Il contributo di Edil D’Epifanio alla costruzione di Centocelle

Attraverso l’impegno nei materiali per l’edilizia di tre generazioni: dal nonno al nipote

Tutto prese avvio agli inizi degli anni Cinquanta in una Centocelle che aveva più l’aspetto di borgata, dove erano più gli orti che le case, dapprima in un locale di via Tor de’ Schiavi 56 e poi in via Tor de’ Schiavi 93, con il nonno Giulio che passò le redini dell’impresa (materiali edili) al figlio Francesco, alla cui morte subentrò nel 1992 il nipote Eugenio che ha proseguito fino ad oggi l’attività. La sede è in via Tor de Schiavi 93 (angolo via dei Glicini), la ditta offre soluzioni ottimali per pavimenti, rivestimenti, sanitari, rubinetteria, idraulica delle migliori marche.

Ma sentiamo dalla viva voce di Eugenio la sintesi asciutta (del resto egli è uomo di poche parole) della storia della ditta.

A fondare la Edil D’Epifanio fu mio nonno Giulio, stabilitosi da subito nell’attuale sede, con la decisione di aprire una rivendita di materiali edili. Allora in questo luogo vi erano proprio delle buche per il cemento con solo un piccolo magazzino a fianco per la vendita.

Essendo un’impresa a conduzione familiare, in seguito a prenderne le redini è stato mio padre Francesco che ha trasformato il punto vendita grosso modo in quello che è in questo momento. Sicuramente la crescita di questa azienda è avvenuta nel corso degli anni del boom edilizio che ha rappresentato un periodo florido per noi portandoci ad avere anche un discreto numero di dipendenti a nostro servizio.
Tutto questo si è verificato sino agli anni Novanta quando incominciarono a farsi sentire i primi sintomi di crisi nel settore edilizio. Da allora tuttavia, attraverso sacrifici e un duro lavoro, purtroppo riducendo il personale, essendosi assottigliati i profitti, siamo riusciti comunque a mantenere in piedi questo negozio. E nonostante un momento non favorevole per il paese possiamo affermare che ancora ci difendiamo bene sul mercato dei materiali edili.

Quali le ragioni e il segreto del vostro successo?

Probabilmente risiedono nel rapporto di fiducia instaurato con la clientela lungo tutti questi anni di attività. La nostra filosofia è quella di risolvere qualsiasi suo problema assistendola anche nel post-vendita. Poi cerchiamo sempre di rimanere aggiornati sui prodotti nuovi in campo edilizio, per quello che riusciamo, visto che l’assortimento diventa ogni giorno più vasto e, purtroppo, il nostro punto vendita non è molto esteso.

Come ricorda il quartiere al momento della fondazione della ditta?

Il mio ricordo di Centocelle risale all’adolescenza quando venivo in negozio ad aiutare mio padre. Mi è rimasta in mente una via dei Glicini strettissima e poi il passaggio del tram lungo via dei Castani che io prendevo ogni mattina per andare a scuola. In seguito ho visto crescere il quartiere e gli esercizi commerciali. Un tempo l’asse commerciale era composto solo da via Tor de’ Schiavi. Il resto del quartiere era ancora di là da venire.

I comportamenti dei clienti sono cambiati, e come?

La nostra clientela ha subito una vera e propria evoluzione. All’inizio si rifornivano da noi prevalentemente grandi imprese costruttrici. Queste sono state sostituite nel tempo da piccole ditte di privati. Non solo, è cambiata anche la nazionalità degli operai. Un tempo erano italiani, molti meridionali o ciociari. Adesso sono perlopiù di origine romena o polacca.

Com’è la situazione attuale nell’ambito commerciale e nel quartiere e cosa si dovrebbe fare?

Non riscontro grossi problemi nel quartiere e fortunatamente la zona dove siamo noi non è stata coinvolta nei disagi del cantiere della Metro C. Anzi alcune ditte appaltatrici si riforniscono anche da noi. Sono convinto che questo ampliamento del servizio di trasporto pubblico possa giovare anche alla situazione di traffico della nostra città.

Cosa vorrebbe dal VII municipio?

Mi piacerebbe vedere di più la presenza dell’amministrazione municipale sul territorio, non solo quando i candidati sono alla ricerca di voti, ma soprattutto per risolvere i disagi che si presentano quotidianamente in un quartiere, insieme ai suoi cittadini.

Cosa può dirci a proposito della sicurezza?

Sul fronte della sicurezza ci sentiamo più tutelati rispetto ad esempio agli “anni di piombo”. Va detto anche che la crisi incide fortemente con la conseguente carenza di personale di vigilanza che servirebbe a donare un po’ di serenità non solo a noi commercianti, ma anche a tutti gli abitanti del quartiere.  


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