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Quel commerciante cinico e avaro di nome Mark – Multata la solidarietà del calciatore Boateng – Autorithy – Miracoli – Olimpiadi sì e no – Turiste, attente alla cultura indiana

Fatti e misfatti di agosto 2016

Quel commerciante cinico e avaro di nome Mark

“Mark Zuckerberg – il “patron” di “Facebook” – ha annunciato, ieri, che la filiale italiana avrebbe donato 500 mila euro, alla Croce rossa, per i terremotati colpiti dal sisma del 24 scorso”.

“Tirchio – l’hanno bollato in tanti sui vari “siti” – considerato che il suo colosso vale 364 miliardi di dollari. Ma ancora più tirchio, oltre che indegnamente furbetto, considerato, soprattutto, che i 500 mila euro non arriveranno sotto forma di contanti: arriveranno sotto forma di spazi, su “Facebook”, per promuovere attività di cui dovesse esserci bisogno nei luoghi del terremoto. A caval donato – si dice – non si guarda in bocca. Ai 500 mila euro donati non in contanti, ma in pubblicità, non si deve invece guardare il pelo. Che sarebbe il pelo sullo stomaco del miliardario vergognosamente cinico e avaro commerciante Mark Zuckerberg.

Multata la solidarietà del calciatore Boateng

“Il noto calciatore Kevin Prince Boateng – trasferitosi dall’Italia alla squadra spagnola “Las Palmas” – ha esibito, dopo avere segnato una rete in campionato contro il “Granada”, una maglietta di solidarietà con i nostri sfortunati terremotati”.

Un gesto di sincero affetto e di calorosa vicinanza. Che gli costerà, però, una multa di duemila euro. Perché la Federazione calcio spagnola vieta, durante una partita, messaggi di ogni tipo. Anche i più nobili e i più sensibili.

Autorithy

“Ho chiesto l’istituzione di un’ “Autorithy del restauro” – ha fatto sapere il critico d’arte Vittorio Sgarbi – per non perdere per sempre chiese, monumenti e palazzi storici danneggiati dal terremoto”.

Un’ “Autorithy Vittorio Sgarbi”?

Miracoli

“Il parroco ha gridato al miracolo quando – tra le mille macerie – è stata trovata intatta la statua della Madonna di Filetta”.

La Madonna di Filetta è la protettrice di Amatrice dal 1472.

Olimpiadi sì e no

“Il Governatore della Lombardia, Roberto Maroni – nella eventualità in cui Roma rinunci alle Olimpiadi del 2024 – ha lanciato la proposta di candidare Milano. Ma il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha definito la proposta impossibile perché, in città, ci sarebbero ben altre urgenze”.

Un no, obiettivamente, più che realistico. E, però, una domanda: perché il Pd attacca allora il sindaco di Roma, Virginia Raggi, quando continua a sostenere che la capitale ha ben altre urgenze da affrontare? Incoerenza? Oppure una simil mini-politica dei due forni? O, meglio, dei due bracieri olimpici?

Turiste, attente alla cultura indiana

“Il ministro del Turismo indiano, Mahesh Sharma, ha raccomandato – in un “kit” che viene distribuito ai turisti – che le donne straniere, per la loro incolumità, non indossino abiti succinti o gonne… perché c’è da tenere presente che la cultura indiana è molto diversa da quella occidentale”.

Cultura indiana? Più di novanta violenze sessuali ogni giorno, specialmente nelle zone rurali del Paese, sembrano essere tutt’altro che una cultura. E nemmeno un sub-cultura.


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