Sicurezza a Roma, il rapporto della questura sull’ordine pubblico durante il primo mese di Giubileo
Presentati anche i dati del 2014 e 2015. Diminuiscono i furti e le violenze, mentre aumentano le presenze alle manifestazioni pubbliche. Ma la percezione della sicurezza a Roma è ancora bassaSicurezza, ordine pubblico e numero di persone giunte nella capitale per assistere al Giubileo. Sono queste le variabili prese in esame dal ‘Rapporto sulla sicurezza a Roma’ presentato dalla questura di Roma giovedi 7 gennaio per avere un quadro dell’incidenza che ha avuto fino ad ora per la capitale l’evento voluto da papa Francesco.
Dal numero di cortei e manifestazioni in città alle presenze agli incontri pubblici, fino al livello di sicurezza a Roma, con un’analisi dettagliata sul numero di reati e dei soggetti arrestati tra dicembre 2015 e 6 gennaio 2016 a confronto con gli stessi due mesi del 2014-2015, oltre che al rapporto completo dei reati di tutto il 2014 e 2015.
Turismo a Roma, aumentano le presenze nelle manifestazioni pubbliche: San Pietro la metà più gettonata
A dicembre 2015 rispetto a dicembre del 2014 la questura ha rilevato un aumento del 37% dei partecipanti che hanno assistito a iniziative pubbliche.
Dalle 510.996 presenze si è passati a raggiungere quota 700.676, di cui 527.900 solo nell’area di San Pietro.
La pedonalizzazione di via della Conciliazione come la massiccia presenza delle forze armate presenti nei pressi di San Pietro e nelle altre zone della capitale hanno portato secondo il questore a ‘un deciso aumento delle persone che hanno partecipato in sicurezza a eventi in strada, e in particolare a San Pietro dove i controlli per l’accesso si sono sempre svolti regolarmente e con scrupolo’.
I tanti timori che si avevano riguardo il livello di sicurezza a Roma, dopo i fatti accaduti a Parigi e le minacce dell’Isis di colpire la capitale nel periodo del Giubileo, sembrerebbero dissipati anche da un altro dato pubblicato sempre dal questore Nicolo D’Angelo.
Il numero di automobilisti che hanno percorso l’autostrada per raggiungere la capitale è incrementato, sempre rispetto a dicembre 2014, del 2,7%, cosi come il transito dei passeggeri dagli aeroporti (più 3,6%).
In tanti invece hanno deciso di viaggiare, in occasione del Giubileo per via marittima per raggiungere la capitale. L’acceso dal porto di Civitavecchia, infatti, evidenzia, un incremento dell’8% nel mese di dicembre 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014.
Sicurezza a Roma, diminuiscono i furti, le rapine e le violenze sessuali
Tra le variabili prese in esame dal ‘Rapporto sulla sicurezza a Roma’ c’è anche il numero di furti, rapine e violenze commesse nella capitale nel 2014 e nel 2015.
Fino a dicembre 2014 sono stati 18.162, contro i 12.632 dell’anno successivo. In particolar modo scendono del 12,54% i delitti commessi nella provincia di Roma, del 22% le violenze sessuali e i furti, che passano dai 181.020 ai 157.839.
La presenza delle forze armate nelle strade della capitale sembrerebbe aver portato una maggiore sicurezza a Roma sia per i commercianti che per i privati cittadini nelle loro abitazioni.
Le rapine sono calate del 17,67%(da 4.165 a 3.429), mentre i furti operati da malviventi nelle case dei cittadini romani si riducono del 12,24% (16.034 a 14.075).
Qui il riassunto dei dati completi stilati nel dati statistici reati Roma 2014-2015.
Se il numero di reati è in calo, la percezione di sicurezza dei romani resta bassa per via del timore di possibili attacchi da parte dei terroristi. ‘Con l’apertura dell’anno giubilare – spiega il questore – la nostra attenzione sull’allarme terrorismo è massima. L’allerta è ogni giorno. Ma è sbagliato dire che la gente si è chiusa in casa, poiché dai dati risulta che c’è stato un aumento di partecipazione e un aumento di presenze nella capitale nel mese di dicembre di quest’anno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso’.
Aumentano i soggetti sottoposti a Daspo
Un dato che salta all’occhio rispetto al ‘Rapporto sulla sicurezza a Roma’ stilato dalla questura è il maggior numero di soggetti sottoposti a Daspo rispetto a dicembre 2014. Con la curva Sud e la curva Nord in contrasto con la decisione del prefetto Gabrielli di apporre le barriere nei settori frequentati dalle parti più calde del tifo giallorosso e biancoceleste, le presenze allo stadio sono calate del 39% per quanto riguarda i tifosi della Roma e il 13% da parte dei tifosi della Lazio.
“I dati degli incontri casalinghi della A.S. Roma e della S.S. Lazio non sono comparabili con l’anno
precedente – cita il rapporto – essendo stati azzerati tutti gli indicatori della violenza:
0 incidenti
0 feriti
0 petardi
0 sanzioni giustizia sportiva per razzismo discriminazioni o artifizi pirotecnici (lo scorso anno erano state inflitte nr. 12 sanzioni)”
Stando a questi dati ci si aspetterebbe di conseguenza una diminuzione dei soggetti sottoposti a Daspo o almeno che il numero rimanga costante. Invece si è passati dai 65 di dicembre 2014 ai 255 di dicembre 2015. Un aumento del 275% che vede allo stesso tempo l’azzeramento degli indicatori di violenza: 0 feriti, 0 petardi, 0 incidenti e 0 sanzioni della giustizia sportiva per episodi di razzismo. E’ giusto porsi una domanda alla quale il prefetto e le autorità devono necessariamente trovare una risposta e una soluzione in tempi brevi: come è possibile che con un forte calo di tifosi allo stadio siano aumentati del 275% i soggetti sottoposti a Daspo?
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