Vergogna – Il Denis del “Caro Matteo” – Il Rosario dei capricci e delle arroganze – Sala delle dimenticanze –

Fatti e misfatti di aprile 2016
Mario Relandini - 9 Aprile 2016

Vergogna

“Persa la gamba destra – per una grave forma di setticemia – ha perso subito anche il lavoro. Non gli sarebbe rimasta, quindi, che una indennità di invalidità da parte dell’Inps”.

L’Inps, però, gli ha riconosciuto una percentuale di invalidità di appena il 60% e, poiché l’indennità può essere erogata solo per una invalidità di almeno il 78%, non gli darà neppure un euro. Che vada ad elemosinare, insomma, ai semafori.  Mentre continueranno ad essere erogate chissà ancora quante pensioni per falsi ciechi e falsi invalidi con una percentuale riconosciuta, chissà da chi, fino al 100%. Vergogna. Vergogna Inps, vergogna Parlamento, vergogna Stato.

Il Denis del “Caro Matteo”

“Caro Matteo – così. qualche giorno fa, Denis Verdini al “premier” Renzi – un terzo del tuo Pd sta lavorando per buttarti giù e, dunque, o ti decidi a fare il “Partito della Nazione” oppure rischi di andare a sbattere di brutto”.

denis-verdini1Potrebbe essere vero. Ma potrebbe essere, più realisticamente, non tanto un amorevole consiglio di nuovo affezionato amico quanto una urgente aspirazione di nuovo interessato amico ad entrare, con abile colpo della sua “Ala”, in un nuovo Governo. Il “premier” Renzi, per ora, non sembra avere recepito, però, il messaggio verdiniano perché sicuro, probabilmente, di vincere lui sul pur sempre più agguerrito battaglione dei suoi oppositori interni. O perché, probabilmente, è in attesa di ben più impegnative prove di fedeltà, se non di sudditanza, di Denis e della sua pattuglia fuoriusciti dal campo avverso del centrodestra. Prima di farli accomodare, insomma, in poltrona. Sempre che questa legislatura – come hanno cominciato a dubitare anche molti nel Pd – arrivi davvero fino alla sua naturale scadenza del 2018.

Il Rosario dei capricci e delle arroganze

“Il Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta – nonostante il bilancio regionale in “rosso profondo” – si è regalato, per una spesa di 224 milioni di euro, due lussuose “Passat” della Wolkswagen”.

Dice: ma lui non aveva a sua disposizione personale una lussuosa auto blindata, oltretutto a “costo zero”, “passatagli” dall’Agenzia per i beni confiscati alla mafia? Certo che sì. Dice ancora: ma il suo mandato non si esaurirà fra appena un anno? Certo che sì anche questo. Dice infine: ma il parco macchine della Regione Sicilia non era, già, di 660 vetture e, cioé, un numero corrispondente alla somma di quelle in dotazione alle Regioni Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Umbria e Toscana? Verissismo. E allora? Allora dovrebbe pur esserci un giudice a Roma. Ma, purtroppo, non c’è o dorme. E il Rosario continua a sgranare, liberamente, i suoi capricci e le sue arroganze.

Sala delle dimenticanze

“La villetta vicino Saint Moritz che non ho dichiarato nella mia autocertificazione ai sensi del “Decreto trasparenza”? – così il candidato sindaco pd a Milano, Giuseppe Sala – Solo una dimenticanza”.

Ah, sì? Beh, allora, delle due l’una. O Giuseppe Sala ha tante di quelle case e villette che, diamine, una gliene può anche “scappare”. O Giuseppe Sala ha così grossi problemi di memoria che, poverino, dovrà ricorrere a qualche terapia per recuperarla tutta. Fino alla villetta vicino Saint Moritz.

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I 110 di Adinolfi

“Mario Adinolfi, candidato sindaco a Roma nella lista “Il popolo della famiglia” – attualmente 150 chili di peso – ha promesso, per dimostrare ai cittadini che quando ha deciso di fare un cosa la fa davvero, di perdere, nei circa sessanta giorni che restano fino alle amministrative parziali, ben 40 chili”.

 


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