

A Villa Lazzaroni nel terreno s’è aperto uno squarcio ed è stata transennata un’area di circa 100 metri quadrati. Nessuna indicazione né spiegazione per i fruitori del parco. Lo ha reso noto Antonello Palmieri, presidente dell’associazione ROMANUOVA.
«“Cos’altro potrà accadere al parco morente dell’Appio? Condizioni peggiori di queste sono difficili da immaginare”. È quello che i cittadini pensavano di Villa Lazzaroni, ex oasi verde a due passi dal Centro, ma subito è arrivata la smentita. Ora si è aperto uno squarcio nel terreno bruciato dal sole e, a scopo cautelativo, è stata transennata un’area di 100 metri quadrati circa, inglobando anche qualche cespuglio in fin di vita e una panchina».
«Non ci sono cartelli, né indicazioni, né tempistiche, e questo a simboleggiare il rispetto dell’amministrazione nei confronti dei cittadini, che non hanno idea di quello che sta accadendo. Non è chiaro, infatti, quanto sia grave il pericolo, quanto perdurerà questa situazione e se verrà mai sanata. Sappiamo che quest’area di forma irregolare transennata, impedisce, di fatto, la fruizione di una larga fetta del terreno brullo sul quale si sono adattati a giocare, in mancanza di meglio, i bambini del quartiere», ha spiegato Palmieri.
«Cos’è cambiato rispetto alle nostre denunce sul degrado della Villa di luglio e inizio settembre? Nulla, se non – come detto – in peggio. Buca o probabile voragine a parte, l’area storica fra via Appia Nuova e via Fortifiocca, sede degli uffici del VII Municipio, dell’Ama e dei mezzi del Servizio giardini, rimane in uno stato vergognoso. Le fontane sono spente e nei dieci centimetri d’acqua stagnante galleggiano i rifiuti. Pattume ovunque. Gli insetti si lanciano in picchiata contro chi osa passeggiare nel degrado. Cos’altro può succedere? Meglio non dirlo», ha concluso Palmieri.
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