Agenda del Parco 2023. Dal borghetto Prenestino al Parco Pier Paolo Pasolini
7 – Agenda del 16 marzo 2023
L’antica Collatina, all’altezza dell’attuale via di Portonaccio, fiancheggiava sul lato nord l’acquedotto dell’Aqua Virgo (restaurato nel Rinascimento e ribattezzato Acqua Vergine), del quale costituiva la strada di servizio per la manutenzione, lungo il percorso dell’odierna ferrovia Roma-Pescara.
Sul lato sinistro di via di Portonaccio, procedendo verso la Prenestina, inizia via Latino Silvio che delimita a nord un’ampia zona in gran parte non edificata in cui sorgeva il Borghetto Prenestino, una delle tristi baraccopoli che, dagli anni Cinquanta fino al 1980, rappresentarono per molti poveri, l’unica precaria soluzione al loro problema abitativo.
Il borghetto Prenestino era nato addirittura negli anni Trenta, come sistemazione in piccole case in muratura ad un piano (1 o 2 vani e cucina), per alcune centinaia di famiglie cacciate dal rione Campitelli per la costruzione di via dell’Impero. Nel dopo guerra si aggiunsero molte famiglie immigrate dalle regioni meridionali e il borghetto divenne una bidonville che occupava tutta una fascia tra via Prenestina e la ferrovia.
Solo nel 1981, dopo una lunghissima lotta e per iniziativa dell’allora sindaco Luigi Petroselli, il borghetto venne abbattuto e su una parte dell’area sostituito dal Parco Pier Paolo Pasolini Pasolini.
Sul finire degli anni Ottanta il parco fu occupato da gruppi di nomadi facendo sorgere una nuova baraccopoli.
Nel 1995 il Comune, trovata una più adeguata sistemazione alle famiglie di nomadi, eliminò le baracche ripristinando il parco, ricco di alberi tra cui ippocastani, pini e alberelli di ibisco rosa. Fu così possibile il prolungamento di viale della Stazione Prenestina fino all’ingresso della stessa.
La Stazione Prenestina, isolata dal complesso urbano circostante, attraverso i suoi impianti vecchi e malandati, fornisce un’immagine di archeologia industriale in abbandono.
Più avanti là dove inizia viale della Venezia Giulia, all’angolo con via Attilio Hortis, sorge la chiesa di Sant’Agapito. Al suo interno (un semplice capannone), troviamo una scultura in legno di Perarthones, altoatesino di Ortisei, raffigurante S. Antonio Abate, oltre ad una pittura del Bedini del 1964, raffigurante il Battesimo.
Una mostra sulla vita nel Borghetto Prenestino
Un’interessante mostra fotografica sulla vita nel Borghetto è stata realizzata nel 2018 dall’associazione “Sguardoingiro” che ha sede in via Pisino 30.
Alla scoperta del Borghetto Prenestino: le donne è il titolo della mostra che racconta della vita nella baraccopoli di 12 donne, ritratte nelle attività quotidiane.
Le foto esposte sono state donate a Sguardoingiro dall’Aglast, una associazione che dal 1982 al 2018 ha operato nel territorio per la prevenzione della tossicodipendenza.
Le immagini della mostra sono state scattate negli anni ’70 da Ennio Molinari, di cui Aglast ha conservato un fondo di circa 70 foto che ritraggono baracche, bambini, strade e famiglie del Borghetto.
(dall’Agenda del Parco 2023, Edizioni Cofine, dic. 2022) 7 – Segue
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