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Un impegno contro la guerra e per la pace a Montespaccato

Nella Piazza Cornelia a Montespaccato (fino al 1945 Borgata Fogaccia), quartiere periferico del XIII Municipio urbanizzato a partire dalla seconda metà degli anni venti, c’è una Torre serbatoio, costruita in quel periodo in mattoni e travertino (nello stile architettonico fascista dell’epoca), che raccoglieva l’acqua dell’Acquedotto del Peschiera, che poi era distribuita nelle abitazioni.

All’inizio del 1929 fu inaugurata la Casa del Fascio (diventata nel dopoguerra sede della locale Caserma dei Carabinieri) dal Ministro dei Lavori Pubblici Giovanni Giuriati, diventato poi Presidente della Camera (1929-34) e Segretario del Partito nazionale fascista (1930-31).

Sulla parte anteriore della Torre serbatoio, che prospetta su via Cornelia e sulla omonima Piazza, c’ èuna grande lapide in travertino (sulla quale probabilmente si doveva incidere una scritta inneggiante al regime fascista) nella quale è stata incisa nel 1969, come ricorda la data espressa in numero romani (MCMLXIX), la seguente scritta su tre righe: “LA BORGATA / MONTESPACCATO / AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE”.

Orbene, sarebbe una bellissima iniziativa se nella parte inferiore della grande lapide si potesse apporre una scritta inneggiante alla Pace e contro la guerra, che attualmente sta insanguinando un Paese europeo (l’Ucraina), per la prima volta dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Al riguardo si potrebbe incidere la frase MAI PIÙ LA GUERRA!, pronunciata  dal Papa Giovanni Paolo II, oppure la frase LA GUERRA È UNA FOLLIA!, pronunciata più volte dal Papa Francesco dopo l’aggressione russa all’Ucraina.

Si potrebbe anche incidere sulla lapide un’altra frase inneggiante alla Pace ed alla collaborazione tra i Popoli, come ad esempio PACE E CONVIVENZA TRA I POPOLI E LE CULTURE DIVERSE.

Confidiamo che la proposta possa essere accolta, eventualmente in occasione della cerimonia per la Festa della Liberazione (che lo scorso anno fu organizzata, proprio a fianco alla Torre Serbatoio, dalla locale Sezione Anpi, intitolata ai partigiani Lucia Ottobrini e Carlo Abbamagal), dal Consiglio del Municipio Roma 13, con l’approvazione del testo della scritta da incidere nella lapide, che potrebbe essere realizzata rapidamente e con poca spesa,  con una “colletta” da parte dei cittadini o con una donazione da parte di una Associazione locale.

 

Giorgio Giannini


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