

Con "È Tutta scena APS" presso il Teatro della parrocchia San Girolamo Emiliani in via Bellico Calpurnio 90
Da giovedì 10 aprile 2025 a sabato 12 ore 21, domenica 13 aprile ore 18, presso il Teatro della parrocchia San Girolamo Emiliani in via Bellico Calpurnio 90, “È Tutta scena APS” rappresenta la commedia “Sono sempre in ritardo di un anno” di Corrado Vallerotti, la regia di Anna Candelotti e gli interpreti (in locandina). Biglietto 10 euro – prenotazione: www.etuttascena.org
«In un testo come questo, – sono parole di Giorgio Pompei – che parla di teatro, di quel teatro tanto simile a quello che facciamo noi, fatto di volontà, sudore, fatica e compromessi, quel teatro che non è aiutato da nessuno se non dalla tenacia e dalla passione, cerchiamo di mostrare sì le miserie, le vane illusioni, le piccinerie ma nel contempo vogliamo mostrare che proprio nella povertà dei mezzi, nell’artigianalità, nella capacità di adattarsi a qualunque costo la nobiltà di questo modo di fare arte, perché l’arte è comunicazione a pubblico sì, ma è anche nutrimento interiore per chi lo fa. La nostra è una visione anche autocelebrativa perché il teatro è, come si dice, sangue e merda».
SONO SEMPRE IN RITARDO DI UN ANNO è una commedia nella commedia. Non è la sola nella drammaturgia italiana ma questa di Corrado Vallerotti ha un taglio particolare. Racconta di un regista, Paolo, un uomo solo con una carriera segnata da insuccessi che vuole mettere in scena la tragedia delle tragedie: Romeo e Giulietta di Shakespeare. Ma non ha un finanziatore, un teatro, né un cast di attori per realizzare il suo sogno.
Dovrà accettare tanti compromessi, come spesso capita a chi ha sogni ma non i soldi e deve sottomettersi all’arroganza e all’ignoranza di chi li ha. Ma la tenacia premia e non sempre in danaro. Alla fine avrà trovato tanti amici che gli vogliono bene ai quali avrà trasmesso la passione per il teatro, il piacere di imparare, di innamorarsi della cultura e di fare gruppo. Il successo artistico? Chissà, forse arriverà.
Paolo Lamponi è un regista di scarso talento. Le sue messinscene non hanno avuto mai successo, tant’è che l’unico premio che ha vinto nell’ambito teatrale è una pigna di riconoscimento per il peggior allestimento dell’anno. Lui però è ostinato e ambizioso e vuole emergere, quindi ha intenzione di portare a teatro Romeo e Giulietta di Shakespeare, ma il suo budget è di solo sei euro e novanta.
Il suo collaboratore più fedele è Alberto che svolge molte mansioni e gli risolve tanti problemi ma non recita. Ada è miope ma si ostina a non mettere gli occhiali: fa la truccatrice, la costumista, la suggeritrice ed è anche lei una fedele di Paolo. L’unico attore vero è Omero Aldobrandini, sempre ubriaco, pasticcione ma di talento. Gli altri non sono veri attori. Moana è la fidanzata di Alberto. Linda fa parte della compagnia perché Paolo deve molti soldi a suo padre.
Insomma, per mettere su Romeo e Giulietta, Paolo ha bisogno di soldi per pagare l’affitto del teatro, le scenografie e i costumi; ma soprattutto per ingaggiare attori celebri, fare uno spettacolo di successo per rimpinguare così il suo portafoglio vuoto. Spera che la signora Amelia Spaiati, fabbricante di salumi, sia generosa nel finanziarlo. Sara La Porta, proprietaria del teatro lo sollecita per regolarne l’affitto e minaccia di cacciarlo se non paga in anticipo. Gli accomodamenti di Paolo per placare i solleciti dei creditori non sono finiti. Alla fine si ritroverà nel cast anche Gianna Gianna per saldare le consumazioni al bar di collaboratori.
Come si svolgeranno le prove e quale sarà il risultato potrebbe essere facilmente intuibile. Ma, come si dice, la realtà spesso supera la fantasia e …
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