Vincenzo Luciani presenta “La mia Roma a piedi”

Non mancano nel libro riferimenti a Colli Aniene e ai suoi quartieri di Roma est
Antonio Barcella - 25 Luglio 2022

Ben poche persone del territorio che si occupano di attività sociale e culturale non conoscono Vincenzo Luciani. Una persona che ha adottato il territorio di Roma Est, dove svolge la sue diverse attività professionali e culturali (giornalista, editore, poeta, promotore ed animatore culturale, sociale e sportivo). Dirige con tanta professionalità il mensile “Abitare A”, da lui fondato nel 1987, e la rivista trimestrale di poesia “Periferie”.
Tante sono le sue pubblicazioni a cominciare dal suo primo libro di poesie in lingua Il paese e Torino (1985 – Roma, Salemi Editore). Con le Edizioni Cofine di Roma ha pubblicato: Vocabolario ischitellano (1994); Ischitella. Guida storica, proverbi, detti, filastrocche, indovinelli e soprannomi (1995); I frutte cirve. Poesie in dialetto garganico di Ischitella, FG (1996); Poesie e canzoni ischitellane (1996); Frutte cirve e ammature. Poesie dialettali (2001); Il grano-il pane-la cruedda (2002); Tor Tre Teste ed altre poesie:1968-2005. Raccolta di poesie in lingua e in dialetto (2005); La cruedda. Poesie in dialetto (2012); Straloche/Traslochi (2017); Vanzature/Avanzi (2020).
Dal 2005 al 2012 ha condotto, in prima persona o con l’aiuto di collaboratori, ricerche sui dialetti del Lazio, i cui risultati sono poi confluiti in 8 volumi. Nel 2020 Edizioni Cofine ha pubblicato Vincenzo Luciani, poeta editore, di Loretta Peticca, Maurizio Rossi, Ombretta Ciurnelli, Rosangela Zoppi e Anna Maria Curci. Da pochi giorni ha presentato il suo ultimo libro “La mia Roma a piedi”, un diario di viaggio nella Capitale, in una città che ne ingloba altre cento, che non finisce mai, è la cronaca di due anni di camminate: dal 3 gennaio 2020 al 13 febbraio 2022. Non è, e non vuole essere, un diario delle giornate della pandemia, anche se il Covid è ben presente nelle pagine del libro. È, invece, un racconto delle emozioni suscitate dai luoghi attraversati e ammirati, dalle persone incontrate, ma anche delle arrabbiature e denunce per le brutture in cui è “inciampato” lo scrittore.

“Sono riflessioni fatte durante il cammino, – annuncia lo scrittore attraverso il suo sito web – attraverso le immagini, o meglio tante foto (nel libro pubblicate solo in parte, le altre sono sulla mia pagina Facebook). Foto che ho utilizzato come ‘appunti di viaggio’, per poi, una volta tornato a casa, scriverne la cronaca sul computer.
È un diario di passeggiate nella mia Roma, fatte a piedi, perché chi cammina vede meglio, perché camminare favorisce la circolazione sanguigna rigenerando il cervello, perché camminando si ha il tempo di pensare e riflettere. Solo quando la meta del viaggio è troppo lontana (al presente perché le camminate continuano) e quindi, tra andata e ritorno, durerebbero oltre la mia possibilità di resistenza (quattro ore), allora copro parte del tragitto con il bus o la metropolitana, e a Roma spesso non è un bel viaggiare, soprattutto in periferia. Per concludere, il mio è un racconto fatto con i piedi, quindi umile, sincero, appassionato attraverso questa città che tante ne ha viste e tante ancora ne vedrà.”

Non mancano nel libro riferimenti a Colli Aniene e ai suoi quartieri di Roma est.

Vi segnalo alcuni capitoli per stimolare la vostra curiosità:
Da Pietralata a Colli Aniene e ritorno
Da Pietralata alla Cervelletta e ritorno
Alla riscoperta della Riserva dell’Aniene
Di nuovo fino alla Cervelletta
Su e giù per l’Aniene
Nei parchi condominiali di Colli Aniene attraverso Tiburtino III
Una morte nel parco dell’Aniene e un drive in a Ponte Mammolo
Su e giù per la Tiburtina fino a Settecamini 72

[GIUGNO 2022] “La mia Roma a piedi” di Vincenzo Luciani, Edizioni Cofine, pp. 96 con fotografie a colori, ISBN 978-88-98370-90-0, euro 20,00

 

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