Stranezze di città, immaginando di percorrere una “Passeggiata” ciclo pedonale mai nata

Da piazza dell’Acquedotto Alessandrino a via Locorotondo, o viceversa

In occasione del Sit-In per sollecitare la sistemazione della pista di atletica e dei viali del parco di Tor Tre Teste di domenica 29 settembre 2024, con Vincenzo Luciani ci siamo incamminati lungo un viottolo in terra battuta che costeggia sulla desta l’impianto sportivo “Antonio Nori”, avendo sulla sinistra  e in perpendicolare via delle Susine, nel quartiere Alessandrino

Dovevamo apporre delle fascette delimitative lungo il tragitto, che da li a poco avremmo percorso assieme agli altri partecipanti al Sit-In

Camminando  e chiacchierando, Vincenzo mi dice: “Attilio, stiamo camminando su quella che doveva essere la Passeggiata Alessandrina

L’ho guardato e gli ho risposto con una domanda. “Passeggiata Alessandrina”?

Vincenzo ha capito la mia non conoscenza sull’argomento e mi ha spiegato che: “La Passeggiata Alessandrina doveva partire dal quartiere Alessandrino, esattamente da piazza dell’Acquedotto Alessandrino, e doveva arrivare al quartiere Quarticciolo, esattamente in via Locorotondo, attraversando il parco di Tor Tre Teste”.

Sinceramente ne ero vagamente a conoscenza.

Sono tante le persone, compreso il sottoscritto, che vivono nel quartiere o nei quartieri della città, ma che ne conoscono poco la storia e disconoscono pure ciò che è stato realizzato o meno da coloro che hanno tentato di fare.

Ho chiesto a Vincenzo: “Approfittando di questa nostra camminata, puoi raccontarmi ciò che sai del progetto sulla Passeggiata Alessandrina?”

Vincenzo mi ha raccontato in poche frasi che:”l’Associazione e il Comitato di quartiere Alessandrino (anzi come amavano chiamarsi allora: della “Città Alessandrina”, intorno ai primi anni 2000 hanno portato avanti la richiesta di realizzare un percorso ciclo pedonale che consentisse ai ciclisti e ai pedoni di spostarsi dall’Alessandrino al Quarticiolo, o viceversa, attraversando il parco di Tor Tre Teste…”.

Visto che stavamo camminando su un viottolo in terra battuta e in mezzo ad una prato incolto, ho realizzato che l’Associazione e il Comitato di quartiere Alessandrino hanno tentato di fare, ma non ci sono riusciti.

E’ passato quasi un quarto di secolo  dalla quella richiesta  

Mi sono riproposto di andare a fare un giro in bicicletta su tutto quel teorico percorso ciclo pedonale.

Sono un ciclo turista e tenterò di essere quel ciclista che dall’Alessandrino decide di evitare il traffico di  viale Alessandrino o le macchine di via dell’Uva o di via delle Susine o di via dei Limoni o di via del Prato o di via del Pegolato , per andare al Quarticciolo, distante appena 1500 metri, utilizzando l’immaginaria “Passeggiata Alessandrina”.

Ho Iniziato  a pedalare da largo Cevasco per visionare la “stranezza di città” di oggi. 

Arrivato a Piazza dell’Acquedotto Alessandrino mi accorgo che un’entrata ad un parco pubblico (?) è in via degli Olmi 105.

C’è una sbarra chiusa che si usa nei parchi pubblici, ci sono però macchine parcheggiate nello spiazzo interno e c’è pure un marciapiedi, prima della sbarra, che dovrebbe impedire il passaggio delle macchine.

Con la bicicletta non tento di entrare, mi immetto in via delle Fragole ed entro nel prato tramite un piccolo varco in mezzo a due transenne mobili in ferro. 

Per raccontarvi tutto il percorso, vi lascio alle foto che alleghiamo. 

Visivamente descrivono al meglio la “Passeggiata Alessandrina” mai nata.

Oltre alle foto serviva però un po di “storia”

.Cosa è successo dal 2000 in poi? Abitare A Roma ha nel suo archivio un articolo pubblicato il 17 febbraio 2016 e di cui alleghiamo il link

https://abitarearoma.it/passeggiata-alessandrina-pulito-il-percorso-ma-per-quanto/

Sergio Scalia, attualmente assessore in carica nel V Municipio di Roma, scriveva nell’articolo titolato “Passeggiata Alessandrina. Pulito il percorso, ma per quanto?”.

L’articolo terminava con questa frase, che mi ha colpito: “L’obiettivo finale resta sempre quello di rifinanziare il progetto della Passeggiata Alessandrina, partendo dal progetto del 2004, che dovrebbe introdurre alberature e spazi giochi lungo il percorso, prevedendo anche una pista ciclabile”.

Oggi 8 ottobre 2024, a quasi un quarto di secolo dalla prima richiesta della “Passeggiata Alessandrina” possiamo scrivere: “chi di speranza vive di speranza muore”.

Oppure, rivolto all’assessore Scalia del V Municipio, ma anche all’attuale presidente della Commissione comunale Ambiente Giammarco Palmieri (che è stato anche presidente del  nostro Municipio): “E allora dai, e allora dai, le cose giuste tu le sai…. Dimmi perché poi non le fai”. Come cantava Giorgio Gaber.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento