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Transgender (inglese) o transgenere (italiano), facciamo un po’ di chiarezza

Ne abbiamo tutti bisogno. Ho incontrato Lowe, ragazza/o africana/o a Centocelle

Ho incontrato Lowe (vuol dire bella), ragazza/o africana/o a Centocelle.

La/lo conosco da bambina/o e ora, con i suoi diciotto anni, ha iniziato a frequentare l’università.

Ho voluto capire da lei/lui, transgenere, quanto letto sui giornali, nei giorni scorsi.

Mi racconta che durante la frequentazione delle superiori,era prassi in qualche scuola del Lazio la  carriera alias, ma a Roma, i maggiori istituti ne erano ancora privi.

Cos’è la carriera alias? È un sistema per il quale ogni studente o studentessa transgenere può sentirsi pienamente se stesso o se stessa all’interno delle mura scolastiche,  riconoscendosi in pieno nella propria identità.

Scegliere il proprio nome di elezione, ottenendo di farsi chiamare così da professori e compagni, al momento dell’appello o sul registro elettronico della classe.

Lowe mi spiega per bene, mi fa chiarezza. Io, ne ho veramente bisogno. Sono tuttora ancorato, ma in modo molto distorto, al sostantivo: transessuale.

 Il dizionario Treccani sul termine indica: transessuale s. m. e f. e agg. [comp. di tran(s)- e sessuale]. – 1. Persona il cui comportamento sessuale è caratterizzato dalla non accettazione del proprio sesso e dall’identificazione in quello opposto. Come agg.: un soggetto t.; tendenza, comportamento transessuale. 2. Chi ha assunto, attraverso un intervento chirurgico, i caratteri somatici dell’altro sesso: un t., una transessuale. Spesso abbreviato in trans.

 Attilio, mi dice Lowe, per spiegarti per bene, però, devo darti una informazione più ampia. Hai tempo?

L’identità di genere è il senso di appartenenza di una persona a un sesso e un genere: maschile, femminile,  o non-binario (non strettamente e completamente maschile o femminile), con cui essa si identifica.

Se una persona presenta un’identità di genere diversa dal sesso e/o dal genere assegnatole alla nascita, allora è definita transgenere.

Persone che presentano un atteggiamento sociale e sessuale che combina caratteristiche del genere maschile  e di quello femminile, senza identificarsi interamente in nessuno dei due, e persone che si identificano in modo transitorio o persistente con un genere  diverso da quello assegnato.

Essere transgenere non è un qualcosa che va a condizionare l’orientamento sessuale, infatti le persone transgenere possono identificarsi come: eterosessuali, omosessuali, bisessuali, asessuali  o possono anche rifiutarsi di etichettare il loro orientamento sessuale

Il termine transgenere, nasce come termine  ombrello, dentro cui si possono definire tutte le persone che non si identificano nel genere assegnato alla nascita.

Il termine opposto di transgenere è cisgender (in inglese) il quale indica tutte le persone la cui identità di genere corrisponde al sesso e al genere assegnato.

 

Dopo le importanti spiegazioni, Lowe riprende il fatto di cronaca ultimo, ma identico a ciò che era accaduto un paio di anni prima.

Roma, istituto scolastico di scuola superiore, di fronte al Colosseo. Tizio, per il professore, è una Tizia. Il professore rifiuta il suo nome di elezione dello studente, quello scelto durante il percorso di transizione.

 

Tizio è un transgenere, i suoi genitori hanno richiesto la carriera alias che regola i comportamenti da tenere a scuola con gli studenti transgenere.

Nel regolamento della carriera alias è ben indicato che si può usare il nome d’elezione.

 

Lowe mi domanda: perché ancora le discriminazioni? Perché c’è cosi poca cultura?


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2 commenti su “Transgender (inglese) o transgenere (italiano), facciamo un po’ di chiarezza

  1. Il problema anche se fosse solo di cultura è di fare del male alle persone. Se é una persona si sente diversa deve essere aiutata nel percorso di capire cosa sta affrontando. Attualmente è una moda, però capisco che esistano persone che veramente abbiano bisogno del cambiamento e devono farlo. Devono essere seguite da medici e psocologi. Non perchè siano malati, solo che è un cambiamento drastico del corpo.
    Queste associazioni possono essere d’aiuto quando fanno l’interesse delle persone in transito e non che diventino o usino queste persone, esempi di avvenuti cambiamenti, come sta avvenendo!
    Il transito è personale ed è diverso da persona a persona, partiamo da qui!

  2. Mi permetto di fornire una risposta, ripresa dal Corriere della Sera, newsletter della 27’ ora – LUISA-
    Nel settimo episodio ( TV ) di Mina Settembre, la protagonista è Angioletta, anzi Angelo, adolescente che si sente maschio, anche se «da fuori» sembra «femmina».
    Affrontare un simile tema nella rete ammiraglia della Rai ( RAi uno ), rivolgendosi a un pubblico di adolescenti (e genitori), sarebbe stato impensabile pochi anni fa.
    Perché farlo adesso? Forse per rispondere a un bisogno: quello di raccontare un fenomeno che già esiste, con il quale mai come oggi si misurano i ragazzini e le loro famiglie, le scuole e gli insegnanti..

    Appunto ….che gia’ esiste !!

    Attilio Migliorato

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