Agenda del Parco 2023. Boccaleone: il fontanile dell’Aqua Virgo

Rosa Valle - 13 Settembre 2023

14. Agenda del Parco, 1° settembre. Procedendo in via Collatina, all’angolo con via Grotta di Gregna, una fontana sormontata da protome leonina ci segnala che siamo in località Boccaleone.

La fontana proviene dal Fontanile dell’Aqua Virgo che si trova in via Collatina Vecchia. I

condotto Acquedotto Acqua Verginel tracciato e il condotto dell’Acquedotto Vergine si incontra dopo aver superato, lungo via Grotta di Gregna, il piccolo ponte sulla ferrovia, svoltando sulla destra, a qualche centinaio di metri più in là.

Il fontanile, basso e lungo, quindi adatto all’abbeverata degli animali, è sormontato da una iscrizione in latino che traduciamo: «Benedetto XIV, pontefice massimo, per mezzo del cardinale Silvio Perelli, prefetto alle acque, riparò nell’anno 1753 l’antico acquedotto dell’Acqua Vergine, da cui sgorgava perennemente acqua in abbondanza». Il luogo, ora desolato e degradato, quasi una discarica a cielo aperto, era particolarmente ameno, come risulta da numerose testimonianze.

I XXV della Campagna romana – Il fontanile era una sosta preferita di molte allegre brigate di artisti nordici, diretti alla loro festa annuale che si svolgeva nei pressi delle grotte di Tor Cervara.

Parlare dei “XXV della Campagna romana” – un gruppo di pittori che, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, hanno lasciato una serie di capolavori sulla Campagna Romana – con un preciso riferimento a un quartiere della città è una forzatura, in quanto hanno percorso l’Agro Romano in lungo e in largo.

Ciononostante un aggancio con il quartiere Collatino esiste, perché in questa zona sono transitati e si sono soffermati nel cammino verso Tor Cervara, il luogo stabilito dagli artisti per le loro goliardiche feste.

Ci limitiamo a ricordare i nomi dei più famosi tra i 25 pittori: Enrico Coleman, Duilio Cambellotti, Giulio Aristide Sartorio, Nino Costa e, naturalmente, del famoso poeta romanesco Cesare Pascarella che nel sonetto “Er fattaccio”, riproduce l’atmosfera di quelle scampagnate:

«Erimo venticinque in compagnia / de li soni. Fu un pranzo prelibato. / Dopo pranzo fu fatta un’allegria / tutti a panza per aria immezzo ar prato / a l’aria aperta, e dopo avè ballato, / ritornassimo in giù all’avemaria».

(dall’Agenda del Parco 2023, Edizioni Cofine, dic. 2022) 14. Segue

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