A24 aumenta il pedaggio. A Ponte di Nona arriva a 1,30
Assemblea dei residenti e proteste anche da parte del mondo politicoA partire dal 1 gennaio 2016 sono scattati gli aumenti dei pedaggi della rete autostradale e le tratte A24 e A25, gestite dalla società Strada dei Parchi, sono tra quelle che hanno subito i rincari più massicci. Con un aumento del 3,45%, l’A24 si colloca ai primi posti della classifica delle autostrade più care, seconda solo alla Torino-Milano che ha registrato una maggiorazione del 6,5%.
Ma l’aumento percentuale per i residenti di Ponte di Nona e Lunghezza è di molto superiore dato che la loro “tassa” passa da 1,20 a 1,3o euro ad ogni passaggio.
Facile immaginare lo stato d’animo di questi cittadini del comune di Roma che ancora cercano di digerire proprio il pedaggio, figuriamoci il suo aumento, infatti domenica 10 gennaio alle ore 10.30 in piazza Nottolini (vicino allo studentato) è prevista un’assemblea.
Contro l’incremento delle tariffe dell’A24 si è levato un coro unanime di proteste, sostenuto dai politici di vari schieramenti. “La A24 si conferma l’autostrada più cara d’Europa con il benestare del presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti” ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone. “Il governo Renzi ha cercato di giustificare questi aumenti legandoli all’inflazione – prosegue Simeone – ma si tratta della solita nuvola di fumo creata ad arte per celare l’ennesima beffa sulle spalle dei pendolari, di lavoratori e di famiglie già vessate sul piano economico e costrette a percorrere questo tratto di autostrada tra Ponte di Nona, Lunghezza e Settecamini, nel quadrante di Roma Est, a causa della costante congestione delle strade consolari”.
Dello stesso avviso è l’ex consigliere comunale PD Dario Nanni, secondo il quale “Il pedaggio nel tratto urbano (Ponte di Nona, Lunghezza e Settecamini), non si dovrebbe neanche pagare”.
Nanni ha quindi chiamato in causa la realizzazione delle complanari che, nonostante fosse nata originariamente come opera pubblica, è stata portata avanti anche grazie a fondi privati, arrivando così a giustificare l’introduzione del pedaggio: “Nelle commissioni che ho convocato e negli incontri effettuati ci è stato ripetuto dai vari responsabili intervenuti che la realizzazione delle complanari è da considerarsi intervento pubblico solo in parte, essendo stata finanziata anche con fondi privati. Sulla base di questo anni fa, probabilmente nel 2009, era stato stipulato un accordo tra il Governo di quel periodo e chi avrebbe gestito quell’autostrada, sulla base del quale erano stati installati i caselli per il pedaggio”. Nanni conclude la sua riflessione, non solo auspicando che venga al più presto fatta chiarezza sull’intera vicenda, ma anche lanciando una provocazione: “A questo punto, visto che ad oggi i vari organi interessati non hanno mai risposto nel merito alle mie richieste ufficiali, recapitate e protocollate, mi chiedo se su questa vicenda non ci sia un vincolo così importante, tanto da dover considerare il pedaggio di questa autostrada come un vero e proprio segreto di Stato”.
Per ulteriori informazioni sulle tariffe 2016: http://www.stradadeiparchi.it/pagine/visualizza_tariffe.asp
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