Si concluderà il 19 dicembre con uno spettacolo e la premiazione della gara-mostra di pittura "Artemisia, la donna tra maternità e lavoro", sostenuta dalla Presidenza del Consiglio del Comune di Roma, patrocinata…
Quel 60% di “under 35” ancora nella casa natale – Quella cannonata dell’ “Espresso” contro Matteo – E quella fucilata di Roberto Benigni – Verdini smentito da Renzi – Daniela la santa
Fatti e misfatti di maggio 2016Quel 60% di “under 35” ancora nella casa natale
“In sette anni – secondo una ricerca della Doxa – gli “under 35″ che continuano a vivere nella casa dei genitori sono saliti, in Itaalia, dal 61 al 66%”.
Sempre più perché – come li definì l’allora Ministro Padoa Schioppa – dei pigri “bamboccioni”? Ebbene no. No allora e no oggi. Ma perché – come ha tristemente dovuto ammettere il 79% dei maschi e il 69% delle femmine – “essenzialmente non autonomi dal punto di vista economico”. Perché, insomma, “il prerequisito fondamentale per una vita propria è avere un lavoro”. E il lavoro non è che c’è e loro lo snobbano: il lavoro loro lo vorrebbero, ma non c’è. Altro, dunque, che “bamboccioni”. Vittime, invece, di quei somaroni che hanno governato l’Italia e la sua economia negli ultimi due decenni. Tanto per confermare come sono andati in verità i fatti. E chi debba in verità vergognarsi.
Quella cannonata dell’ “Espresso” contro Matteo…
“Il viso di Matteo Renzi – sulla copertina – ricoperto di “post-it” con su scritto “Armamenti”, “Banche”, “Petrolio”, “Sanità”, “Grandi opere”. Poi il titolo “Lobby continua” e questo sommario: “Cordate. Faccendieri. Mediatori. Uno per uno, ecco i gruppi di pressione che hanno rapporti privilegiati con Palazzo Chigi. Mentre il caso Campania riapre la questione morale nel Pd””.
La copertina del settimanale berlusconiano “Panorama”? No: la copertina del settimanale debenedettiano “L’Espresso”. O mammina – si sarà preoccupato il Matteo – ora mi s’è ristretto anche “L’Espresso”? E magari, da buon conoscitore di certi democristiani di una volta, avrà telefonato a Carlo De Benedetti per chiedergli: “A Ca’, che te serve?”
… E quella fucilata di Roberto Benigni
“Sarei orientato a votare no a quelle modifiche – l’imprevista fucilata di Roberto Benigni – proprio per proteggere la nostra meravigliosa Costituzione”.
Detta così, da quell’attore-icona della Costituzione e che la Costituzione ha tanto appassionatamente letto e spiegato in tv, non può che fare impressione. Farà impressione anche a Matteo Renzi il quale, nel 2012 sindaco, aveva nominato Roberto Benigni cittadino onorario di Firenze? O certi benigni, per lui, saranno improvvisamente divenuti maligni? Mah.
Verdini smentito da Renzi
“Un complotto dei pubblici ministeri contro il Pd? Ma de che? – così, smentendo il suo nuovo condottiero Brancaleone Verdini da Fivizzano, il “premier” Renzi – C’è un’indagine in corso, sul sindaco di Lodi, ma io ho piena fiducia nei magistrati”.
Ahi, ahi, ahi Brancaleone Verdini da Fivizzano. Lui, quando l’ “inimico magistrato aveva fatto ingabbiare lo sindaco di Lodi”, aveva pensato: “Arrivette lo mio momento”. E, ritenendo di “fare grazia a lo suo signore Matteo da Firenze, era partito la pugna, co’ suoi, contra lo feroce inimico che avea osato l’orrendo assalto giudiziario allo castello de lo suo signore”. Ahi, ahi, ahi, però, Brancaleone Verdini da Fivizzano. Il suo signore, infatti, di molto più furbo di lui, ha teso, verso i magistrati, la mano della pace. Ahi, ahi, ahi. Il suo signore, verosimilmente, non avrà dunque gradito “quello suo desiderio di pugna”. E magari, infuriato, potrebbe ora negargli “lo pane” che gli aveva dianzi promesso. “Così est lo mundo”, Brancaleone Verdini da Fivizzano. Specialmente se non si sa valutare quando, e per che cosa, sia arrivato davvero “lo proprio momento”.
Daniela la santa
“In vendita da oggi – edito, naturalmente, da “Mondadori” – il libro di Daniela Santanché “Sono una donna. Sono la santa””.
La santa? Sì, ma, verosimilmente, non la santa nell’accezione cristiana: la santa come abbreviazione ambrosiano-mondana di Santanché.