Agenda del Parco 2023. Casal Bertone: dall’Agro Romano nasce un quartiere
5 – Agenda del 16 febbraio 2023
Se per i tratti dell’antica Collatina e della fullonica rinvenuti a Casal Bertone ci può essere ancora la speranza di vederli un giorno accessibili al pubblico così certo non è per altri reperti.
Negli anni ’80, durante la costruzione dello svincolo autostradale fra la Tangenziale Est e l’autostrada A24, furono rinvenuti i resti di due vasche (foto 1 e 2), databili al II secolo d.C., appartenenti ad una villa romana, già distrutta in precedenza nella costruzione di capannoni industriali.
I resti delle vasche, scavate nel tufo, facevano parte di un impianto per la produzione, si suppone, di olio o vino. Il ritrovamento di ceramiche a vernice nera fa supporre che la villa fosse attiva già in età repubblicana. (Fonte: Marina De Franceschini, Ville dell’Agro romano, 2005)
Il quartiere di Casal Bertone nacque sul finire del 1920 in una zona dell’Agro Romano: un’ampia collina dei colli del Portonaccio, sulla quale sorgevano quattro casali. In uno di questi venivano allevati cavalli “bretoni”, da qui il nome del quartiere.
Nelle vicinanze era ancora tracciata una via risalente almeno al primo medioevo, il vicolo di Malabarba, che doveva il suo nome alla presenza di un oratorio con un molino: la Mola di Santa Barbara. Era ciò che rimaneva del tratto suburbano della via Collatina.
Nella zona inoltre era stata tracciata una via Militare (Piano Regolatore del 1883): via di Portonaccio, che avrebbe dovuto far parte di un complesso di strutture di difesa della città. La via Militare collegava la via Tiburtina a via Casilina percorrendo la valle della Marranella che in questa zona prendeva il nome di Fosso dell’Acqua Bullicante.
L’area era già delimitata dai tracciati delle ferrovie Roma-Ancona, Roma-Tivoli e Roma-Orte e dalla Stazione Prenestina. C’erano inoltre impianti industriali come la Società per l’elettrificazione delle ferrovie e l’industria chimica della CISA-Viscosa, ora archeologia industriale. La presenza di acqua in quest’area è testimoniata da un lago (foto 3) formatosi a seguito della rottura di una falda, durante i lavori per un centro commerciale a ridosso dell’ex Snia, poi bloccato, e i cui resti sono tutt’ora visibili.
(Dall’Agenda del Parco2023, Edizioni Cofine, dic. 2022) 5 – Segue
Tutte le pagine dell’Agenda del Parco 2023