Le relazioni tra lo stadio e il quadrante di Pietralata – quinto incontro
Penultimo appuntamento del ciclo di incontri del dibattito pubblicoLunedì 9 ottobre presso la Casa delle Tecnologie Emergenti, lo spazio polifunzionale sito all’interno della Stazione Tiburtina si è svolto il quinto e penultimo appuntamento, che aveva all’ordine del giorno la discussione sulle relazioni tra lo stadio ed il territorio del quadrante di Pietralata, appuntamento coordinato come per gli altri incontri dall’ing. Leone di Nomisma.
Ad iniziare gli interventi Silvia Capurro, Direttore Direzione Pianificazione Generale di Roma Capitale, che ha preliminarmente fatto una panoramica sullo stato attuale del progetto originario dello SDO, sui grandi servizi urbani sia realizzati che ancora in fase di realizzazione, (come ad esempio lo studentato, attualmente in fase di realizzazione), sul piano di attuazione dei parcheggi con l’elenco dei diversi interventi attuativi – più diffusi ma al contempo più frammentati – in via Seguenza, via Agamennone, via d’Achiardi, via Curioni, via del Tufo, via Brugnatelli, via della Lignite, via Rina, via Benedetti, via Amoretti, via Meda, via Tedeschi e via Cave di Pietralata; nello specifico, sull’attuazione generale dei parcheggi previsti l’Arch. Capurro ha ricordato che si è ancora indietro come tempi di realizzazione.
Per quanto riguarda lo stato di attuazione delle infrastrutture, attualmente risulta in fase di completamento il sistema della via Sublata e la realizzazione dei sovrappassi e sottopassi di via dei Monti Tiburtini a servizio della viabilità complanare, mentre gran parte delle aree verdi previste dal Piano SDO Pietralata non risulta ancora attuata.
A seguire, Maria Sabrina Sarto, Prorettrice della Ricerca – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ha fatto una panoramica su Roma Technopole, definito come “ecosistema di innovazione regionale, finalizzato ad alimentare la filiera della ricerca, della formazione e dell’alta formazione, dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico, in sinergia con il mondo imprenditoriale”. Tra gli obiettivi del Technopole, la Prof. Sarto ha ricordato quello di implementare un modello pubblico-privato di partnership stabili tra Ricerca e Imprese, di co-progettare percorsi accademici per allineare le competenze dei laureati alle esigenze dei profili professionali più ricercati, di creare un ulteriore polo di attrazione sul territorio nazionale per le grandi imprese delle principali filiere innovative e di creare un’infrastruttura di ricerca aperta nella Regione Lazio per sostenere l’innovazione e la crescita competitiva.
“La Sapienza si aspetta nei prossimi 5 anni: il 70% delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico in stretta collaborazione tra università, un potenziamento dei laboratori e delle infrastrutture di ricerca aperti al territorio e agli stakeholder, 800 nuovi ricercatori e tecnologi (di cui 500 nuovi dottorandi), un raddoppio del numero di laureati nelle aree di specializzazione, nonché borse di studio biennali per studenti meritevoli e per sostenere le politiche di inclusione”.
Dopo i due interventi più generici di sistema, è stato il turno di Andrea Bulloni, Director – Land Italia (AS Roma), il quale – entrando più nello specifico del territorio analizzato – ha definito l’area di intervento come una cesura attuale tra i territori, quasi del tutto impenetrabile.
“Il progetto paesaggistico” ha aggiunto “viene diviso in connessioni fluide, ossia le connessioni che dal contesto esistente permettono in maniera semplice di attraversare il quadrante e centralità verdi, ossia il parco dello stadio ed il parco centrale”.
Per quanto riguarda la grandezza indicativa del Parco Centrale, Bulloni ha portato a termine di paragone il Parco Schuster di San Paolo, poiché nel progetto le dimensioni di entrambi i parchi sono abbastanza simili.
“L’obiettivo è quello di andare verso una dimensione più naturalistica, non più con aree attrezzate ma come vero e proprio parco urbano”.
Bulloni ha terminato il suo intervento con l’esposizione di alcune opzioni specifiche, quali ad esempio la larghezza dei percorsi del parco o quali specie arboree si stanno ipotizzando per una migliore gestione futura della manutenzione del parco.
L’Arch. Russo del Comune di Roma ha quindi fatto il punto sulla realizzazione delle strade e delle infrastrutture nell’area SDO.
“Quando parliamo di infrastrutture primarie, ci focalizziamo sull’area stadio, ma in realtà lo SDO è un’area molto più ampia, di cui una parte è stata già realizzata, mentre quella in corso è la parte relativa all’appalto Sublata, che va a connettere quella che attualmente è chiamata parco verde – che nella progettazione occupa la cavea dello stadio – al sistema del quartiere di Pietralata. Tra le strade previste dovevano essere realizzati degli edifici, dei quali verranno realizzati solo quelli della Sapienza e dell’Istat, cosicché tra le varie strade si sono creati dei vuoti. Quindi alcune strade, originariamente progettate per collegare edifici che non ci saranno, potranno avere un’altra funzione di collegamento a parti del parco”.
