Villa Farinacci Teatro & Musica

Dal venerdì 10 al via i concerti di “Itinerari d’Autore” con Gabriella Aiello e Peter Rabanser Domenica 12 alle ore 17 per “In Scena!” Marco Bonini con “Povero Ulisse”
Redazione - 8 Dicembre 2021

Venerdì 10 dicembre 2021 alle ore 21, Gabriella Aiello e Peter Rabanser sono i primi protagonisti di “Itinerari d’Autore”, la sezione dedicata alla musica world, popolare, folk e d’autore della rassegna “Villa Farinacci in scena!”.

Sabato 11, sempre alle ore 21, sarà la volta di Stefano Saletti e Barbara Eramo in Folkpolitik Canti di libertà del Mediterraneo e domenica 12 alle ore 19 Raffaella Misiti, Stefano Scatozza, Cristiano Lui in Sei gradi di separazione.

Domenica alle ore 17 per la sezione “In Scena!”, dedicata al teatro e ai monologhi d’autore, troveremo Marco Bonini e il suo Povero Ulisse.

Il programma dettagliato

 

ITINERARI D’AUTORE| Venerdì 10 dicembre ore 21

Gabriella Aiello – Peter Rabanser: “Storie In-Cantate“

Gabriella Aiello: voce, chitarra, kalimba, castagnette, tamburello

Peter Rabanser: voce, chitarra, clarinettino, cornamuse, duduk

Adotta Abitare A

Canti che raccontano del mare e della montagna. Dietro ogni canto ci sono storie, dietro antiche mura suoni e voci che vengono da lontano.

Peter Rabanser e Gabriella Aiello intrecciano storie e suggestioni di tempi lontani attraverso melodie che ricordano profumi di terra e mare, canti della tradizione che narrano di donne coraggiose, di amori dichiarati, litanie e balli che rievocano antichi riti di prosperità, quando le stagioni scandivano la vita della collettività.

Musiche antiche e della tradizione orale: villanelle napoletane, canti dei pescatori e dei carrettieri, canti d’amore e di matrimonio, serenate e ninnananne e le loro storie che si raccontano da sempre, dal mare fino alle alpi.

 

ITINERARI D’AUTORE| Sabato 11 dicembre ore 21

Stefano Saletti e Barbara Eramo: “Folkpolitik – Canti di libertà del Mediterraneo”

Barbara Eramo: voce

Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarra, voce

In questo concerto Stefano Saletti e Barbara Eramo presentano brani di autori del Mediterraneo che hanno raccontato in musica la lotta contro il potere, subendo persecuzioni, arresti, violenze. Un viaggio nella memoria per riscoprire le tante musiche che hanno raccontato le sofferenze e le passioni dei popoli mediterranei. Dalla cacciata degli ebrei sefarditi dalla Spagna, alla diaspora palestinese, dall’inno sardo figlio della rivoluzione francese contro lo strapotere dei baroni, fino ad arrivare a quegli autori che avevano scritto musiche e ballate spesso dolcissime ed erano stati oggetto di persecuzioni, arresti, violenze da parte del potere politico in Spagna, Grecia, Portogallo durante i regimi fascisti e totalitari.

I tanti strumenti a corde (bouzuki, oud, chitarre) suonati da Stefano Saletti valorizzano le particolari doti vocali di Barbara Eramo, una delle voci più intense della world music italiana.

 

IN SCENA| 12 dicembre 2021 ore 17

POVERO ULISSE!

Di e con Marco Bonini

In un’ora e dieci di racconto Marco Bonini ripercorrerà insieme al pubblico tutte le tappe femminili del viaggio di Ulisse trovando negli stessi versi di Omero le risposte tragicomiche a questo spinoso rapporto con il femminile dell’uomo moderno che confonde un po’ tutti i maschietti.

 Ulisse, è davvero la più perfetta – ancora oggi – metafora dell’uomo occidentale e dell’uomo moderno.

