Sequestrato il supermercato Lidl di via dell’Acqua Bullicante

di Ilenia Puggioni - 9 Marzo 2016

Questa mattina 9 marzo 2016 gli agenti della sezione giudiziaria della Polizia Locale presso la Procura di Roma hanno posto sotto sequestro il centro commerciale Lidl, aperto da una settimana, in via dell’Acqua Bullicante.

Sembra che il provvedimento del Magistrato nasca dalla mancata ottemperanza alle regole del Piano Casa della Regione in merito al cambio di destinazione d’uso dell’area (da industriale a commerciale), richiesto nel 2010 dai proprietari, quando non ancura tutte le attività industriali avevano cessato la loro attività.

LidlSottoSequestro

Contenti di questo primo risultato quelli del Comitato No Cemento a Roma Est, che da maggio 2015 denunciano, attraverso presidi, manifestazioni e proteste continue, permessi assenti o illegittimi ritenendo la cementificazione in via dell’Acqua Bullicante – già proclamata abusiva da tempo –  un cancro per un quartiere che con la più alta densità abitativa della città, avrebbe preferito uno spazio verde in grado di riqualificare un contesto abbandonato da anni al degrado dall’incuria istituzionale.

Già a febbraio si era fatto il punto sulla situazione delineando tutte le premesse che oggi hanno portato al sequestro per abuso edilizio.

Il Comitato ha indetto un’assemblea pubblica per venerdì 11 marzo alle ore 18 dichiarando: “i sigilli al supermercato da parte della polizia giudiziaria rappresentano solo un primo e parziale intervento. Occorre rilanciare la battaglia per fermare la cementificazione in tutta l’area vincolata e fermare le palazzine, gli altri supermercati, i parcheggi, le strade che sono in via di progettazione e di costruzione. Occorre che le porzioni pubbliche dell’area vincolata divengano immediatamente parco pubblico e che le aree private vengano definitivamente destinate a verde espropriandole.”

In merito alla vicenda il presidente del V Municipio Giammarco Palmieri ha rimarcato che nella memoria di giunta (n. 37 del 12 novembre 2015) si chiedeva al Commissario Tronca di “sospendere nell’immediato in autotutela i lavori (del cantiere per la realizzazione del supermercato Lidl, N.d.r.), in attesa dei necessari chiarimenti, così come già richiesto dalle Commissioni capitoline IX e VII, nella seduta congiunta del 27 ottobre 2015.”

“Il sequestro del centro commerciale Lidl in zona via dell’Acqua Bullicante è un risultato importante – ha dichiarato  con un comunicato Gianluca Peciola, esponente di Sel. – Un risultato ottenuto grazie alla mobilitazione dei comitati e dei cittadini che avevano sollevato dubbi sulla regolarità della procedura di concessione dei permessi a costruire. Come Gruppo Sel in Campidoglio abbiamo da subito sostenuto questa mobilitazione con numerosi atti. I sigilli di oggi dimostrano che i dubbi erano fondati e che sembrerebbero esserci state diverse violazioni. Le due Commissioni capitoline Commercio ed Urbanistica avevano chiesto la sospensione per autotutela dei lavori fino al chiarimento relativo proprio agli atti su cui la Procura di Roma ha aperto le indagini. Ringraziamo la Procura per aver ascoltato le ragioni dei comitati e dei cittadini, nonchè le nostre a sostegno di una battaglia per la legalità e per la verità intorno a quello che abbiamo da subito definito un abuso”.

Non tutti i residenti sono però d’accordo. Sui social molti sostengono che l’area è migliorata, mentre prima c’erano erbacce e discariche di rifiuti, riconoscendo “i meriti” alla Lidl per aver creato anche un picco spazio gioco per i bambini dietro quello che altri preferiscono definire triste cubo di cemento, ribattendo: “anche a Corleone forse la mafia ha fatto mettere un paio di altalene”.

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