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Ambiente, quattro audizioni sui Comuni di Tuscania, Ventotene, Fiumicino e Velletri

La VI Commissione consiliare Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica, presieduta da Enrico Panunzi (Pd), ha affrontato in un lungo pomeriggio di audizioni le problematiche inerenti i Comuni di Tuscania, Ventotene, Fiumicino e Velletri in altrettanti incontri rispettivamente sull’installazione di pale eoliche, sul rischio idrogeologico, sullo sversamento di cherosene e sul progetto per la realizzazione di un impianto di compostaggio.

Per quanto riguarda l’installazione di pale eoliche nel territorio di Tuscania è intervenuto il sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci, cui ha risposto l’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Refrigeri e il dirigente dell’area Ambiente e Via (Valutazione Impatto Ambientale) della Regione Lazio, Aldo Palombo. Riguardo una possibile installazione di 64 pale eoliche di cui 17 alte 184 metri in un territorio, secondo Bartolacci, “a vocazione agricola in cui si integrano le attività con agriturismi”, “trattandosi di zone SIC (Siti di Importanza Comunitaria) ZPS (Zone Protezione Speciale) i precedenti ci dicono che questi interventi non sono fattibili”, ha detto Palombo. Secondo Refrigeri, “il PTPR (Piano territoriale paesaggistico regionale) di prossima approvazione potrebbe essere l’intervento normativo per chiarire ulteriormente dove si possono installare impianti di energia alternativa e dove invece vanno preservati i territori”. A questo proposito, su domanda della consigliera Silvia Blasi (M5S), Refrigeri ha inoltre annunciato che è pronto il Piano energetico regionale, redatto con l’Enea, che verrà inviato al Consiglio regionale a gennaio.

Accorato l’intervento del sindaco di Ventotene, Giuseppe Assenso, sugli interventi per scongiurare il rischio idrogeologico nell’isola. A richiedere l’audizione, i consiglieri regionali pontini Giuseppe Simeone (Pdl – FI) e Enrico Forte (Pd) che, dopo un’interrogazione sul tema, hanno ottenuto l’audizione odierna per conoscere il crono programma e le azioni che la Regione intende porre in atto, incluse nel piano straordinario di interventi per un impegno di spesa di 120 milioni di euro (60 a carico del Ministero dell’Ambiente e 60 della Regione Lazio) di cui oltre 5 milioni di euro per la sola isola. “A distanza di oltre quattro anni nessun intervento previsto ha visto la conclusione e il 31 dicembre è vicino”, si è lamentato Assenso. Contrarietà per l’assenza dell’assessore Refrigeri è stata espressa da Simeone. Tuttavia “con un’accelerazione delle procedure il 31 dicembre prossimo” secondo Bruno Placidi, dall’ottobre scorso soggetto attuatore per il commissario governativo per il dissesto idrogeologico, ovvero il Presidente Zingaretti, non ci sarà alcuna perdita del finanziamento statale – termine che, in mancanza di atti specifici, avrebbe invece costituito il rientro dei fondi al Ministero. Il Sindaco, che fra qualche giorno incontrerà nuovamente il dirigente regionale per esaminare il crono programma, si è detto quindi fiducioso sulla risoluzione dei numerosi interventi legati al finanziamento stanziato all’indomani dalla tragedia provocata dal crollo di una parete rocciosa sulla spiaggia di Cala Rossano in cui persero la vita due giovani studentesse romane in gita. Cronoprogramma che, ha detto il presidente Panunzi, verrà esaminato a breve anche dalla commissione.

Quanto all’audizione sullo sversamento di cherosene nella zona Maccarese/Fiumicino, avvenuta il 6 novembre scorso a causa di un’ennesima effrazione per furto di carburante dall’oleodotto di proprietà dell’Eni, richiesta dai consiglieri regionali Riccardo Agostini (Pd) e Cristiana Avenali (Per il Lazio), è intervenuto Luciano Gregori, responsabile processi e gestione operativa della logistica primaria dell’azienda. “Contro le 68 effrazioni dal 2011 ad oggi, di cui l’ultima proprio ieri sera, un fenomeno in evoluzione”, ha spiegato Gregori, “l’Eni ha brevettato uno strumento in grado di monitorare il versamento che verrà entro due anni posizionato in tutti i 1500 chilometri di oleodotti di proprietà, con priorità su quello di Fiumicino-Pantano. Ciò permetterà di rilevare tempestivamente l’effrazione, geolocalizzarla, avvertire subito le forze dell’ordine ed evitare che ci siano spargimenti come quelli che hanno interessato i tre siti in località Muratella, Palidoro e Maccarese”. Quanto alla concentrazione di idrocarburi nel terreno e nelle acque, il direttore generale di Arpa Lazio, Marco Lupo, ha fornito una serie di dati che verranno poi esaminati in una prossima Conferenza dei Servizi convocata per discutere il Piano di caratterizzazione (PdC) del sito potenzialmente contaminato che l’Eni ha presentato nei giorni scorsi e procedere così all’esecuzione.

Infine, all’audizione sul progetto per la realizzazione di un impianto di compostaggio nel Comune di Velletri presentato dalla società pubblica Volsca Ambiente Spa, è intervenuto il sindaco di Velletri, Fausto Servadio, e il consigliere regionale Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia), già consigliere comunale di Velletri, che dal 2004 si è occupato del progetto, “uno dei primi approvati dalla Provincia”, di cui si chiede alla Regione se c’è o meno la volontà di realizzarlo. Il Consiglio comunale si è espresso per un impianto anaerobico per la valorizzazione di 30 mila tonnellate di rifiuti organici, ma tale progetto potrebbe invece riguardare un impianto aerobico più ridotto. In ogni caso, l’approvato Piano dei rifiuti è mancante della parte dello scenario e una programmazione di quanti e quali siti possano accogliere impianti di compostaggio e di quale dimensione è per Avenali e il consigliere pentastellato Devid Porrello non più rinviabile. Entro gennaio comunque, l’area Ambiente e Via (Valutazione Impatto Ambientale) farà le sue valutazioni in merito al sito di Velletri, oggetto di 150 osservazioni da parte di cittadini e associazioni.

Alle audizioni erano presenti anche i consiglieri Fabio Bellini (Pd), Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti) e Fabrizio Santori (Gruppo Misto).


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