E’ un personaggio saggio, astuto, spesso paraculo, che ha un interessante rapporto con le donne. E sì perché Ulisse nel suo viaggio incontra molte donne che lo hanno reso ancora più interessante. L’eroe greco incontra donne, Dee e Ninfe e semidee con cui instaura rapporti diversi e che ne condizionano il viaggio, nel bene e nel male, finendo nella maggior parte dei casi con il garantirne la sopravvivenza.

Eppure, nessuna delle diverse e bellissime figure femminili che entrano in relazione intima con Ulisse, nessuna riesce però mai a distoglierlo… del tutto… dal desiderio di tornare da Penelope, dalla sua famiglia, ad Itaca, a casa. E tuttavia questo suo desiderio quasi ossessivo rimane… al lungo… solo desiderato.

Ulisse ha scelto di partire liberamente. Sostiene che lo debito amore per Penelope, la pieta del vecchio padre, la dolcezza per Telemaco…non era sufficiente a vincer l’ardore che ebbe a divenir del mondo esperto, e così prese l’alto mare aperto. E allora se il desiderio di partire è così forte, perché è così ossessionato dal ritorno?

Se Penelope è la meta, il premio, la mortale che viene preferita alle molte, belle e potenti dee che gli promettono addirittura la divinità. Perché è partito? O perché non torna subito? Cosa lo trattiene sette anni con Calipso, due anni con Circe, tre settimane con Nausicaa, più varie Ninfe, Dee, Sirene che gli si offrono ad ogni più sospinto? Perché Ulisse dunque è così confuso in fatto di donne?

Marco Bonini Inizia studiando danza classica e moderna ma, nel 1991 inizia a studiare recitazione. Frequenta, per un breve periodo, l’Accademia nazionale d’arte drammatica, successivamente il Centro sperimentale di cinematografia, conseguendo nel frattempo la laurea in filosofia. Alterna il lavoro in teatro, dove debutta come attore, a quello in televisione, dove è protagonista di numerose fiction, e al cinema, prima come attore e dal 2000 come produttore e sceneggiatore. Nel 2005 elabora, insieme ad Eros Puglielli ed altri, il manifesto “The Coproducers”, secondo il quale: “tutti i partecipanti sono proprietari di una quota dei diritti di sfruttamento economico del film”. Nel 2007 prende parte al film Billo – Il grand Dakhaar, di cui è interprete, sceneggiatore e produttore. Nel 2019 Longanesi pubblica il suo primo romanzo “Se ami qualcuno dillo”, una storia familiare incentrata sul rapporto padri-figli e sulla critica ai sessismi. Nell’estate del 2020, debutta come co-autore degli spettacoli La bimba col megafono, interpretato da Anna Foglietta e Lo zingaro interpretato da Marco Bocci.

 

ITINERARI D’AUTORE| Domenica 12 dicembre ore 19

Raffaella Misiti, Stefano Scatozza, Cristiano Lui “Sei gradi di separazione”

Raffaella Misiti: voce

Stefano Scatozza: chitarra

Cristiano Lui: fisarmonica

Brani delle varie tradizioni si legano e si fondono in un concerto che vede protagoniste la voce di Misiti e le corde di Scatozza, entrambi anima degli Acustimantico uno dei gruppi più importanti della scena musicale italiana. Si affianca al duo il fisarmonicista Cristiano Lui.

Contaminazioni e suggestioni per un percorso che vuole essere una sorta di giro del mondo attraverso i canti, le musiche e le loro possibili interazioni. Ogni persona che affronti un viaggio porta con sé un bagaglio, reale o virtuale. La storia dell’umanità mette in questo bagaglio cultura, ricordi, tradizione e musica. Così la musica migra da una terra all’altra con chi la porta con sé e si mescola ai suoni di un mondo nuovo: ne nascono melodie felicemente contaminate, armonie familiari e racconti malinconici o sognanti.

 

INFO:

Villa Farinacci, Viale Rousseau, 90 – 00137 Roma

Ingresso gratuito

Info e prenotazioni Menti Associate tel. 06 97602968

www.mentiassociate.comwww.bookingevents.it


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