Tor Sapienza: i residenti in rivolta contro gli immigrati
Tensione in via Giorgio Morandi per la protesta contro i rifugiati del centro d'accoglienza di zonaA Tor Sapienza il clima si fa sempre più incandescente con un crescendo di aggressioni e rapine ai danni dei cittadini. Di pochi giorni fa la notizia di un tentativo di violenza ad una ragazza nel parco di via Tranquillo Cremona. La reazioni dei cittadini si è scatenata nella serata di lunedì 10 novembre quando un gruppo di residenti (circa 200) hanno deciso di assalire il centro d’accoglienza di via Giorgio Morandi.
Lanci di sassi, urla ed esplosioni. In pochi minuti nella zona è scattata una vera e propria guerra razziale. I rifugiati impauriti si sono nascosti nei piani alti dello stabile mentre in strada i residenti tiravano sassi alle loro finestre e li accusavano di aver portato criminalità nel quartiere. A placare gli animi, fin troppo accesi, diverse pattuglie della polizia che con il loro intervento hanno impedito il peggio.
La protesta è andata avanti sino alla mezzanotte, quando i residenti si sono dati appuntamento per oggi, martedì 11 novembre, alle 17.30 per una riunione nel piazzale dell’entrata di via Tranquillo Cremona.
“L’esasperazione dei cittadini per l’abbandono delle periferie e per gli effetti della crisi – dichiara in una nota Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio – ha trovato lo storico capro espiatorio, il migrante e il rom. Le condizioni di elevato disagio socio-economico stanno provocando forti tensioni sociali nelle periferie.
Purtroppo, all’aumento dei conflitti corrisponde una diminuzione della mediazione sociale e questo fenomeno si presta ad essere strumentalizzato politicamente da gruppi neofascisti, e figure vecchie e nuove dell’estrema destra. Il disagio e il degrado stanno cadendo addosso all’intera società civile: ai cittadini, agli abitanti, ai romani e agli immigrati. Dobbiamo invece incentivare la progettualità sociale nelle periferie, a sostegno di obiettivi di sicurezza salute e dignità per tutti. Non servono soltanto più risorse per la Capitale, serve un’attenzione politica per la città che è anche il punto di approdo di migliaia di migranti e rifugiati. Senza una politica di sostegno all’accoglienza che coinvolga il Governo, da sola la città non ce la può fare.
Chiediamo che con urgenza venga convocato un vertice che coinvolga il Comune e i Ministri competenti prima che la situazione diventi ancora più allarmante. Chiediamo, anche, che le formazioni di estrema destra animatrici di tali tensioni vengano interdette dalla pubblica piazza. Agli aggrediti va la solidarietà del Gruppo Sel in Campidoglio”.
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