pertini. Esposti anche dubbi sulla presenza, l’estensione territoriale e la rilocalizzazione delle aree verdi, cui l’Architetto De Paulis ha risposto dicendo che la prevista redistribuzione del verde non ne diminuisce in realtà la dimensione generale.
Interventi anche da parte di cittadini favorevoli all’opera come il Comitato Pro Stadio, che chiedeva di produrre anche delle tavole più esplicative o dei render (il rendering è un processo che consente di ottenere una rappresentazione molto realistica di un progetto a partire da un modello in 3D), fornendo materiale non comprensibile quindi solo ai tecnici e che cercava rassicurazioni sui tempi di realizzazione, previsti ad ora per il 2027, cui l’Assessore Veloccia ha risposto che, al momento attuale, i tempi del cronoprogramma sono stati rispettati, e che in assenza di “eventuali intoppi” non dovrebbero subire ritardi.
In merito a questioni poste sul tema dei ponti ciclopedonali, inoltre, è stato ribadito dai tecnici che questi dovranno essere realizzati contestualmente allo stadio e che saranno completamente a carico della AS Roma.
Per quanto riguarda invece le sistemazioni urbanistiche nelle zone contigue (Pietralata e Piazza Bologna), l’Architetto Capurro ha ricordato che quei contesti territoriali sono già oggetto di una serie di riqualificazioni già previste (es. PRINT Pietralata).
Ultima parte del dibattito caratterizzato da dubbi e proposte in ambito del tema parcheggi. Nello specifico, ad esempio, è stato ricordato che nelle zone attigue c’è un PUP a via Luigi Lodi completamente abbandonato, con la previsione di 499 posti e con un’area verde da riqualificare, a soli 500 metri dall’area prevista, motivo per cui è stato chiesto all’AS Roma di acquisire l’area, completarla e riqualificarla.
Nell’affrontare il tema dei parcheggi – che è stato l’ultimo tema trattato nell’incontro – l’Architetto De Paulis ha ricordato la specifica prescrizione da parte dell’assemblea capitolina, secondo cui vi è la necessità di reperire ed implementare ulteriori posti necessari ad assorbire la capienza, valutando anche l’eventuale reperimento ed implementazione di parcheggi aggiuntivi presso i nodi di scambio delle fermate Metro B Ponte Mammolo, Santa Maria del Soccorso, Pietralata e Monti Tiburtini.
Il comune, ha concluso la De Paulis, ha infine anche individuato la prescrizione di aumento e adeguamento della capacità stradale nei dintorni dell’impianto, nonché di un’ulteriore viabilità dedicata di emergenza per il Pertini.
La seduta si è conclusa dando appuntamento all’incontro previsto lunedì 18 settembre presso l’ex Mattatoio di piazza Orazio Giustiniani (Testaccio) che nei suoi temi tratterà il progetto del nuovo stadio multifunzionale ed i suoi risvolti sportivi, economici e sociali.
Gli incontri pubblici sullo Stadio dell’A.S. Roma a Pietralata
Le relazioni tra lo stadio e il quadrante di Pietralata – quinto incontro
Quarto incontro pubblico sul progetto stadio – Gli effetti del progetto sulla città di Roma e sulle strategie della mobilità
Lo stadio, le opere accessorie e le infrastrutture – Terzo incontro dell’iter di dibattito pubblico
Il progetto del nuovo stadio multifunzionale AS Roma, i risvolti sportivi, economici e sociali – Secondo incontro pubblico
Dibattito pubblico sulla proposta di intervento relativa allo “Stadio A.S. Roma” – Primo incontro di apertura
Stadio A.S.Roma, presentati gli incontri del dibattito pubblico. Il 1° il 7 settembre in Campidoglio
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