Russo ha ricordato che, parallelamente alle strade, scorre un sistema fognario che è già completamente realizzato e funzionante, che è fondamentale perché ad esso si collegano tutti gli edifici che saranno costruiti; perciò, la gran parte delle opere di urbanizzazione primaria risulta realizzato.
A terminare gli interventi dei tecnici, l’Arch. Enrica De Paulis, Direttrice della Direzione Trasformazione Urbana di Roma Capitale, ha fatto riferimento alle strategie territoriali che “riguardano iniziative indirizzate al sostegno dei percorsi di sviluppo e benessere di territori specifici con l’obiettivo di rafforzarne l’identità economica e sociale”.
L’Arch. ha ricordato che il programma della Regione Lazio finanzia, mediante l’obiettivo specifico 5.1. «Strategie Territoriali», ossia progetti di sviluppo sociale, economico e ambientale integrato delle aree urbane, redatti secondo un approccio integrato e multidisciplinare alla rigenerazione urbana.
“La Regione Lazio ha stanziato circa 70 milioni per le strategie territoriali di Roma Capitale, dei quali 25 milioni sono stati destinati all’ambito di Pietralata. A questi fondi se ne aggiungeranno altri del FSE, 15 milioni del Giubileo (dei quali 10 per un centro di eccellenza disabili e 5 per un centro di accoglienza). A questi si aggiungono i 110 milioni riconosciuti a livello statale alla fondazione Roma Technopole, di cui Roma Capitale è socio fondatore”.
La De Paulis ha terminato il suo intervento citando gli “interventi immateriali” previsti: un Innovation Lab per persone con disabilità (un laboratorio rivolto a persone con disabilità finalizzato alla formazione e al loro inserimento nel modo del lavoro in ambiti inerenti alle tecnologie legate alla transizione digitale e alla transizione energetica in sinergia con Rome Technopole e il Centro disabilità); un Contamination Lab (percorso formativo innovativo capace di promuovere nuove competenze derivanti dalla sinergica azione di know-how appartenenti alla Quadruplice Elica (ricerca, industria, istituzioni pubbliche, società civile); uno Spazio di innovazione sociale (Erogazione di aiuti economici a favore di progetti di innovazione sociale, che abbiano il carattere della sostenibilità intesa come potenziale di crescita duratura degli indicatori economici, nonché capacità autonoma di generare reddito e lavoro, con particolare riguardo alla finalità di valorizzare la specificità dei prodotti e dei servizi territoriali), sulla base di un progetto già attuato a Napoli (IQ – i quartieri dell’innovazione).
Come negli altri incontri, il momento di confronto con la platea è consistito in una serie di domande che, come sottolineato anche dall’Arch. De Paulis, si sono tradotte spesso nella chiara volontà – da parte dei cittadini intervenuti in sala – di manifestare la propria contrarietà all’opera. Domande che, in molti casi, risultavano essere molto specifiche e quindi, vista la natura preliminare dell’iter di dibattito pubblico, non potevano già prevedere risposte puntuali, possibili invece solo nel momento di futura stesura del progetto definitivo.
Lunedì 30 ottobre si terrà, presso l’Acquario Romano in Piazza Manfredo Fanti, l’ultimo incontro, a conclusione dell’iter iniziato il 7 settembre, dal titolo “Chiusura del Dibattito Pubblico – Prime valutazioni su questioni e temi emersi durante gli incontri del Dibattito Pubblico”.
Durante l’ultimo incontro è prevista una sintesi ed un riepilogo di tutto ciò che è stato presentato negli incontri precedenti nonché un insieme delle proposte e delle critiche emerse da parte dei partecipanti durante ognuno degli incontri.
Gli incontri pubblici sullo Stadio dell’A.S. Roma a Pietralata
Le relazioni tra lo stadio e il quadrante di Pietralata – quinto incontro
Quarto incontro pubblico sul progetto stadio – Gli effetti del progetto sulla città di Roma e sulle strategie della mobilità
Lo stadio, le opere accessorie e le infrastrutture – Terzo incontro dell’iter di dibattito pubblico
Il progetto del nuovo stadio multifunzionale AS Roma, i risvolti sportivi, economici e sociali – Secondo incontro pubblico
Dibattito pubblico sulla proposta di intervento relativa allo “Stadio A.S. Roma” – Primo incontro di apertura
Stadio A.S.Roma, presentati gli incontri del dibattito pubblico. Il 1° il 7 settembre in Campidoglio
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